MotoGP, Phillip Island: Vinales interrompe il digiuno Yamaha, sul podio Iannone e Dovi
Maverick domina e riporta alla vittoria la Yamaha dopo 25 gare. Iannone lotta con le Ducati e precede Dovizioso ed un super Bautista. Solo sesto alla fine invece Valentino. Pauroso botto tra Marquez e Zarco, che però sono ok.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
L'incubo è finito per la Yamaha: Maverick Vinales ha spazzato via a Phillip Island il timore di chiudere una stagione intera senza vittorie, mettendo fine ad una striscia di ben 25 gare lontane dal gradino più alto (ma per lo spagnolo erano di più) del podio con una gara davvero perentoria.
Ancora una volta, la corsa sembrava essersi messa in salita per lo spagnolo, che era scattato malissimo dalla prima fila, arretrando fino alla nona posizione. Nell'arco di pochi giri però ha iniziato una rimonta furibonda, mentre uno degli avversarsi più accreditati, il campione del mondo Marc Marquez finiva fuori dai giochi con un brivido incredibile.
In fondo al rettilineo, ad oltre 300 km/h, si è agganciato con Johann Zarco, dando vita ad una carambola terrificante della Yamaha del pilota francese, che fortunatamente si è rialzato senza infortuni. Anche la RC213V di Marc però è uscita piuttosto acciaccata dall'impatto, costringendolo al primo ritiro stagionale (però ha fatto zero anche in Argentina e al Mugello, pur finendo la gara).
Con il #93 fuori dai giochi, sembrava prospettarsi una grande battaglia, ma una volta arrivato al comando, Vinales ha fatto capire che oggi non c'era niente da fare per fermarlo. Forse sfruttando anche la gomma morbida all'anteriore, Maverick ha fatto rapidamente il vuoto alle sue spalle, involandosi solitario verso la sua quinta vittoria in carriera, che ha sicuramente un sapore speciale in una stagione deludente come quella che sta vivendo la Yamaha quest'anno.
Alle sue spalle però la battaglia per la piazza d'onore è stata strepitosa tra la Suzuki di Andrea Iannone, le due Ducati di Andrea Dovizioso ed uno strepitosto Alvaro Bautista e la Yamaha di Valentino Rossi. Il pilota di Vasto ieri era indicato come il grande favorito, ma sul rettilineo di Phillip Island oggi veniva "sverniciato" dalle Ducati e quindi non è riuscito a tenere il passo che aveva mostrato nel resto del weekend, commettendo anche un paio di errori in staccata alla curva 4.
In ogni caso, alla fine è riuscito a spuntarla in volata su Dovizioso e il secondo posto gli vale il quarto podio stagionale (il settimo in tutto per la Casa di Hamamatsu) e anche il controsorpasso nella classifica iridata ai danni del compagno di squadra Alex Rins.
Anche in casa Ducati comunque possono essere decisamente soddisfatti. Sulla carta, Phillip Island era la pista più ostica per la Desmosedici GP, viste le grandi difficoltà mostrate 12 mesi fa in Australia, invece "Desmodovi" si è portato a casa un bel podio, ma anche Bautista ha fatto una gara strepitosa, battagliando con i migliori dopo aver preso il via dalla 12esima casella dello schieramento di partenza.
Un risultato che ha permesso alla Casa di Borgo Panigale di accorciare le distanze sulla Honda nella classifica costruttori, visto che anche Dani Pedrosa è finito ruote all'aria e Cal Crutchlow non era neanche al via a causa della frattura della caviglia destra rimediata venerdì. La miglior RC213V al traguardo è stata quindi quella di Franco Morbidelli in ottava piazza, miglior risultato stagionale per il pilota della Marc VDS.
La Casa giapponese comunque conserva un importante margine di 39 punti in vista delle ultime due gare, mentre nella classifica Team è la Yamaha a rifarsi sotto, staccata di 16 lunghezze, con la Ducati che invece a -38.
Nel giorno della rinascita della Yamaha è mancato un po' all'appello Valentino Rossi. Il "Dottore" non è riuscito ad essere veloce come Vinales e per buona parte della corsa ha duellato con Iannone e le Ducati, ma nel finale ha accusato un calo di ritmo ed è stato raggiunto anche dall'altra GSX-RR di Alex Rins, che proprio all'ultimo giro lo ha infilato, soffiandogli la quinta piazza. In questo modo ha anche visto salire nuovamente a 15 lunghezze il ritardo da Dovizioso nella lotta per il secondo posto nel Mondiale.
La domenica positiva della Ducati è completata invece dal settimo posto di Jack Miller, che si prende la palma di miglior pilota Indipendent con la Desmosedici GP del Pramac Racing. Il tutto mentre il suo compagno Danilo Petrucci ha chiuso solo 12esimo con un grave errore al primo giro: dopo una partenza a razzo, che lo aveva portato al comando, è andato larghissimo alla curva 2 ed ha dovuto ricominciare la sua gara dal fondo del gruppo.
Detto dell'ottavo posto di Morbidelli, nella top 10 c'è poi spazio anche per Aprilia e KTM con Aleix Espargaro in nona posizione davanti a Bradley Smith.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 25 | Maverick Viñales | Yamaha | 27 | 40'51.081 | 176.3 | 25 | ||||
2 | 29 | Andrea Iannone | Suzuki | 27 | 40'52.624 | 1.543 | 1.543 | 176.2 | 20 | ||
3 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 27 | 40'52.913 | 1.832 | 0.289 | 176.2 | 16 | ||
4 | 19 | Alvaro Bautista | Ducati | 27 | 40'55.153 | 4.072 | 2.240 | 176.0 | 13 | ||
5 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 27 | 40'56.098 | 5.017 | 0.945 | 176.0 | 11 | ||
6 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 27 | 40'56.213 | 5.132 | 0.115 | 176.0 | 10 | ||
7 | 43 | Jack Miller | Ducati | 27 | 40'57.837 | 6.756 | 1.624 | 175.9 | 9 | ||
8 | 21 | Franco Morbidelli | Honda | 27 | 41'12.886 | 21.805 | 15.049 | 174.8 | 8 | ||
9 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 27 | 41'13.985 | 22.904 | 1.099 | 174.7 | 7 | ||
10 | 38 | Bradley Smith | KTM | 27 | 41'14.021 | 22.940 | 0.036 | 174.7 | 6 | ||
11 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 27 | 41'25.467 | 34.386 | 11.446 | 173.9 | 5 | ||
12 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 27 | 41'26.106 | 35.025 | 0.639 | 173.9 | 4 | ||
13 | 45 | Scott Redding | Aprilia | 27 | 41'27.429 | 36.348 | 1.323 | 173.8 | 3 | ||
14 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 27 | 41'27.470 | 36.389 | 0.041 | 173.8 | 2 | ||
15 | 10 | Xavier Simeon | Ducati | 27 | 41'35.295 | 44.214 | 7.825 | 173.2 | 1 | ||
16 | 12 | Thomas Lüthi | Honda | 27 | 41'39.307 | 48.226 | 4.012 | 172.9 | |||
17 | 81 | Jordi Torres | Ducati | 27 | 41'56.046 | 1'04.965 | 16.739 | 171.8 | |||
18 | 7 | Mike Jones | Ducati | 27 | 42'10.898 | 1'19.817 | 14.852 | 170.8 | |||
dnf | 44 | Pol Espargaro | KTM | 22 | 33'39.100 | 5 Laps | 5 Laps | 174.4 | Retirement | ||
dnf | 55 | Hafizh Syahrin | Yamaha | 18 | 27'22.361 | 9 Laps | 4 Laps | 175.4 | Accident | ||
dnf | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 11 | 16'57.082 | 16 Laps | 7 Laps | 173.1 | Accident | ||
dnf | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 5 | 7'42.377 | 22 Laps | 6 Laps | 173.1 | Retirement | ||
dnf | 5 | Johann Zarco | Yamaha | 5 | 7'42.395 | 22 Laps | 0.018 | 173.1 | Accident |
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