MotoGP | Quartararo: “Grande ritmo, abbiamo lavorato molto bene”
Fabio Quartararo chiude il venerdì di libere a Valencia con l'ottavo crono nella classifica combinata, ma ha mostrato un grande passo e può impensierire anche le più favorite Ducati. Il campione in carica è soddisfatto del lavoro svolto con la sua Yamaha e nel weekend darà il tutto per tutto.
Non ha ormai più nulla da perdere Fabio Quartararo, che si presenta a Valencia con 23 punti di distacco da Pecco Bagnaia, leader della classifica. Il campione del mondo in carica è costretto a vincere domenica se vuole sperare di riconfermarsi in questa stagione, ma non sarà un’impresa semplice. Sulla carta, il Circuito Ricardo Tormo non è particolarmente congeniale alla Yamaha, ma il francese ha iniziato il weekend in grande spolvero, mostrandosi molto efficace soprattutto in termini di passo.
El Diablo ha comandato la prima sessione, rimanendo attardato nel secondo turno. L’ottavo posto delle FP2 gli garantisce comunque provvisoriamente l’accesso diretto alla Q2, perché in top 10 nella classifica combinata. Sul giro secco manca ancora qualcosa, ma il ritmo può mettere paura alle ben più favorite Ducati: “È stata una buona giornata, soprattutto sul passo abbiamo lavorato davvero bene, era buonissimo sia la mattina che il pomeriggio. Dobbiamo capire dove perdiamo nel time attack, anche se un’idea ce l’abbiamo. Bisogna migliorare in alcune aree, ma mi sento bene a guidare, molto meglio rispetto all’anno scorso. È stata una cosa buona avere la dura all’anteriore, perché non so quanti l’abbiano usata nel time attack, ma io l’ho fatto e anche per il passo è stata di grande aiuto. Ci sono alcune cose da migliorare, anche con le ali che abbiamo quest’anno c’è un po’ di margine in accelerazione. Ma penso che la giornata di oggi sia stata buona”.
Certo, siamo solo al venerdì ed è ancora presto per tirare le somme. Le Ducati inoltre sembrano essere davvero competitive e non bisogna sottovalutarle: "Ormai ci sono abituato dopo un anno intero. Hanno messo le soft per quei pochi giri e hanno un grip extra che noi non abbiamo. Forse hanno anche più potenza, sicuramente. Ma noi oggi abbiamo lavorato abbastanza bene. Sicuramente possiamo migliorare alcune cose con queste ali, ma sul passo siamo stati davvero forti. Sicuramente c'erano piloti più veloci sul giro secco, ma ogni volta che uscivo spingevo come un matto per non commettere errori. Abbiamo un certo margine, quindi non vedo l'ora che arrivi domani”.
Quartararo corre con un coefficiente di difficoltà; il suo dito infatti non è ancora guarito, anzi. Il francese ha deciso di operarsi durante l’inverno per ridurre la frattura del terzo dito della mano sinistra. L’infortunio ha reso particolarmente complicato l’utilizzo dell’holeshot: “Mi prendo cura del dito. Utilizzare il dispositivo di holeshot su questo tracciato è davvero difficile. L'ho usato quattro volte. Non riuscivo a muovere il polso e stiamo ancora cercando di capire se possiamo fare qualcosa come modifica sulla moto per domani con il dito. Non credo sia possibile, ma in caso contrario utilizzerò la frizione in questo modo in partenza”.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Al netto di questo problema, Quartararo appare piuttosto contento dell’inizio del suo weekend: "È un buon modo di iniziare, nel secondo giro ero a 31. Ci siamo, pochi piloti erano sui 31 in quel modo. Quindi è un buon risultato. Poi tutti hanno fatto un giro veloce, ma sono abbastanza contento. Nel pomeriggio, con sedici giri con la gomma, facevo ancora 31’2, 31’3. Sono fiducioso per domani”.
Il Gran Premio di Valencia sarà cruciale, non solo perché è l’ultimo della stagione, ma perché c’è il titolo in ballo. Bagnaia e Quartararo si giocano il mondiale e in questo momento il pilota Ducati sente una grande pressione. Il francese invece appare piuttosto tranquillo: "È normale che Pecco sia teso. Perché io dovrei essere nervoso? Ho già detto alla mia squadra e ai miei amici che andrò fino in fondo in questa gara. Qualunque cosa accada ci divertiremo domenica sera, ma non me ne andrò da qui senza averci provato”.
Nel venerdì di libere a Valencia si sono viste diverse cadute, ma Quartararo non la vede come un dramma. Il vento è sicuramente un fattore che incide sul lavoro nei box e sulle prestazioni in pista, ma El Diablo non ritiene sia determinante: "Non ho visto molto. Credo che tutti stiano spingendo al massimo, è normale vedere qualche incidente. Soprattutto perché è una pista difficile. Non credo che il vento sia un problema in alcuni settori. All’uscita della curva 11, il vento spinge l'anteriore e non è comodo, è facile commettere un errore. Anche se il vento era piuttosto forte, non è stato un problema. Se spinge dall'altra parte, diventa difficile”.
Infine, viene messa da parte la pista per commentare l’uscita di scena di Franco Uncini, responsabile della Safety Commission. La sua ragazza sarà steward l'anno prossimo e viene chiesto un commento a Quartararo, che però preferisce glissare anche per quanto riguarda le scelte di Dorna: “Non dirò nulla di male, ma...non li conosco. Per quanto riguarda Dorna, non mi sono preparato a rispondere, preferisco non parlare, ma una cosa di cui voglio parlare è Phillip Island. Devono fare attenzione alla direzione di gara, quello che è successo in Australia significa qualcosa”.
La Safety Commission è stata duramente criticata dai piloti in diverse occasioni e dallo stesso Quartararo: "Ci sono stato una volta e ho deciso di non andarci più, perché non veniamo ascoltati. Non protesto, perché abbiamo già parlato nel 2020 con il grande incidente a Spielberg, non volevamo correre così. E nel 2021 è stato lo stesso. Ma non ho nulla contro, semplicemente non ci andrò. Una perdita di tempo? Non voglio commentare”.
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