MotoGP | Pol Espargaro: “Il 2025 sarà l’inizio della fine del dominio Ducati”
Il tester KTM è convinto che a partire dal prossimo anno, con due moto in meno sulla griglia di partenza, Ducati non dominerà tanto come stiamo vedendo in questo 2024. Pol Espargaro si aspettava di più dalla KTM questo fine settimana in Austria, dove proprio le Desmosedici hanno dominato, tuttavia le RC16 sono state seconda forza.
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Pol Espargaro può essere definito come la sorpresa del Gran Premio d’Austria: arrivato al Red Bull Ring come wild card, il tester KTM ha portato in pista una KTM “laboratorio”, che nel venerdì di libere è apparsa ben diversa da quelle usate dai titolari. La nuova moto ha un ottimo potenziale, come affermato dal pilota di Granollers, che ha anche dimostrato le sue impressioni con i fatti. Pol è stato infatti in lotta per la top 10 sia nella Sprint che in gara.
Nonostante abbia ormai perso l’abitudine a battagliare ogni domenica da quando lo scorso anno ha smesso di correre a tempo pieno, Espargaro ha viaggiato nelle posizioni di centro gruppo, dando filo da torcere agli avversari più “allenati” e dando ulteriore prova del potenziale della KTM. In tutto questo c’è un “ma”: il tester della Casa di Mattighofen ha riconosciuto che ci si aspettava di più dalle RC16 nella gara di casa, in cui c’è stato un dominio esagerato da parte di Ducati.
“Mi aspettavo di andare più veloce perché nei test siamo andati più rapidi”, ha esordito Polyccio al termine del Gran Premio d’Austria. “Però ovviamente nelle giornate di test non ci sono altri piloti intorno, non c’è la tensione, la pista non è nemmeno gommata con le Pirelli dopo che ha corso la Moto2… In gara diventa tutto più complicato e siamo stati più lenti del previsto. Però ogni informazione è buona per crescere, avevamo alcune cose a favore in comparazione con gli altri piloti factory, quindi bisogna trarre il positivo. Sabato ho fatto top 10 e domenica me la sono giocata con Alex (Marquez, ndr) fino all’ultimo giro”.
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Decimo nella Sprint e undicesimo la domenica è il bilancio finale del weekend al Red Bull Ring, dove Pol Espargaro ha messo alla prova le novità importanti sulla RC16. Tuttavia, la moto “laboratorio” usata dal catalano potrebbe non essere necessariamente quella che vedremo il prossimo anno: “Non sappiamo se questo sarà il prototipo dell’anno prossimo, è una delle opzioni che abbiamo. Al Mugello ne abbiamo usato uno e in Austria un altro, magari sarà un mix di entrambi. Abbiamo provato a raccogliere il massimo delle informazioni, è come un puzzle che si forma pian piano”.
Nonostante Espargaro si aspettasse qualcosa di più dal Gran Premio d’Austria, KTM si è mostrata la seconda forza in campo dopo Ducati. Il dominio della Desmosedici è stato schiacciante e ha staccato di molto la prima KTM al traguardo (Brad Binder ha chiuso in quinta posizione a ben 18 secondi), ma la RC16 è stata l’unica moto a interrompere l’egemonia, come sottolinea Polyccio.
“La prima non-Ducati è stata una KTM. A molta distanza, ma non siamo gli unici che hanno sofferto in confronto alle Ducati. Per esempio, quando non siamo noi a lottare con le Desmosedici, c’è Aprilia a combattere e penso che Aleix abbia chiuso quattro secondi davanti a me in gara. In Austria abbiamo sofferto tutti, e quelli che meno hanno faticato in rapporto alle Ducati siamo stati noi con la KTM. Arrivavamo con tanta voglia e pensavamo di andare meglio, ma è molto difficile lottare con le Ducati attualmente”, ha riconosciuto Espargaro.
Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Tuttavia, il tester KTM è convinto che l’egemonia spietata di Ducati non durerà ancora per molto. Dal 2025, passerà ad avere sei moto a dispetto delle otto di cui dispone ora e perderà diversi piloti talentuosi: “Al momento sono molto superiori, penso che sia frutto di tanti anni di lavoro, dell’avere tante informazioni che altri marchi non hanno avuto. Ma è normale, hanno avuto otto moto in pista per tanti anni quando gli altri ne avevano due o, nel migliore dei casi, quattro”.
“Avere il 50% in meno delle moto in pista è follia. Ma pian piano questa tendenza si invertirà, a partire dal prossimo anno, in cui perderanno un team e diversi piloti molto veloci. Noi stiamo lavorando tantissimo per raggiungere le Ducati e sono convinto che l’anno prossimo sarà l’inizio della fine del loro dominio”, ha sentenziato Pol Espargaro, che crede sia quasi arrivato il termine dell’egemonia della Rossa.
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