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MotoGP | Pol Espargaro: “Veder brillare KTM senza me è stato doloroso”

Pol Espargaró ammette che gli ha fatto male vedere la KTM ottenere buoni risultati durante la sua convalescenza. Lo spagnolo, che tornerà presto, non si sente minimamente minacciato da Pedro Acosta, prossimo all’arrivo in MotoGP.

Pol Espargaro, Tech3 GASGAS

Pol Espargaró è tornato in Tech3 in sella alla KTM dopo la parentesi in Honda nella speranza di tenere il passo dei piloti ufficiali quest'anno, ma una grave caduta durante le prove libere del Gran Premio del Portogallo lo ha tenuto fuori da tutte le gare dall'inizio della stagione. Il catalano si sta lentamente riprendendo dalle otto fratture e si prospetta un ritorno in gara a Silverstone, dopo la pausa estiva.

Costretto a un ruolo di osservatore, Espargaró ha avuto mesi difficili, sia fisicamente che mentalmente. Ha seguito da vicino ogni gara, ma ha assistito con un certo dispiacere alle buone prestazioni della KTM, in particolare quando Brad Binder ha vinto le Sprint, quando ha lottato per la vittoria della gara lunga al GP di Spagna o quando Jack Miller ha lottato per il podio.

"La moto è cambiata parecchio", ha commentato Espargaró, che ha guidato una RC16 che era rimasta indietro durante i test pre-stagionali. "Devo dire che all'inizio dell'anno, in America o in Argentina, non ero preoccupato di perdere le gare perché non andavano molto bene. Mi dicevo 'non sono così male a casa mia', ma poi è arrivato Jerez ed è stato doloroso! Ho trovato difficile guardare le gare in TV. Jack è diventato molto veloce e io ero al suo livello in pre-stagione. Ho iniziato a vedere quello che facevano loro ed è stata dura".

Pol Espargaro, Tech3 GASGAS

Pol Espargaro, Tech3 GASGAS

Photo by: GasGas Factory Racing

Pedro Acosta, nessuna minaccia per Pol Espargaró

Non è solo in pista che le cose sono cambiate in KTM dall'inizio della stagione: il marchio si sta preparando ad accogliere Pedro Acosta in MotoGP, come è obbligato a fare per contratto, pena il rischio di vedersi sfuggire dalle mani il giovane spagnolo di belle speranze, ma per farlo dovrà fargli spazio.

"È un problema loro, non mio", ride Espargaró, che ha un contratto anche per la stagione 2024, proprio come Binder e Miller nel team ufficiale. Il giovane talento spagnolo, che attualmente è secondo nel campionato Moto2, non è quindi una minaccia agli occhi del numero 44, che è soprattutto determinato a tornare a correre ad un buon livello.

"Ho un contratto biennale. Ero infortunato e non ci ho pensato. È un contratto di due anni, e KTM e GasGas non sono una squadra per me al momento, ma una famiglia. Ho parlato con Pit Beirer e Hubert Trukenpolz e sono davvero miei amici. Parliamo molto apertamente. Abbiamo parlato di quello che fanno i piloti e mi hanno detto cosa pensano dei nuovi arrivati. Parlo apertamente con loro".

"Al momento mi sto concentrando sul mio recupero e sul mio ritorno in pista. Ho ancora un anno e mezzo di contratto. Voglio solo tornare, ottenere risultati e dimostrare loro che devo restare. Se non otterrò risultati sufficienti per meritare di restare qui, sarò felice di restare in panchina e lasciare il posto ai giovani. Ma ho intenzione di dimostrare che ho ancora molta velocità".

Il pilota che probabilmente subirà il peso dell'arrivo di Pedro Acosta è Augusto Fernández, l'unico dei quattro piloti KTM attualmente impegnati in MotoGP a non avere un contratto per la stagione 2024, ma Pol Espargaró elogia le prestazioni del suo connazionale, che è stato in grado di portare avanti la Tech3 in sua assenza.

"Ha portato un'ottima energia nel box, mi piace molto. Lui fa cose buone, ma l'atmosfera nel box è cambiata completamente rispetto all'anno scorso, e questo è anche merito di Augusto. Si impegna, spinge ed è veloce".

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