MotoGP | Rins riporta la Honda alla vittoria ad Austin, Bagnaia cade
Il pilota spagnolo regala alla Honda un successo che le mancava da un anno e mezzo al termine di una gara ad eliminazione. L'errore più clamoroso è quello di Bagnaia, che cade all'ottavo giro quando è in testa. Ne approfittano anche Marini e Quartararo, che completano il podio. Vinales parte malissimo, ma poi risale fino al quarto posto. Bezzecchi chiude sesto e si conferma leader nel Mondiale.
Alex Rins ha scritto una pagina di storia ad Austin. Non solo quella arrivata in Texas è la sua prima vittoria in sella alla Honda, ma riporta la Casa giapponese ad un successo che le mancava ormai da oltre un anno e mezzo, dalla seconda gara di Misano del 2021. Un buco di ben 24 Gran Premi. Tra le altre cose, se si allarga il discorso all'ultima vittoria non firmata da Marc Marquez in sella ad una RC213V, bisogna tornare addirittura al 2018, quando Cal Crutchlow si impose in Argentina.
Fin da ieri, il pilota del Team LCR aveva fatto capire di avere le carte in regola per fare qualcosa di grande, perché aveva chiuso secondo sia in qualifica che nella Sprint. Oggi poi ha completato il suo capolavoro, facendosi trovare pronto ad approfittare del clamoroso regalo del poleman Pecco Bagnaia, che nel corso dell'ottavo giro è scivolato alla curva 2 quando era al comando, generando il suo secondo zero stagionale.
Se il ducatista ha sbagliato, però, probabilmente è stato merito proprio del pilota spagnolo, che si è incollato al suo scarico fin dal via ed ha cercato di mettergli pressione. Missione a quanto pare riuscita, che poi gli ha aperto le porte ad una cavalcata trionfale, visto che a 12 giri dal termine si è ritrovato in fuga solitaria, con circa due secondi sugli inseguitori. Un gap che ha amministrato molto bene nella parte centrale della corsa e che poi ha addirittura incrementato nel finale, firmando la sua quinta vittoria nella classe regina, la seconda sulla pista statunitense.
Quella di Bagnaia però non è stata la sola caduta, perché sono tanti i big che hanno finito la loro corsa nella via di fuga: Jack Miller ha salutato la comitiva al settimo giro quando era terzo, mentre Aleix Espargaro non ha neppure finito il primo giro. Stesso discorso che vale anche per Jorge Martin ed Alex Marquez (finito al centro medico ma ok), con il portacolori del Pramac Racing che ha abbattuto quello del Gresini Racing dopo appena tre curve.
Il più bravo ad approfittarne è stato Luca Marini, che dopo il terzo posto nella Sprint di Termas de Rio Hondo è riuscito a conquistare il suo primo podio nella gara domenicale, migliorando anche la sua posizione. Per buona parte della corsa, il pilota della Mooney VR46 è stato nella scia di Fabio Quartararo, ma poi negli ultimi giri è riuscito a cambiare ritmo, scavalcando "El Diablo" e regalandosi una domenica da ricordare.
Il sorpasso patito nel finale da Quartararo comunque non sminuisce la gara del pilota della Yamaha, che finalmente è riuscito a portare la sua M1 sul podio in questa stagione. Il francese non ha nascosto di aver sofferto parecchio, ma questo risultato è puro ossigeno, che gli permetterà di guardare alle gare europee con più ottimismo.
Tra quelli che si devono un po' mangiare le mani oggi c'è sicuramente anche Maverick Vinales: il pilota dell'Aprilia si è nuovamente reso protagonista di una partenza disastrosa, ma poi è venuto su con un passo degno dei migliori. Alla fine ha chiuso quarto, ma se fosse partito meglio avrebbe avuto tutte le carte in regola per salire sul podio.
L'Aprilia poi completa la top 5 con quella griffata RNF affidata a Miguel Oliveira, mentre alle sue spalle, pur non avendo vissuto il weekend migliore di questo avvio di stagione, Marco Bezzecchi ha conservato la leadership iridata grazie al sesto posto finale. Il portacolori della Mooney VR46 ora ha 11 lunghezze di margine su Bagnaia, mentre al terzo posto nel Mondiale è salito proprio Rins, staccato di 17.
Grazie anche alle numerose cadute a cui abbiamo assistito oggi, che tra gli altri hanno avuto come vittime anche Joan Mir e Brad Binder, si sono ritagliati uno spazio nella top 10 anche Franco Morbidelli e Fabio Di Giannantonio, che hanno chiuso rispettivamente in ottava ed in nona posizione, alle spalle anche della Ducati Pramac di Johann Zarco. Punti anche per il collaudatore Michele Pirro, 11° al traguardo.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Alex Rins | Honda | 20 | - | 25 | |||
2 | Luca Marini | Ducati | 20 | 3.498 | 3.498 | 3.498 | 20 | |
3 | Fabio Quartararo | Yamaha | 20 | 4.936 | 4.936 | 1.438 | 16 | |
4 | Maverick Viñales | Aprilia | 20 | 8.318 | 8.318 | 3.382 | 13 | |
5 | Miguel Oliveira | Aprilia | 20 | 9.989 | 9.989 | 1.671 | 11 | |
6 | Marco Bezzecchi | Ducati | 20 | 12.049 | 12.049 | 2.060 | 10 | |
7 | Johann Zarco | Ducati | 20 | 12.242 | 12.242 | 0.193 | 9 | |
8 | Franco Morbidelli | Yamaha | 20 | 20.399 | 20.399 | 8.157 | 8 | |
9 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 20 | 27.981 | 27.981 | 7.582 | 7 | |
10 | Augusto Fernandez | KTM | 20 | 28.217 | 28.217 | 0.236 | 6 | |
11 | Michele Pirro | Ducati | 20 | 32.370 | 32.370 | 4.153 | 5 | |
12 | Jonas Folger | KTM | 20 | 1'08.065 | 1'08.065 | 35.695 | 4 | |
13 | Brad Binder | KTM | 20 | 1'23.012 | 1'23.012 | 14.947 | 3 | |
Stefan Bradl | Honda | 18 | 2 | |||||
Takaaki Nakagami | Honda | 11 | 1 | |||||
Joan Mir | Honda | 8 | ||||||
Francesco Bagnaia | Ducati | 7 | ||||||
Jack Miller | KTM | 6 | ||||||
Raul Fernandez | Aprilia | 6 | ||||||
Alex Marquez | Ducati | 0 | ||||||
Aleix Espargaro | Aprilia | 0 | ||||||
Jorge Martin | Ducati | 0 | ||||||
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