MotoGP | Pol Espargaró: "Sicurezza molto più alta del previsto”
Pol Espargaró afferma di essere sorpreso in positivo dal livello di sicurezza del Buddh Circuit, riconoscendo che “forse noi piloti siamo stati troppo duri prima di arrivare”. Sottolinea anche che ci sono un paio di punti in cui non c'è il margine che farebbe stare troppo tranquilli i piloti.
Pol Espargaró di solito è uno dei piloti più cauti della griglia quando si tratta di dichiarazioni. Nel giovedì del Gran Premio d’India, dopo diversi giri sul nuovo Buddh International Circuit, ha convenuto che gli standard che presenta sono per lo più accettabili, simili a quelli che si trovano in altre piste del campionato.
Per il pilota di GasGas, c'è stato chi ha gridato allo scandalo prima del tempo, e che si è arrivati a influenzarsi gli uni con gli altri: "L'impressione che ho avuto dal circuito è molto buona, forse siamo stati troppo duri prima di arrivare", ha riassunto il minore dei fratelli Granollers, uno di quelli che non ha avuto alcun problema a ottenere il visto necessario per recarsi in India, che questo weekend ospiterà la MotoGP per la prima volta nella storia.
Si potrebbe pensare che "Polyccio", a causa del gravissimo incidente di cui è stato protagonista a Portimao nel primo gran premio della stagione e che gli ha fatto perdere quasi metà dell’anno, possa essere particolarmente sensibile alle questioni di sicurezza. Eppure, le sue parole sembrano certificare che l'impianto è adatto a ospitare una gara senza alcun dubbio.
Pol Espargaro, Tech3 GASGAS Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Alle curve 4 e 12 il livello di sicurezza è giusto. Ma ci sono molti circuiti in calendario con aree difficili. In alcuni punti non c'è il margine che vorremmo, ma siamo venuti con aspettative molto basse. Il livello di sicurezza è molto più alto di quanto ci aspettassimo", ha aggiunto il numero 44, molto chiaro nella sua valutazione: "Non c'è un vero problema al momento, ma se dovessimo tornare l'anno prossimo chiederemmo un po' più di margine”.
Per lo spagnolo, il tracciato è molto attraente per la sua varietà: "La pista può essere una delle più divertenti del campionato. Ha cambi di pendenze, curve veloci e lente", ha descritto il catalano, che ha utilizzato il simulatore del fratello Aleix per iniziare a familiarizzare con la pista. Tuttavia, dalla realtà virtuale all'esperienza sul posto c'è ancora un margine. "Mio fratello ha usato un simulatore, ma non mi sembrava molto reale. Poi, quando siamo arrivati qui, abbiamo fatto qualche giro a piedi e lo conosco già", ha concluso Espargaró.
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