MotoGP | Quartararo: “Serve equilibrio tra aerodinamica e potenza”
Nono al termine del venerdì di libere, Fabio Quartararo agguanta l'accesso diretto nella Q2 di domani in Austria e si mostra soddisfatto della nuova aerodinamica portata da Yamaha che ha debuttato già a Silverstone. Il francese sostiene che non sia la panacea di tutti i mali, ma aiuta nella ricerca del compromesso fra aerodinamica e potenza.
Il Gran Premio d’Austria è iniziato senza aspettative per Fabio Quartararo, che da questo fine settimana ha deciso di cambiare approccio. Su una pista che sulla carta non è così favorevole alla Yamaha, il francese è riuscito a inserirsi in top 10, qualificandosi direttamente nella Q2 di domani. Un buon avvio per il nizzardo, che ha promosso la nuova aerodinamica che ha debuttato a Silverstone e che Yamaha ha deciso di portare anche in Austria.
“L’ala al posteriore non la senti davvero. Penso che sia una cosa estetica, sembra un po’ più aggressiva. Ma a livello di guida non lo senti troppo, poi ne abbiamo solo una”, spiega Quartararo in riferimento all’ala posteriore, mentre ha un commento positivo sulla carena: “Quella davanti invece era ok, negli ultimi tre anni Yamaha ha portato cinque o sei pacchetti aerodinamici ma nessuno ha funzionato. Questo invece sembra avere un buon bilanciamento, il problema in passato era l’handling, veramente pessimo”.
“Questo è un po’ più pesante perché ovviamente le ali sono più grandi, ma sento che per il wheelie va benissimo. Ovviamente se hai più potenza puoi usare ali più grandi e non avere wheelie, ma noi non abbiamo potenza. Dobbiamo trovare un equilibrio tra aerodinamica e potenza per non perdere troppo, perché penso che perdiamo già tanto sul rettilineo, il nostro cambio è molto corto”, prosegue El Diablo.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Con questa nuova aerodinamica Quartararo deve farci l’abitudine e non è così semplice guidare ed è difficoltoso controllarla: "No, non è peggiore, ma sono così vicino al limite che la moto si muove automaticamente. È l'unico modo per provare a fare dei tempi sul giro. È vero però che la moto è piuttosto aggressiva".
Quartararo ha chiuso il venerdì di libere con il nono tempo, ma nel finale ha avuto qualche imprevisto di troppo che non gli ha consentito di migliorare il suo tempo. Tuttavia ritiene che non sarebbe stato così evidente il passo in avanti senza i problemi: “Il giro che ho fatto oggi è stato più o meno simile a quello che ho fatto lo scorso anno in qualifica. Sappiamo quanto fatichiamo, oggi non è stata al massimo, all’ultimo giro abbiamo cambiato velocemente la gomma posteriore e abbiamo avuto solo un giro. L’anteriore era un po’ fredda, avrei potuto migliorare un decimo, un decimo e mezzo, ma il limite è quello”.
“Credo che il problema sia stato che all'ultimo giro stavo migliorando, ma quando hanno cambiato la gomma posteriore, quella anteriore non aveva la copertura termica ed è rimasta accesa per 30 secondi. Ero al limite, ma nel settore 3 ho rischiato un po' meno e abbiamo avuto problemi di pressione delle gomme in tutti i time attack. Il mio ingegnere mi ha detto che c'era un po' di margine perché eravamo ben al di sopra di 0,4 della pressione minima. In realtà, è stato con i nuovi dischi e le nuove protezioni che la pressione è aumentata davvero. In termini di guida, credo di aver guadagnato un buon decimo e con questa pressione è possibile guadagnarne un altro”, spiega il francese.
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