MotoGP | Quartararo contro Nakagami: “È stato un kamikaze!”
Fabio Quartararo salva una gara rovinata sin da subito per un contatto con Takaaki Nakagami. Il pilota Yamaha rimonta dal fondo fino alla settima posizione, ma definisce “kamikaze” il giapponese di LCR per la manovra azzardata per cui non è incappato in penalità.
Il Gran Premio dell’Argentina è stato tutto tranne che semplice per Fabio Quartararo, che si è ritrovato a lottare con la sua Yamaha già dal venerdì. La domenica non è andata meglio e, nel tentativo di non perdere terreno nelle prime fasi di gara, è stato protagonista di un contatto con Takaaki Nakagami che lo ha fatto finire in fondo al gruppo costringendolo a ricostruire la sua gara da zero.
Il francese della Yamaha ha tagliato il traguardo in settima posizione dopo una rimonta furiosa e lascia Termas de Rio Hondo con sensazioni differenti. Se da una parte è contento per aver salvato la sua gara in qualche modo mettendo a segno sorpassi e mostrando solidità sul bagnato, è sicuramente anche frustrato per quanto successo con il portacolori LCR nelle prime curve.
"Sono sia contento che triste, perché quando c'è sempre qualcuno che ti rompe le palle nel primo giro per niente è frustrante. La mia partenza è stata abbastanza buona e penso di essere stato nella stessa posizione, non ero così lontano e ho fatto quel tipo di movimento, sembra l'ultimo giro ma non lo è. La cosa positiva è che siamo passati dall'ultimo al settimo posto, credo che il nostro ritmo fosse abbastanza buono. Quindi, sono contento”, riassume Quartararo al termine del Gran Premio d’Argentina.
Contento a metà…già, perché sicuramente il contatto con Nakagami al primo giro ha rovinato la sua gara sin da subito. Ciò che però maggiormente sconvolge il nizzardo è la mancanza di conseguenze che l’azione del giapponese ha avuto: "Non capisco cosa stiano facendo. Ho guardato la gara della Moto3, Ayumu Sasaki alla curva 5 ha fatto un sorpasso davvero pulito, ma ha toccato leggermente un altro pilota e ha ricevuto una penalità, mentre in MotoGP lo facciamo sempre. Sasaki ha dovuto cedere una posizione, mentre Nakagami alla Curva 7 è entrato come un kamizake e ha distrutto la mia gara in una curva senza ottenere nulla. Non lo so, sono sempre le stesse persone a fare queste cose”.
El Diablo poi entra più nello specifico della gara e ritiene che senza il contatto, che lo ha obbligato alla rimonta, avrebbe avuto il passo per lottare per la top 5. È un’ipotesi realistica se teniamo in considerazione il fatto che Franco Morbidelli ha tagliato il traguardo in quarta posizione, in sella a una M1 che nelle sue mani sembrava ritrovata: “Senza il contatto, penso che sarei stato tra i primi cinque. Credo che la top five sarebbe stata un risultato che avremmo potuto ottenere. È andata abbastanza bene. Ho visto che la squadra era molto contenta, non è una cosa normale per il mio team, quindi credo che il mio ritmo sia stato molto buono. Anche per quanto riguarda i sorpassi, non ci sono stati molti piloti che sono caduti davanti a me. Quindi, credo che possiamo trarre qualche vantaggio dal ritmo che avevamo sul bagnato”.
“È positivo il fatto che sul bagnato abbiamo dimostrato di avere un ottimo passo, e che sull'asciutto abbiamo dimostrato che in realtà il nostro primo giorno di test è stato l'ultimo giorno di Portimao e non avevamo la nostra base. Nelle FP1 abbiamo provato una moto, nelle FP2 abbiamo voluto provare ma era ancora difficile. Nella Sprint Race sono andato su un altro setting. Se si fosse provata la gara [principale] avrei provato un'altra moto. Non siamo ancora pronti. Sono sempre arrabbiato perché vorrei essere là davanti, ma so che c'è molto lavoro da fare per essere al top”, spiega Quartararo.
Nonostante l’ottimo risultato di Morbidelli e la grande rimonta di Quartararo, quest’ultimo sa che in Casa Yamaha c’è ancora molto lavoro da fare per poter essere costantemente davanti e lottare per le posizioni di vertice: “Ovviamente sto cercando di avere nuovi elementi. Penso che per Jerez avremo delle novità, non cambieranno la mia vita ma ogni volta che possiamo trovare mezzo decimo o qualcosa di simile dobbiamo prenderlo. E spero che nei test di Jerez potremo provare alcune parti davvero buone. Credo che abbiamo uno scarico da provare che sembra un po' meglio, un po' di aerodinamica che è super importante, perché stiamo usando roba molto vecchia”.
In una domenica complicata, Quartararo mette una toppa e viene “aiutato” anche dal passo falso di Bagnaia, scivolato quando era secondo. Il campione del mondo in carica è incappato in uno zero, ma il pilota Yamaha non guarda molto alla classifica in questo momento: “Penso che ci siano ancora 38 gare. Se comincio a pensare al campionato adesso senza lottare per i primi cinque posti penso che sia un male. Quindi prima voglio lavorare il più possibile per trovare una soluzione, e poi potremo parlare del campionato”.
Archiviata l’Argentina, si vola alla volta di Austin, dove fra due settimane si terrà il Gran Premio delle Americhe. Anche negli Stati Uniti, le aspettative del francese non sono altissime: "Come oggi, niente di eccezionale. Penso che ad Austin il tempo sia ottimo e possiamo lavorare un po' di più sulla nostra moto. Ma al momento non ho una posizione oggettiva. Voglio essere veloce e stare con i primi, e qualunque sia la posizione dobbiamo lottare per ottenerla e stare tranquilli”.
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