MotoGP | Rins: "Terzo tempo frutto del duro lavoro"
Alex Rins ha disputato un ottimo venerdì ad Austin ed è riuscito a concludere al terzo posto nella classifica dei tempi combinati, il che gli vale un posto nella Q2 del Gran Premio delle Americhe di MotoGP.
Alex Rins è stato uno dei protagonisti del venerdì del Circuit of the Americas. Il pilota del Team LCR ha disputato due solide sessioni di prove libere ad Austin e ha chiuso la giornata come terzo pilota più veloce nella classifica dei tempi combinati, con un 2'02"395 che lo ha lasciato a soli 217 millesimi di secondo dal miglior crono di Jorge Martin.
Lo spagnolo è stato anche il miglior pilota Honda e l'unico a passare in Q2, mentre Joan Mir, ad esempio, si è dovuto accontentare dell'undicesima posizione. E questo dopo che giovedì aveva rivendicato la sua posizione all'interno del marchio dell'ala dorata, commentando di sentirsi sottoutilizzato vista la sua esperienza nello sviluppo delle moto.
Le sessioni di venerdì hanno dimostrato questa capacità, dato che Rins ha ottenuto questo grande risultato dopo soli due Gran Premi. A fine giornata, il catalano ha parlato con i media, tra cui Motorsport.com, sottolineando il suo lavoro e l'importanza dell'adattamento.
"Questo circuito è molto diverso con questa moto rispetto alla Suzuki. Abbiamo già fatto un passo avanti in Argentina", ha detto Rins. "È necessario un po' di tempo per adattarsi ad una nuova moto dopo sei anni su una moto diversa".
"Marc Márquez è un pilota fantastico che porta la Honda al suo massimo livello di prestazioni. Ma dobbiamo continuare a fare dei passi avanti. Sono contento piuttosto che sorpreso. Stiamo lavorando bene e questo risultato si basa sul duro lavoro. Questo tempo non è arrivato perché mi piace la pista. Questa mattina non ho usato le morbide", ha aggiunto, commentando le sue prestazioni in entrambe le sessioni di prove.
Inoltre, Rins ha riconfermato la sua preferenza per il suo telaio abituale rispetto a quello di Marquez, che ha potuto provare a Termas de Río Hondo: "Da stamattina mi sono concentrato sui due telai che ho a disposizione, quello di Marc e il mio, e mi sento più a mio agio sul mio".
Infine, il pilota di Barcellona ha parlato di vari aspetti di Austin: "Questo circuito, con i suoi dossi, comincia a diventare pericoloso. Le cadute avvengono nei punti più critici, vediamo se riusciamo a parlarne di nuovo in Safety Commission", ha detto. "I cambi di direzione sono più difficili con questa moto che con la Suzuki", ha concluso.
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