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MotoGP | Rins: “Team satellite? Va bene, meglio che stare a casa”

Dopo la doccia fredda dell’addio di Suzuki alla fine del 2022, Alex Rins continua a non avere un piano per il 2023 e non conosce il proprio futuro.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Suzuki

Ad Alex Rins è crollato il mondo addosso il 2 maggio 2022. Quel giorno ha saputo che quella che era stata la sua casa, la sua vita, la sua passione e la sua professione, si sarebbe trasformata in maniera brusca con delle conseguenze incalcolabili. Per il catalano, Suzuki era tutto, la sentiva come qualcosa di suo, la sua vita, il suo mondo. All’improvviso, è rimasto senza casa. Per strada, mentalmente e fisicamente.

Sono passati 24 giorni da allora, Rins continua a dire che “è tutto molto recente” e continua a pensare che il resto dei piloti e del team “non ha ancora assimilato la nuova situazione”. Ci sono due piloti di punta (l’altro è Joan Mir) sul mercato e, forse, due moto in meno sulla griglia il prossimo anno.

Motorsport.com ha potuto parlare con Rins alla vigilia del Gran Premio d’Italia e gli ha chiesto come sta vivendo questa situazione: “Il problema è che ora ci sono altri due piloti sul mercato e non è facile. Si dicono molte cose, anche prima che si sapesse di Suzuki si diceva che Joan fosse in trattative con Honda. se la situazione fosse stata questa, avrebbero dato l’annuncio, ma non è così. Non è tutto così semplice. Bisogna dare un po’ di tempo ai team, non è semplice prendere due piloti dal nulla, e dico nulla perché non era né nei piani dei team né nei nostri”.

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Alex Rins, Team Suzuki MotoGP

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

A Le Mans, Rins aveva spiegato a Motorsport.com che il suo manager aveva parlato con alcuni team. “In Francia il mio manager si è riunito con diversi team, vediamo se la prossima settimana al Montmelo o se nella gara successiva in Germania potremo avere notizie. Ma al momento la situazione è la stessa, non c’è nulla di nuovo”, conferma il pilota Suzuki.

Per un pilota che dal suo arrivo in MotoGP è sempre stato in un team ufficiale come Suzuki, l’obiettivo è restare tale, ma non è facile perché ci sono pochi posti. L’opzione di correre in una squadra satellite al momento sembra la più probabile.

“Personalmente, mi piacerebbe stare in un team ufficiale, non voglio mentire. Se non è un team ufficiale, almeno avere un contratto direttamente con la fabbrica. Senza disprezzare i team satellite, perché da come abbiamo visto un team satellite di tre anni fa non è lo stesso di oggi. Quindi vedremo, sinceramente c’è solo un posto libero in KTM, quindi se dovremo andare in un team satellite, ci andremo. Meglio questo che stare a casa”.

In una situazione normale, Alex Rins sarebbe un uomo di punta nel mercato piloti, ma con la situazione attuale, nessuno può stare tranquillo sul proprio futuro: “Ora sono tranquillo, quando cominceremo a negoziare più intensamente sarà una buona sfida mantenere la calma. Mi sento forte mentalmente e penso che ce la potremo fare. Ci concentriamo sulla nostra carriera sportiva e sulla nostra stagione. Poi vedremo come va”.

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