MotoGP | Rossi punge Ducati per aver scelto Marquez: "Normale che gli altri si sentano traditi"
Valentino Rossi si unisce a coloro che ritengono che la Ducati abbia commesso un grave errore nello scegliere Marc Márquez come compagno di squadra di Pecco Bagnaia per il prossimo anno, a causa delle conseguenze e delle considerazioni legate al suo arrivo.
Considerando la storia dei dissapori tra l'italiano ed il catalano, è comprensibile che il "Dottore" si sia indubbiamente posizionato nel settore più critico dell'opinione pubblica riguardo all'arrivo del pilota 93 nel box della Ducati.
Secondo Valentino Rossi, il fatto che la Ducati alla fine abbia optato per Marc Marquez invece che per Jorge Martín è la causa scatenante che ha portato Pramac a non prolungare il suo rapporto con la Casa di Borgo Panigale come fornitore di moto. E non solo, ma anche allo smantellamento della piramide che si era creata e che ha portato i piloti del marchio a percorrere delle tappe molto marcate nel loro cammino verso la formazione ufficiale.
In un'intervista rilasciata qualche settimana fa a "L'Équipe" e le cui dichiarazioni sono state riprese da diversi media nelle ultime ore, Rossi si è mostrato poco d'accordo con i responsabili della pianificazione del futuro del costruttore, che accusa di non aver misurato le conseguenze della loro scelta, difendendo al contempo le credenziali dimostrate da Pecco Bagnaia, suo allievo nella VR46 Riders Academy.
"Non l'ho capito bene. La Ducati aveva un sistema interessante, con una piramide che permetteva ai giovani piloti di progredire. Così Pecco è stato portato a bordo, e anche Martin e Marco Bezzechi se l'aspettavano. E all'improvviso la Ducati ha deciso di prendere Marc", ha aggiunto.
Jorge Martin, Pramac Racing, Enea Bastianini, Ducati Team, Francesco Bagnaia, Ducati Team
Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images
"È normale che si sentano traditi. Da un momento all'altro non contano più, quindi non mi sorprende che considerino la scelta di Marquez uno scherzo", riflette il pilota di Tavullia, che vede la manovra come un cattivo affare per il costruttore bolognese, soprattutto per quanto riguarda la stabilità che aveva raggiunto.
"La conseguenza di questo (l'ingaggio di Márquez) è la rottura dell'alleanza con Pramac", ha sostenuto, riferendosi al contratto di oltre cinque anni firmato dal team di Paolo Campinoti con la Yamaha, che così riacquista il suo team satellite.
Alla domanda sull'effetto che l'arrivo del pilota di Cervera potrebbe avere su Bagnaia, Rossi ritiene che il suo collega sia più che pronto ad affrontare la sfida che lo attende. "Pecco è pronto. Sta facendo la differenza ed è riuscito ad alzare l'asticella. È due volte campione del mondo e sta lottando per il terzo titolo, ma secondo me non aveva bisogno di avere Marc nel box per dimostrare di essere il numero uno", ha detto il pluricampione.
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