MotoGP | Quartararo con la gamba ustionata: "Non so se riuscirò a finire la gara"
Fabio Quartararo ha spiegato sabato, dopo lo Sprint in Austria, di essersi ustionato la gamba a causa del forte calore sprigionato dalla Yamaha in queste inaspettate condizioni climatiche superiori ai 30 gradi.
Il pilota della Yamaha è partito 15° sulla griglia di partenza dopo un brutto venerdì e una Q1 in cui non è riuscito a passare il taglio. In gara si è migliorato solo di poche posizioni per tagliare il traguardo 12°, a quasi 18 secondi dal leader, in soli 14 giri.
Tuttavia, a rendere la vita più difficile a Fabio Quartararo è stato il caldo inaspettato su una pista come il Red Bull Ring (più di 30 gradi sull'asfalto), che ha trasformato la Yamaha in una vera e propria pentola. Infatti, il francese si è presentato davanti ai media con un asciugamano per mitigare il sudore ancora abbondante dopo la fine della gara.
"Per me, la cosa difficile è stato il calore della moto. La gamba mi bruciava molto, come ieri", ha detto toccandosi la parte posteriore della gamba sinistra.
"Ho avuto qualche problema. Durante la gara mi bruciava parecchio e non so se domani il caldo sarà lo stesso", si è chiesto incuriosito. "Non credo di poter finire la gara lunga se la temperatura sarà la stessa. È stato molto difficile correre con il caldo, soprattutto per la mia gamba".
Guardando alla gara di domenica, con un numero doppio di giri, Quartararo non vede alcuna differenza: "Sarà la stessa cosa per noi", si è rassegnato.
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
Foto de: Gold and Goose / Motorsport Images
I problemi per la stella francese arrivano fin dalla partenza: "Quando devi davvero sfruttare l'aderenza e andare veloce, mi superano e purtroppo non c'è nulla da fare", ha spiegato".
"L'unica cosa che posso fare bene sono le prime tre curve, dove non c'è una vera prestazione in termini di tempo, ma solo cercare di ottenere una buona posizione".
"Oppure è solo l'abitudine a partire così indietro, purtroppo!", ha ironizzato Quartararo. "Sto iniziando ad abituarmi un po' a questo tipo di posizione e ho un po' di esperienza. Ma non credo sia l'esperienza giusta", ha proseguito, riferendosi al fatto di dover sempre lottare nelle retrovie.
"È stato difficile, perché al mattino, guardando il ritmo, non era male. Penso che sia sempre la stessa cosa. Quando sei da solo, sai che il tuo punto di forza è la frenata. Se non hai nessuno davanti a te, freni fortissimo alla curva 1, alla curva 2, alla curva 3, alla curva 4, alla curva 9...".
"Ma quando ci sono altre moto davanti a te è complicato. Come sempre nella Sprint, nei primi tre giri, quando tutti attaccano come in qualifica per aprire un varco, ma hanno anche un grip extra rispetto a noi", ha detto.
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