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Nakamoto: "Credo ancora al Mondiale di Marc"

La Honda ha fatto un passo indietro al telaio 2014 per assecondare Marquez, che la sta ripagando con le vittorie

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Repsol Media

"Ora siamo competitivi: finché la matematica non ci condanna, io credo nel Mondiale". Solitamente i giapponesi non tendono a sbilanciarsi troppo, ma le due vittorie consecutive di Marc Marquez a quanto pare hanno ridato grande fiducia a Shuhei Nakamoto, vice-presidente esecutivo della HRC, che ora sembra credere ad una rimonta incredibile: per riuscire nell'impresa, infatti, lo spagnolo dovrebbe recuperare ben 56 punti nei confronti del leader Valentino Rossi.

In casa Honda però hanno lavorato a testa bassa per riportare "El Cabronsito" dove merita, ammettendo anche di aver preso la strada sbagliata per quanto riguarda il telaio e tirando nuovamente fuori quello del 2014, con cui Marc è arrivato secondo ad Assen e poi ha vinto al Sachsenring e ad Indianapolis.

"Non è stato assolutamente difficile tornare indietro, ma non abbiamo cambiato solo il telaio: abbiamo modificato il forcellone, siamo intervenuti sugli scarichi ed anche su altri particolari. È stato fatto un accurato controllo e confronto dei dati del 2014 e del 2015, arrivando alla conclusio-ne che il telaio poteva fare la differenza" ha raccontato Nakamoto alla Gazzetta dello Sport.

E dire che in un primo momento i tecnici giapponesi si erano convinti che il problema fosse il motore, diventato troppo "nervoso" nel suo ultimo sviluppo: "Il carattere del nostro quattro cilindri non piaceva più di tanto ai piloti. Ma per regolamento i propulsori sono congelati: non puoi lavorare, ad esempio, per aumentare le prestazioni, ma nessuno ti impedisce con l'elettronica di diminuire la potenza o gestire meglio l'erogazione. Ed è quello che abbiamo fatto. Sono già un po' di gare che i nostri piloti non dicono più nulla sul motore, come se il problema non fosse mai esistito".

La palla quindi passa a Marquez, che questo fine settimana a Brno dovrà provare a fare tris, lasciando aperta la porta al sogno proibito di Nakamoto.

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