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Valentino: "Peccato, potevo anche battere Jorge"

Il "Dottore" oggi era competitivo, ma punta il dito su un sabato da dimenticare: i 7 punti persi su Lorenzo pesano

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing

Dopo aver faticato per tutto il weekend, Valentino Rossi ha tirato fuori dal cilindro una bellissima gara anche a Phillip Island, nella quale è riuscito a battagliare ad armi pari fino alla fine con Marc Marquez, Jorge Lorenzo ed Andrea Iannone. Peccato che regalare un grande spettacolo agli appassionati della MotoGp non gli sia bastato per salire sul podio, perché all'ultimo giro il rivale della Ducati ha trovato un gran sorpasso ai suoi danni. Se non altro, Marquez è riuscito a fare la stessa manovra su Lorenzo, quindi i punti persi sono solo 7 e il pesarese può lasciare l'Australia ancora con 11 punti di vantaggio sulla Yamaha gemella.

La sua analisi è partita proprio dal duello con il ducatista, anche se non crede che sia quello il problema: "Io non mi concentrerei sulla Ducati. Il problema sono stati principalmente Lorenzo e Marquez. Nel senso che Iannone ha fatto una gara bellissima e sappiamo che nel corpo a corpo lui è molto forte, poi quando ci si gioca il podio ognuno prova sempre a dare il 110%: è riuscito a sfruttare il vantaggio della loro velocità di punta sul rettilineo, che qui era molto alta, ma magari loro poi hanno altri problemi, quindi Andrea è stato davvero molto bravo. Peccato perché è stata una gara bellissima, veramente calda fin dall'inizio, quindi è un grande dispiacere non essere sul podio ed aver perso 7 punti su Jorge. Oggi andavo veramente forte, quindi potevo anche batterlo".

Semmai, la situazione si è complicata ieri, con una qualifica al di sotto delle aspettative che lo ha costretto a prendere il via dalla terza fila: "Sotto questo punto di vista non sono molto contento ed ho già parlato con la mia squadra. Bisogna naturalmente dividersi le colpe, perché ieri abbiamo lavorato male e non siamo riusciti a fare quello che andava fatto. Sotto un certo punto di vista sapevamo quale poteva essere la strada da seguire, ma non lo abbiamo fatto ed abbiamo perso tutto il sabato dietro a soluzioni che non hanno funzionato. Nelle ultime gare la situazione in qualifica era migliorata, perché ero stato sempre competitivo. Qui invece sono partito dalla terza fila ed è sempre difficile, anche se in una gara così di gruppo magari partire davanti non mi avrebbe aiutato. Però dal punto di vista psicologico nei confronti dei miei avversari, sopratutto Lorenzo, probabilmente sarebbe stato importante".

Il 9 volte iridato non ha avuto problemi ad ammettere qual è stato il problema che lo ha attardato sabato: "Venerdì non eravamo messi malissimo. Jorge era leggermente più veloce, ma è normale perché lui comincia sempre molto forte. Sabato ci siamo concentrati sul cercare di far curvare la moto davanti, invece quello che ci mancava era il grip dietro. Questo tempo perso ci ha penalizzato soprattutto in vista della qualifica, perché nella MotoGp di oggi se perdi anche solo un turno ti ritrovi subito in svantaggio, soprattutto quando devi lottare contro due campioni come Lorenzo e Marquez. E' stato lì l'errore, però più che recriminare bisogna imparare, perché tra una settimana siamo già in pista a Sepang per un'altra gara importantissima. In Malesia quindi cercheremo di essere veloci da subito".

Comunque per la Malesia è importante ripartire dagli spunti raccolti con il miglioramento mostrato oggi dalla sua M1: "Ci sono tante cose positive comunque anche oggi. E' mancato il podio, però la moto andava molto bene ed ho fatto un gran passo. Nei momenti giusti sono sempre riuscito a fare dei tempi interessanti, però alla fine non salire sul podio dispiace sempre un po', soprattutto quando disputi una grande gara come quella di oggi".

C'è poi un altro piccolo neo da provare a migliorare a Sepang, quello legato alla velocità di punta: "Purtroppo sul rettilineo abbiamo uno svantaggio troppo grande, non solo sulla Ducati, ma anche sulla Honda. Anche quella di Lorenzo poi va un pelino di più della mia, probabilmente perché io sono un po' più lungo quindi faccio un pochino più di fatica. L'anno scorso soffrivamo meno in top speed, ma la M1 ha tanti altri punti di forza, che ci permettono di essere veloci nelle curve e nel guidato".

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