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MotoGP GP d'Australia

MotoGP | Phillip Island: Martin spreca, vince Zarco e Bagnaia allunga

Martin va in fuga azzardando la gomma soft al posteriore, che proprio all'ultimo giro, facendolo precipitare al quinto posto. Arriva così la priam vittoria nella classe regina del suo compagno di box, seguito da un Pecco che zitto zitto porta a 27 punti il vantaggio nel Mondiale. A completare il podio e la tripletta Ducati c'è un super Di Giannantonio.

Johann Zarco, Pramac Racing

C'è poco da fare, Phillip Island regala sempre gare emozionanti, che non si possono considerare finite fino a quando non viene sventolata la bandiera a scacchi. A fare festa nel Gran Premio d'Australia, anticipato al sabato per i timori legati al maltempo di domenica, è il Prima Pramac Racing, ma non con la moto che tutti si sarebbero aspettati: è arrivata infatti la prima, attesa per tantissimo tempo, affermazione in MotoGP di Johann Zarco.

Una gara che era stata letteralmente dominata dal compagno di squadra Jorge Martin, che si è preso il rischio di montare la gomma soft al posteriore. Un azzardo che avrebbe pagato se la gara fosse durata solo un giorno in meno, ma che alla fine lo ha portato a veder addirittura crescere il suo gap nei confronti di Pecco Bagnaia.

Il madrileno è partito a cannone dalla pole position ed ha subito impostato la gara su un ritmo infernale, arrivando ad accumulare anche un margine di oltre tre secondi nei confronti del gruppetto degli inseguitori, del quale facevano parte la KTM di Brad Binder e le Ducati di uno straordinario Fabio Di Giannantonio oltre a quella di Bagnaia.

Con il passare dei giri, "Martinator" sembrava in grado di amministrare il margine, mantenendolo sempre sopra ai due secondi, mentre nel gruppetto degli inseguitori si è rifatto sotto anche Zarco.

La svolta è arrivata proprio nel finale, perché negli ultimi tre giri la gomma posteriore di Martin non ne ha più voluto sapere ed era piuttosto evidente con le "virgole" che faceva in uscita di curva. Quello è stato un grande stimolo per gli inseguitori, che sono andati a riprenderlo capitanati proprio da quelli che nessuno si sarebbe aspettato, il suo compagno Zarco.

L'aggancio è avvenuto proprio all'ultimo giro, con il francese che ha trovato il varco giusto alla staccata della curva 4. Un attacco che ha finito per portare largo lo spagnolo, permettendo di approfittarne anche a Bagnaia. Un altro paio di curve e anche Di Giannantonio ha avuto la sua chance per infilarsi, seguito a ruota da Binder.

Alla fine, dunque, è arrivata la prima vittoria in MotoGP del francese, che l'ha festeggiata con il famoso backflip che non gli vedevamo fare dai tempi della Moto2. Un modo davvero dolce per congedarsi dalla Ducati al termine di una bella avventura durata quattro anni, prima di passare a difendere i colori della Honda LCR nel 2024.

Alle sue spalle, però, il secondo posto di oggi vale quasi come una vittoria per Bagnaia, perché non è stata la sua gara più bella, ma è stato bravo a non perdere la calma e a capitalizzare, anche perché alla fine Martin è precipitato al quinto posto, pagando a carissimo prezzo l'azzardo della soft, e questo gli ha permesso di allargare la forbice in campionato a 27 lunghezze. Una bella svolta per un sabato che era cominciato dovendo affrontare la Q1.

La gara di Phillip Island è stata in generale quella delle prime volte perché è arrivato anche il primo podio nella classe regina per Fabio Di Giannantonio, autore di una gara veramente da incorniciare, sempre nel gruppetto dei migliori. Il pilota romano del Gresini Racing ora sta dimostrando di meritarsi un posto in MotoGP. Peccato solo che lo abbia fatto ora che per lui le possibilità di rimanere in griglia siano veramente ridotte al lumicino.

Se il grande deluso è senza ombra di dubbio Martin, non potrà di certo essere felice Binder, che alla fine si ritrova ai piedi del podio con la sua KTM dopo essere stato secondo per buona parte della corsa. E' anche vero però che il sudafricano è l'unico a non guidare una Ducati nelle prime sei posizioni. Anzi, è la prima volta che la Casa di Borgo Panigale riesce a piazzare una tripletta sul podio di Phillip Island.

A capitanare il secondo gruppetto è stato Marco Bezzecchi, che nel finale è riuscito a risalire con la Desmosedici GP della Mooney VR46, precedendo la KTM di Jack Miller e l'Aprilia di Aleix Espargaro. La top 10 poi si completa con le altre due Ducati del rientrante Alex Marquez e di Enea Bastianini, dal quale sicuramente ci si aspettava qualcosina in più dopo il passo avanti mostrato a Mandalika.

Zona punti anche per Luca Marini, 12° in rimonta alle spalle dell'Aprilia di Maverick Vinales, mentre è stata un'altra giornata di passione per le Case giapponesi. Bisogna scendere fino al 14° posto per trovare la Yamaha di un Fabio Quartararo che non ha mai trovato il ritmo giusto ed è stato protagonista di una giornata anonima. Ci ha provato di più Marc Marquez, che nelle prime fasi era nel gruppetto di testa, ma anche lui ha azzardato la soft al posteriore come Martin e nella seconda parte di gara è precipitato addirittura al 15° posto.

 
 
         
Driver Info
 
 
 
   
Cla Pilota # Moto Giri Tempo Distacco km/h Ritirato Punti
1 France J. Zarco Pramac Racing 5 Ducati 27

-

      25
2 Italy F. Bagnaia Ducati Team 1 Ducati 27

+0.201

0.201

0.201     20
3 Italy F. Di Giannantonio Gresini Racing 49 Ducati 27

+0.477

0.477

0.276     16
4 South Africa B. Binder Red Bull KTM Factory Racing 33 KTM 27

+0.816

0.816

0.339     13
5 Spain J. Martin Pramac Racing 89 Ducati 27

+1.008

1.008

0.192     11
6 Italy M. Bezzecchi Team VR46 72 Ducati 27

+8.827

8.827

7.819     10
7 Australia J. Miller Red Bull KTM Factory Racing 43 KTM 27

+9.283

9.283

0.456     9
8 Spain A. Espargaro Aprilia Racing Team 41 Aprilia 27

+9.387

9.387

0.104     8
9 Spain A. Marquez Gresini Racing 73 Ducati 27

+9.696

9.696

0.309     7
10 Italy E. Bastianini Ducati Team 23 Ducati 27

+12.523

12.523

2.827     6
11 Spain M. Viñales Aprilia Racing Team 12 Aprilia 27

+13.992

13.992

1.469     5
12 Italy L. Marini Team VR46 10 Ducati 27

+17.078

17.078

3.086     4
13 Portugal M. Oliveira RNF Racing 88 Aprilia 27

+19.443

19.443

2.365     3
14 France F. Quartararo Yamaha Factory Racing 20 Yamaha 27

+20.949

20.949

1.506     2
15 Spain M. Marquez Repsol Honda Team 93 Honda 27

+21.118

21.118

0.169     1
16 Spain R. Fernandez RNF Racing 25 Aprilia 27

+32.538

32.538

11.420      
17 Italy F. Morbidelli Yamaha Factory Racing 21 Yamaha 27

+37.663

37.663

5.125      
18 Spain P. Espargaro Tech 3 44 KTM 27

+37.668

37.668

0.005      
19 Japan T. Nakagami Team LCR 30 Honda 27

+37.758

37.758

0.090      
dnf Spain A. Fernandez Tech 3 37 KTM 12

 

    Incidente  
dnf Spain J. Mir Repsol Honda Team 36 Honda 10

 

    Ritirato  

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