MotoGP | Red Bull Ring, Libere 2: Zarco guida l'armata Ducati
La nuova chicane non sembra rappresentare un problema per le Desmosedici GP, che dominano la scena occupando sette delle prime otto posizioni, con Zarco leader davanti a Miller e Martin. L'unico che prova a contrastarle è Quartararo, quarto con la sua Yamaha. Bagnaia è quinto, Bastianini ottavo e Aleix Espargaro invece è solo 11° e al momento dovrebbe passare dal Q1.
Si pensava che l'introduzione della chicane nell'allungo che conduce alla curva 3 potesse rendere il Red Bull Ring una pista meno congeniale alle Ducati. A giudicare dalla classifica della seconda sessione di prove libere verrebbe da dire che forse la pista austriaca ora sorride ancora di più alle Desmosedici GP, visto che ce ne sono ben sette nelle prime otto posizioni.
Le moto della Casa di Borgo Panigale hanno sfoderato un vero e proprio dominio quando è stato il momento di andare a fare il time attack nelle fasi conclusive del turno (condizionato anche da qualche goccia di pioggia, fortunatamente non troppo fastidiosa), e solamente il leader iridato Fabio Quartararo è riuscito ad opporre resistenza "all'armata Rossa", infilando la sua Yamaha in quarta posizione.
A far segnare il miglior tempo, che rappresenta anche il nuovo primato del layout con la chicane, è stato Johann Zarco. Il portacolori del Pramac Racing ha girato in 1'29"837, mettendosi al comando però di una classifica che definire cortissima è un eufemismo. Alle sue spalle, infatti, Jack Miller ed il compagno di squadra Jorge Martin sono distanziati rispettivamente di 24 e di 29 millesimi.
Ma anche Quartararo alla fine non è stato tanto da meno con la sua M1, visto che il suo gap è di soli 40 millesimi. Anche se sicuramente lo scenario di ritrovarsi da solo in mezze a tante Ducati non sarebbe esattamente quello ideale per "El Diablo".
A completare la top 5 troviamo Pecco Bagnaia, per il quale la forbice si apre a 160 millesimi. Va detto però che il vice-campione del mondo, protagonista anche di un lungo sulla ghiaia della nuova chicane, ha abortito un ultimo tentativo nel quale si era presentato con due "caschi rossi" al T2.
A seguire troviamo i due portacolori della Mooney VR46, con Luca Marini che ha avuto la meglio di un soffio su Marco Bezzecchi. La cosa curiosa è che quest'ultimo ha fatto esattamente lo stesso tempo al millesimo di Enea Bastianini, riuscito ad entrare in Q2 provvisoria con l'ottava prestazione, nonostante si sia visto cancellare diversi giri tra bandiere gialle e track limits.
Tra quelli che al momento avrebbero accesso diretto alla Q2 c'è anche Maverick Vinales, nono con la sua Aprilia. Curiosamente, invece, sarebbe costretto a passare dalla Q1 il suo compagno di squadra Aleix Espargaro, solamente 11° pur pagando appena 310 millesimi. Tra le due RS-GP si è infilata poi la KTM di Brad Binder, dalla quale però sulla pista di casa forse ci si aspettava qualcosina in più, visto che il collaudatore Dani Pedrosa aveva anche avuto modo di provare la nuova chicane.
Nella top 10 mancano all'appello le Honda e le Suzuki e stupisce soprattutto l'assenza delle GSX-RR, perché erano addirittura in seconda e terza posizione fino a quando non è cominciato il time attack. Alla fine però Alex Rins e Joan Mir si sono ritrovati mestamente in 13° ed in 15° posizione. Poco meglio hanno fatto le RC213V, con Takaaki Nakagami 12° e Pol Espargaro, fresco di firma con Tech3 GasGas, 14°.
Attardati gli altri piloti italiani, che formano un poker tutto compreso tra la 17° e la 20° posizione. A capitanarlo ci sono le due Yamaha di Franco Morbidelli ed Andrea Dovizioso, seguite da Fabio Di Giannantonio, unico ducatista rimasto lontano dal vertice. Poi c'è l'Aprilia laboratorio del collaudatore Lorenzo Savadori. Nel finale si sono registrate anche le cadute di Miguel Oliveira e Raul Fernandez, che infatti sono nelle posizioni di rincalzo, ma non hanno riportato conseguenze.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Johann Zarco | Ducati | 23 | 1'29.837 | 173.353 | ||
2 | Jack Miller | Ducati | 23 | 1'29.861 | 0.024 | 0.024 | 173.307 |
3 | Jorge Martin | Ducati | 22 | 1'29.866 | 0.029 | 0.005 | 173.298 |
4 | Fabio Quartararo | Yamaha | 21 | 1'29.877 | 0.040 | 0.011 | 173.276 |
5 | Francesco Bagnaia | Ducati | 21 | 1'29.997 | 0.160 | 0.120 | 173.045 |
6 | Luca Marini | Ducati | 22 | 1'30.030 | 0.193 | 0.033 | 172.982 |
7 | Marco Bezzecchi | Ducati | 20 | 1'30.066 | 0.229 | 0.036 | 172.913 |
8 | Enea Bastianini | Ducati | 19 | 1'30.066 | 0.229 | 0.000 | 172.913 |
9 | Maverick Viales | Aprilia | 20 | 1'30.113 | 0.276 | 0.047 | 172.823 |
10 | Brad Binder | KTM | 23 | 1'30.128 | 0.291 | 0.015 | 172.794 |
11 | Aleix Espargaro | Aprilia | 22 | 1'30.147 | 0.310 | 0.019 | 172.757 |
12 | Takaaki Nakagami | Honda | 22 | 1'30.311 | 0.474 | 0.164 | 172.444 |
13 | Alex Rins | Suzuki | 23 | 1'30.321 | 0.484 | 0.010 | 172.425 |
14 | Pol Espargaro | Honda | 19 | 1'30.364 | 0.527 | 0.043 | 172.342 |
15 | Joan Mir | Suzuki | 21 | 1'30.455 | 0.618 | 0.091 | 172.169 |
16 | Alex Marquez | Honda | 22 | 1'30.509 | 0.672 | 0.054 | 172.066 |
17 | Franco Morbidelli | Yamaha | 22 | 1'30.617 | 0.780 | 0.108 | 171.861 |
18 | Andrea Dovizioso | Yamaha | 20 | 1'30.639 | 0.802 | 0.022 | 171.820 |
19 | Fabio Di Giannantonio | Ducati | 21 | 1'30.700 | 0.863 | 0.061 | 171.704 |
20 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 19 | 1'30.874 | 1.037 | 0.174 | 171.375 |
21 | Stefan Bradl | Honda | 20 | 1'31.182 | 1.345 | 0.308 | 170.796 |
22 | Miguel Oliveira | KTM | 17 | 1'31.315 | 1.478 | 0.133 | 170.548 |
23 | Remy Gardner | KTM | 21 | 1'31.324 | 1.487 | 0.009 | 170.531 |
24 | Darryn Binder | Yamaha | 22 | 1'31.575 | 1.738 | 0.251 | 170.063 |
25 | Raul Fernandez | KTM | 19 | 1'31.978 | 2.141 | 0.403 | 169.318 |
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