MotoGP, Qatar: un grande Vinales batte le Ducati
Il pilota della Yamaha ha fatto valere il suo grande passo gara, approfittando di un calo delle gomme delle Ducati, che comunque hanno salvato la faccia con il doppio podio di Zarco e Bagnaia, bravi a beffare la Suzuki di Mir in volata. Decimo un grande Bastianini, mentre Rossi è solo 12esimo. Problemi per Morbidelli.
Maverick Vinales, Yamaha Factory Racing
Gold and Goose / Motorsport Images
Maverick Vinales si è smentito da solo. Nei giorni dei test aveva ripetuto all'infinito che per vincere in Qatar avrebbe dovuto partire davanti e provare a scappare, perché le Ducati erano insuperabili sul lunghissimo rettilineo di Losail. Invece il pilota della Yamaha ancora una volta non ha avuto una partenza particolarmente brillante, ma alla distanza ha fatto valere il suo passo su quello che in epoca recente era stato un feudo Rosso, approfittando anche del calo delle gomme delle Desmosedici GP.
Al primo giro lo spagnolo si era ritrovato in settima posizione, ma soprattutto davanti a tutti si erano issate quattro Ducati, con nell'ordine Pecco Bagnaia, Jack Miller, Johann Zarco ed uno strepitoso Jorge Martin, partito benissimo dalla quarta fila.
Per Maverick quindi sembrava essersi messa decisamente in salita, ma con grinta si è agganciato al codone del compagno di squadra Fabio Quartararo, che nella prima parte della gara sembrava essere il più veloce in pista e gli ha fatto da "gancio" per riportarsi sulle Desmosedici GP.
Il primo a capitolare alle due M1 è stato Martin, poi qualche giro più tardi è toccato a Miller, che nel frattempo era stato infilato da Zarco. A questo punto però è stato Vinales a cambiare passo e ad andare all'attacco della M1 gemella di Quartarato.
Una volta terzo, non si è accontentato ed è andato all'attacco delle due Ducati che lo precedevano. Zarco non è stato un ostacolo troppo grande da superare, mentre Bagnaia ha provato con tutte le sue forze a resistere, anche se probabilmente aveva chiesto un po' troppo alle sue gomme per comandare così a lungo.
Al 15esimo giro però non ha potuto nulla quando Maverick si è infilato con grinta all'interno e si è preso la leadership. Nello spazio di poche curve è stato chiaro che non avrebbe avuto modo di rispondergli e quindi il #12 si è potuto involare solitario e meritatamente verso la sua nona affermazione nella classe regina.
Anzi, Pecco un paio di giri più tardi è andato decisamente in crisi ed ha ceduto anche la piazza d'onore a Zarco. E' stato bravo però a non arrendersi quando ha visto arrivare anche il campione del mondo in carica Joan Mir, autore veramente di una bellissima rimonta con la Suzuki nella seconda parte di gara.
Il maiorchino ha infilato prima Bagnaia e poi era riuscito a trovare lo spazio per scavalcare anche Zarco, ma all'ultima curva è andato largo in uscita e quindi in accelerazione si è visto beffare dalle due Ducati, che hanno salvato il bilancio di Borgo Panigale, con il francese davanti al piemontese a completare il podio.
Per Mir comunque è stato il finale di un weekend in crescendo, che lo candida sicuramente al ruolo di uomo da tenere d'occhio nella gara di domenica prossima, che si disputerà sempre in Qatar. Chi invece è andato in calando sono Quartararo e Miller: il francese della Yamaha è riuscito almeno a limitare i danni, chiudendo quinto davanti all'altra Suzuki di Alex Rins.
L'australiano invece è precipitato in classifica, chiudendo addirittura nono. Davanti a lui si sono issati i fratelli Espargaro e sia in casa Aprilia che in casa Honda possono essere soddisfatti: Aleix ha ridotto a meno di sei secondi il ritardo dal vincitore e per la nuova RS-GP si tratta di un ottimo battesimo, ma anche Pol si è difeso piuttosto bene alla prima uscita sulla RC213V.
Così come può essere molto soddisfatto Enea Bastianini, che alla prima gara in MotoGP è stato il migliore dei rookie e si è portato a casa addirittura un ottimo decimo posto, togliendosi la soddisfazione di mettersi dietro un certo Valentino Rossi, che dopo il grande quarto tempo di ieri in gara non è andato oltre al 12esimo posto, lamentando una vibrazione dalla gomma posteriore.
Appena fuori dai punti Luca Marini, che ha chiuso alle spalle di un Martin precipitato indietro dopo il grande avvio. Un problema tecnico che si è manifestato praticamente subito ha relegato invece Franco Morbidelli in 18esima posizione, giusto davanti a Lorenzo Savadori. Out praticamente subito Danilo Petrucci, caduto alla seconda curva. Non è andata tanto meglio alle altre KTM: la prima delle RC16 è quella di Miguel Oliveira in 16esima piazza.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Maverick Viñales | Yamaha | 22 | 25 | ||||
2 | Johann Zarco | Ducati | 22 | 1.092 | 20 | |||
3 | Francesco Bagnaia | Ducati | 22 | 1.129 | 16 | |||
4 | Joan Mir | Suzuki | 22 | 1.222 | 13 | |||
5 | Fabio Quartararo | Yamaha | 22 | 3.030 | 11 | |||
6 | Alex Rins | Suzuki | 22 | 3.357 | 10 | |||
7 | Aleix Espargaro | Aprilia | 22 | 5.934 | 9 | |||
8 | Pol Espargaro | Honda | 22 | 5.990 | 8 | |||
9 | Jack Miller | Ducati | 22 | 7.058 | 7 | |||
10 | Enea Bastianini | Ducati | 22 | 9.288 | 6 | |||
11 | Stefan Bradl | Honda | 22 | 10.299 | 5 | |||
12 | Valentino Rossi | Yamaha | 22 | 10.742 | 4 | |||
13 | Miguel Oliveira | KTM | 22 | 11.457 | 3 | |||
14 | Brad Binder | KTM | 22 | 14.100 | 2 | |||
15 | Jorge Martin | Ducati | 22 | 16.422 | 1 | |||
16 | Luca Marini | Ducati | 22 | 20.916 | ||||
17 | Iker Lecuona | KTM | 22 | 21.026 | ||||
18 | Franco Morbidelli | Yamaha | 22 | 23.892 | ||||
19 | Lorenzo Savadori | Aprilia | 22 | 46.346 | ||||
Alex Marquez | Honda | 13 | ||||||
Takaaki Nakagami | Honda | 6 | ||||||
Danilo Petrucci | KTM | 0 | ||||||
Guarda i risultati completi |
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