MotoGP | Rins: “Cinque giorni non sono sufficienti per adattarsi a Honda”
Anche se ammette di aver compiuto dei passi in avanti, il nuovo pilota del team LCR Honda è consapevole del fatto che cinque giorni di test non saranno sufficienti per adattarsi alla RC213V.
Alex Rins rappresenta una delle grandi novità di Honda per la stagione 2023, in cui correrà con il team LCR, disponendo di una moto ufficiale. Lo spagnolo ha avuto una prima presa di contatto con la sua nuova moto nei test di Valencia a novembre, ma in quell’occasione ha potuto guidare solo la versione 2022. Questo venerdì però, in occasione della pima giornata di test ufficiali a Sepang, l’ex pilota Suzuki ha potuto provare la moto del 2023.
“Sono contento perché ho notato delle cose positive, come l’erogazione della potenza”, ha spiegato Rins alla fine del Day 1. “Ma c’è ancora molto lavoro, la mattina ci siamo concentrati sull’abituarsi alla moto, a girare con le gomme medie. Questo mi ha provocato uno shock perché mi sono visto molto indietro. Poi, quando ho montato la gomma morbida, ho migliorato discretamente”, ha spiegato lo spagnolo, che ha chiuso 18° nella classifica dei tempi. Il pilota LCR ha firmato un 1’59”963, a 1.49 secondi dal più rapido della giornata, Marco Bezzecchi. Nell’ultima ora della sessione era anche riuscito a portarsi in 12esima posizione.
Per Rins, la presenza di Ken Kawauchi nel box Honda è un volto noto dopo i sei anni in Suzuki, anche se si trova nel box ufficiale: “Ken lavora con tutti i piloti della marca. Penso che Honda voglia migliorare la moto e la mia sensazione è che vogliano che andiamo tutti veloce”.
Al momento, nessuna delle RC213V è stata rapida nella prima giornata di test, sono rimaste tutte molto attardate, ma questa situazione non demoralizza il catalano: “Credo in Honda e confido nel fatto che faranno una buona moto”.
Rins non vuole fare confronti con la sua vecchia moto, la GSX-RR con cui ha vinto due delle ultime tre gare del 2022: “La Honda è molto diversa dalla Suzuki. Non mi trovavo bene in frenata, dato che la parte posteriore si muoveva molto. Alla fine abbiamo cambiato una cosa e il passo in curva è migliorato”.
Nonostante tutto, Rins è consapevole del fatto che l’adattamento non avverrà in poco tempo: “Cinque giorni di test non saranno sufficienti per adattarsi alla Honda, ma è la stessa cosa per tutti”, ha sottolineato prima di sostenere che anche il sistema di lavoro è diverso da quello a cui era abituato nel box della Casa di Hamamatsu. “Honda lavora in maniera diversa, ma penso che venga dal fatto che qui siamo quattro piloti e in Suzuki eravamo in due”.
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