Marquez: "La manovra di Vale è da cartellino rosso"

Marc Marquez non sembra avere intenzione di deporre l'ascia di guerra con Valentino Rossi, neanche dopo che la Race Direction lo ha punito con l'arretramento all'ultimo posto in griglia nella gara di Valencia per l'incidente alla curva 14 che lo ha estromesso dal Gp della Malesia di oggi.

Il pilota della Honda, infatti, resta convinto che il "Dottore" lo abbia abbattuto deliberatamente: "All'inizio ho fatto un po' di fatica ed ero anche andato lungo un paio di volte, ma mi stavo riprendendo bene. Ci siamo passati più volte con Valentino, ma il mio obiettivo era sempre quello di restare davanti. Alla fine lui alla curva 14 lui mi ha sorpassato, ma questa volta ha rallentato tanto, mi ha guardato e quando mi ha visto lì vicino mi ha dato un calcio che mi ha fatto andare a terra. Questo è quello che io ho visto da dentro, ma che si è visto anche dalla tv".

Anche "El Cabronsito" sembra pensarla come Jorge Lorenzo. Secondo lui questa manovra andava punita con l'esclusione dalla gara di Sepang: "Nel calcio questo sarebbe stato un cartellino rosso, con l'arbitro che ti manda via dal campo. Alla fine qui invece io ero al box a guardare la gara, mentre lui era ancora in pista ed è potuto arrivare terzo. Forse il suo è stato un colpo di nervosismo, ma alla fine ci stiamo giocando la vita là fuori".

Marc poi sposta il focus su Valencia, dicendo che lui in Spagna penserà solo a vincere, anche se teme che quello che è accaduto oggi possa lasciare un segno profondo: "Io spero che questo episodio finisca qua, ma non credo che sarà così. Io voglio solo fare la mia gara a Valencia, per chiudere l'anno con una bella vittoria e trovare delle motivazioni in vista della prossima stagione. Quello che è successo oggi sicuramente però lascia un segno per me e per tanta gente".