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MotoGP | Pirro: “La posta in palio nei primi giri è diventata troppo alta”

Michele Pirro correrà a Misano come wild card e sostituirà nelle prossime due gare l'infortunato Enea Bastianini. In proposito all'incidente, il pilota Ducati fa una lunga riflessione sui rischi che attualmente si corrono in MotoGP e cosa si può fare per cambiare alcuni aspetti negativi.

Michele Pirro, Ducati Team

Qualche maglia Ducati nuova di pacca sotto il braccio e la battuta ai giornalisti: “Non ve le regalo, mi servono per l’India e per il Giappone”. Così Michele Pirro si è presentato ai microfoni della stampa nel giovedì del Gran Premio di San Marino, a cui partecipa come wild card con i colori Aruba prima di prendere il posto del nuovamente infortunato Enea Bastianini per le prossime due gare. Il pluricampione italiano è pronto ad affrontare la gara di casa, che per lui sarà l’ennesimo appuntamento MotoGP a cui prende parte quest’anno.

Già ad Austin, Pirro aveva sostituito Bastianini e si ritroverà a farlo nelle prossime due gare (a Misano era già prevista la sua presenza come wild card): “Quando succedono gli incidenti e devi sostituire un pilota, non è mai bello perché siamo colleghi e quindi c’è stima. Poi si tratta di un pilota Ducati ed è un danno e un problema per noi. Mi dispiace. L’anno di Enea è partito male e non sta finendo meglio, però fa parte delle gare. Qui correrò come wild card con i colori Aruba, cercherò di fare del mio meglio e lo sostituirò fino a quando non recupera. Capisco che sensazioni prova e qual è lo stato d’animo”.

In merito alle sostituzioni per gli infortuni, è stata avanzata la proposta di imitare la Formula 1 premunendosi con i piloti di riserva o terza guida, come viene detto nella massima categoria delle quattro ruote. Questa proposta non trova Pirro molto d’accordo: “Secondo me è difficile pensare che nel nostro sport non ci siano infortuni e incidenti. Abbiamo visto che tanti piloti si fanno male in allenamento, quindi ci sono queste cose. Da quando sono in Ducati, quasi 12 stagioni, l’anno scorso sono rimasto stupito in maniera positiva del fatto che non avessi fatto nemmeno una sostituzione nonostante ci fossero otto Ducati in pista. Ci sono periodi come l’anno scorso in cui ho fatto solo le tre wild card. Capitano anni così, quest’anno per varie coincidenze, Bastianini ci ha rimesso di più e lo devo sostituire. Ma il concetto di avere un pilota sostitutivo l’abbiamo introdotto 11 anni fa perché ho fatto sempre tante gare”.

Michele Pirro, Ducati Team

Michele Pirro, Ducati Team

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

“È anche difficile trovare qualcuno di competitivo che possa guidare la MotoGP, alla fine metti dei piloti per farli girare e diventano anche un pericolo”, chiarisce Piro. “Qualche anno fa ci fu anche la polemica. Ma non credo che ci sia una formula che possa evitare degli incidenti. È chiaro che l’errore di Bastianini è stato evidente, ma sfido chiunque a prendere delle decisioni in millesimi di secondo. Abbiamo visto due episodi a 100 metri di distanza, uno ha avuto la sfortuna di essersi fatto male e Pecco ha avuto la fortuna di farsi poco o niente. Fa parte dello sport e devi sempre sperare che le cose vadano meglio”.

Alla luce di questo, dunque, esiste un aspetto migliorabile? Il portacolori Aruba chiarisce: “L’unica cosa che vedo da pilota che si potrebbe migliorare è: se parti male e se fai una qualifica sbagliata, è difficile recuperare. Da pilota, in questo aspetto fanno troppo differenza la posizione di partenza e lo start stesso. La MotoGP di adesso ha portato a un limite anche i sorpassi, un po’ estremi. Quindi, da pilota dico di trovare subito una buona posizione perché recuperare tante posizioni in partenza può cambiare la gara”.

“Se si avesse un po’ più di margine o la possibilità di fare una strategia non arrivi a dire mi gioco tutto alla prima curva. Io l’anno scorso qui ho fatto 300 metri perché Binder ha toccato Zarco e siamo caduti in quattro. Se c’è la possibilità di recuperare, si frena anche un metro prima. Questa cosa qua magari per il futuro si può provare a capire se si trova il sistema. Gigi Dall’Igna ha lanciato la proposta di non disattivare l’abbassatore, ma di usarlo come il DRS in Formula 1”, spiega rilanciando la proposta del Direttore Generale Ducati Corse, che aveva immaginato l’uso dell’abbassatore non solo come dispositivo di partenza ma come aiuto nei sorpassi.

La MotoGP si è evoluta tantissimo in poco tempo, l’aerodinamica sta iniziando ad assumere un ruolo sempre più importante nello sviluppo e questo influenza gare e risultati, nel bene e nel male: “Con l’aerodinamica è diventato difficile, l’effetto aerodinamico è tanto impattante. Quando hai qualcuno davanti, la moto si comporta in maniera diversa, guardate quello che è successo a Bezzecchi a Silverstone. Qualche anno fa questi problemi erano limitati, poi ora son tutti ragazzi giovani. Valentino, Dovizioso studiavano maggiormente. La posta in palio dei primi giri è troppo alta”.

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