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Doohan: "Vale campione? Bene per tutta la MotoGp"

Il 5 volte iridato non si nasconde: spera nel decimo Mondiale del "Dottore", ma rende onore anche a Lorenzo

Mick Doohan

Foto di: Edge Photographics

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Qualifying: second place Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il vincitore Jorge Lorenzo e il terzo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il vincitore della corsa Dani Pedrosa, Repsol Honda Team e il secondo classificato Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Mick Doohan non ha dubbi: per il bene della MotoGp è meglio se alla fine sarà Valentino Rossi a portarsi a casa la corona di campione del mondo nel duello con Jorge Lorenzo. Il cinque volte iridato non ha avuto problemi ad ammetterlo in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: "Non so come finirà, ma dico come spererei che finisse. Valentino campione del mondo".

Poi però ci ha tenuto a chiarire che non vuole essere una presa di posizione contro Lorenzo, ma un voler rendere merito al "Dottore" per il grande lavoro fatto in questa stagione. La sua motivazione però è legata soprattutto alla ricaduta che potrebbe avere per l'intero movimento, vista l'importanza del pesarese in questo senso.

"Jorge è un campione, e se dovesse perdere ancora un titolo all'ultima gara, dopo quello con Marquez di due anni fa, sarebbe triste. Ma quello che sta facendo Vale non ha prezzo: vince gare, è in testa da inizio stagione, ogni volta che Lorenzo gli si è avvicinato, lui è scappato ancora via. Per questo vorrei vedere Vale campione, il suo titolo farebbe bene a tutta la MotoGp, all'intera industria della moto. Il suo impatto sullo sport è gigantesco" ha argomentato Doohan.

Quando poi gli è stato chiesto qual è il segreto con cui Rossi è riuscito a rendere così lunga la sua carriera vincente, Mick ha aggiunto: "È tutto qui dentro, nella sua testa. Niente riesce ad influenzarlo, è rimasto la stessa persona che ho conosciuto il primo giorno. Nella sua testa è tutto chiaro, è lui a condurre il suo gioco".

Al di fuori del discorso legato alla lotta iridata, l'ex pilota della Honda non ha risparmiato una tirata d'orecchie a Marc Marquez, giustificandolo però per la sua giovane età: "Ha fatto troppi errori: assomiglia a Schwantz, non dimentichiamoci però che ha solo 22 anni".

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