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MotoGP: senza Marquez si accelera il ricambio generazionale

Quando tornerà dall'infortunio, Marc Marquez troverà una MotoGP diversa, con 4 vincitori in più e nuovi nomi in grado di attaccare il podio. Il ricambio generazionale sta accelerando.

Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

La nuova generazione avanza in MotoGP, e forse anche prima del previsto. Tutti ci domandavamo chi darà del filo da torcere a Marc Marquez quando i vari Andrea Dovizioso e Valentino Rossi appenderanno il casco al chiodo e al momento l'unica alternativa sembrava essere Fabio Quartararo.

Questa strana stagione 2020, però, sta portando alla ribalta tanti protagonisti inattesi, che stanno approfittando anche dell'assenza del campione del mondo in carica per iniziare ad assaporare il gusto della vittoria e farsi trovare pronti quando il #93 tornerà in pista. Basta pensare che, nelle prime sei gare, sono ben quattro i piloti che hanno colto la loro prima affermazione nella classe regina.

Ad aprire le danze è stato proprio Quartararo, che lo scorso si era messo in grande evidenza con 6 pole position e 7 podi, ma aveva mancato l'appuntamento con il bersaglio grande. Nella doppietta di Jerez è stato implacabile ed ha conquistato due successi perentori, che gli avevano permesso di rimanere in testa alla classifica iridata fino alla caduta di ieri.

Tra Brno ed il Red Bull Ring abbiamo avuto probabilmente le due sorprese più grandi, perché in Repubblica Ceca sono arrivate le affermazioni di Brad Binder, sul gradino più alto del podio appena alla terza gara in MotoGP, e di Miguel Oliveira. Successi sicuramente favoriti anche dal fatto che la KTM aveva sfruttato a piene mani le concessioni per preparare al meglio questi due appuntamenti, ma arrivati anche a discapito di un compagno con molta più esperienza come Pol Espargaro.

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L'ultimo a salire sul carro dei vincitori è stato Franco Morbidelli, ma diciamo che la sua maturazione era già stata evidente in questa stagione: nella seconda gara di Jerez aveva mancato il podio solo per un guasto al motore della sua Yamaha e a Brno aveva chiuso secondo dopo aver comandato per due terzi di gara. Per l'uomo dei "piccoli passi" era chiaro che ormai mancasse veramente poco per il gradino più alto.

Ma non si può non citare Joan Mir e Pecco Bagnaia, anche se per il momento loro sono ancora a secco di successi. Lo spagnolo della Suzuki è stato forse il più costante nelle ultime tre uscite: ha chiuso secondo nel GP d'Austria, senza la bandiera rossa forse avrebbe vinto quello di Stiria e ieri si è piazzato terzo a Misano. Risultati che lo hanno portato al quarto posto nel Mondiale, a soli 16 punti dal leader Dovizioso.

Bagnaia aveva già fatto vedere grandi cose a Jerez e solo la rottura del motore della sua Ducati lo aveva privato di un secondo posto che avrebbe meritato ampiamente. La frattura della tibia sembrava poter rappresentare un brusco stop alla sua maturazione, ma Pecco è tornato in pista a Misano ed ha ripreso da dove aveva lasciato: seconda fila e secondo posto in gara, che gli è valso il primo podio in carriera e molto probabilmente anche un posto nella squadra ufficiale di Borgo Panigale del prossimo anno.

L'età media del podio di Misano, 23,6 anni, dice molto del cambio di rotta che sta incontrando la classe regina. Anche se in un certo senso potremmo dire che la storia di ripete: Valentino Rossi aveva praticamente la stessa età di Marquez quando i vari Max Biaggi e Sete Gibernau iniziarono a farsi da parte per far spazio a dei ragazzini terribili che si chiamavano Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Ora toccherà a Marc sfidare una nuova generazione, ritrovando una MotoGP molto diversa da come l'aveva lasciata prima del suo infortunio.

Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT
Fabio Quartararo, Petronas Yamaha SRT Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing
Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Miguel Oliveira, Red Bull KTM Tech 3
Razlan Razali, Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Joan Mir, Team Suzuki MotoGP
Francesco Bagnaia, Pramac Racing
Franco Morbidelli, Petronas Yamaha SRT,  Francesco Bagnaia, Pramac Racing
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