MotoGP | Quartararo: "Non serve fare la Sprint in ogni weekend"
Il pilota della Yamaha non è mai stato un amante del nuovo format ed è tornato alla carica nel giovedì di Valencia: secondo lui la MotoGP dovrebbe seguire l'esempio della F1 e fare la Sprint solo in alcuni eventi selezionati e non in tutti i GP. In questo senso però non sembra troppo fiducioso che possa essere risolutiva l'eventuale nascita dell'associazione di piloti, perché mettere tutti d'accordo è sempre molto complicato.
Negli ultimi due anni sono cambiate parecchio le condizioni in cui Fabio Quartararo è arrivato al round conclusivo della stagione della MotoGP. Nel 2021, il pilota della Yamaha si era presentato a Valencia con il titolo già in tasca, mentre lo scorso anno ha provato a contenderlo a Pecco Bagnaia fino alla fine, uscendo però sconfitto dal duello con il ducatista. Questa volta invece ad "El Diablo" spetta un ruolo da comprimario, al termine di un'annata che fin qui non gli ha concesso neppure la gioia della vittoria.
In queste condizioni, per lui il mirino sembra già puntato al 2024 ed alle novità che la Casa di Iwata gli porterà da provare nei test di martedì prossimo. Ma in quest'ottica il francese è tornato a parlare anche delle Sprint. Che non amasse questo format è stato chiaro fin da quando è stato annunciato a metà del 2022, ma ora che lo ha provato sulla sua pelle sembra ancora più convinto della sua idea e giovedì a Valencia ha lanciato una proposta: secondo lui, la Dorna dovrebbe muoversi nella direzione della F1 e fare in modo che le gare brevi del sabato siano presenti solamente in alcuni eventi selezionati e non in tutto il calendario, che per di più nel 2024 sarà di ben 22 appuntamenti.
"Da pilota, vi posso garantire che a volte finisco le Sprint più stanco che dopo una gara normale. Le moto sono sempre più impegnative dal punto di vista fisico e non credo che abbiamo bisogno di una Sprint in ogni singolo weekend", ha detto Quartararo.
"Per esempio, qui a Valencia, è l'ultima gara della stagione e sappiamo già che ci sarà il pienone a livello di pubblico, quindi non serve una gara in più al sabato. Dovremmo fare come fa la Formula 1, che fa le Sprint solamente in alcuni weekend, anche se non sono io l'organizzatore e non so neanche l'opinione di tutti gli altri piloti. Ma non credo che la situazione attuale sia quella corretta", ha aggiunto.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Da tempo si parla della formazione di un'associazione dei piloti, che dovrebbe far aumentare il loro peso politico anche di fronte a scelte regolamentari come questa. Tuttavia, il campione del mondo 2021 ritiene che su questioni di questa portata sarà sempre molto difficile riuscire a mettere d'accordo tutta la griglia.
"Onestamente non lo so, ma fino a quanto tutti i piloti non firmeranno un accordo è difficile fare qualcosa. Faccio un esempio, se il 50% dei piloti vuole qualcosa, è normale che non ci saranno 22 piloti d'accordo sulla questione. Magari ce ne saranno 15 favorevoli e il resto no. Anche sulle Sprint sono sicuro che ci sono dei piloti a cui piacciono, quindi cosa dobbiamo fare? E' una situazione molto difficile".
Secondo lui, dunque, il criterio che dovrà seguire l'associazione, se e quando ci sarà, non sarà quello dell'unanimità, altrimenti sarebbe impossibile portare avanti ogni battaglia: "Penso che la maggioranza sarebbe il modo giusto di affrontare le cose, perché penso che sia impossibile mettere sempre d'accordo tutti i piloti. Anzi, non lo siamo mai quando c'è qualcosa da discutere. Magari possiamo essere d'accordo in 22 quando si parla dei bump sulla pista o di un muro pericoloso, ma su altre cose no. Comunque sarà sempre molto difficile mettere tutti d'accordo fino a quando non ci sarà qualcosa di firmato".
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