Sepang, Libere 2: Lorenzo in vetta, Rossi solo ottavo
Valentino non è riuscito a fare il "time attack", ma ha un buon passo. Veloci le due Honda e Iannone
Foto di: Yamaha MotoGP
È arrivata la risposta di Jorge Lorenzo nella seconda sessione di prove libere del Gp della Malesia di MotoGp. Dopo aver lavorato quasi tutto il turno con la gomma media usata, nel finale ne ha montata una nuova sulla sua Yamaha ed è arrivato molto vicino a sfondare il muro dei due minuti con un 2'00"246.
Alle sue spalle, distanziato di soli 47 millesimi, troviamo un Dani Pedrosa che si è confermato in grande forma sul tracciato di Sepang. Lo spagnolo della Honda ha dato la sensazione di essere quello messo meglio dal punto di vista del passo, ma poi non è riuscito ad avere la meglio sul connazionale quando è stato il momento del "time attack".
In terza posizione c'è la RC213V gemella di Marc Marquez, che al momento pare un passetto indietro rispetto al compagno di squadra sia per quanto riguarda il giro secco che il passo. Dietro di lui però la rivelazione è Andrea Iannone, che con la gomma soft ha fatto un gran giro, ma ha anche dimostrato di poter tenere un buon ritmo con la media montata sulla sua Ducati. Il tutto dopo essere incappato anche in una scivolata a causa di un chiusura dell'anteriore.
Si conferma nella top five la Honda LCR di Cal Crutchlow, ma con il britannico il gap cresce in maniera vertiginosa, perché parliamo di quasi otto decimi. Poco più indietro ci sono poi la Suzuki di Aleix Espargaro e l'altra Ducati di Andrea Dovizioso, risalite in classifica grazie alla gomma soft montata al posteriore.
Solo ottavo Valentino Rossi, che non è riuscito però a fare il suo "time attack". Il "Dottore" ha sentito qualcosa che non andava al posteriore, quindi si è fermato per capire se era una questione di gomme o se c'era qualcosa che non andava sulla sua M1. Tuttavia, sul passo è parso messo abbastanza bene, anche perché ha lavorato praticamente tutto il turno con la gomma hard.
A completare la top ten troviamo poi la Ducati Pramac di Danilo Petrucci e l'altra Honda di Scott Redding, mentre ne è rimasta ancora una volta fuori la Suzuki di Maverick Vinales. Lo spagnolo ha chiuso 11esimo, con lo stesso tempo al millesimo di Hector Barbera, battistrada tra le "Open" con la Ducati Avintia.
Ancora in difficoltà le due Yamaha Tech 3, che sono solamente 13esima e 14esima con nell'ordine Pol Espargaro e Bradley Smith. I loro tempi sono molto vicini a quelli dell'Aprilia RS-GP di Stefan Bradl, con il tedesco che ha confermato il suo piazzamento nella zona punti virtuale. Non male, se si pensa che il tallone d'Achille della moto di Noale solitamente è proprio la performance sul giro secco.
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