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Phillip Island, Libere 2: Marquez di poco su Lorenzo

La sorpresa è il terzo tempo della Suzuki di Vinales, mentre Valentino è solo nono. Addirittura 14esimo Dovizioso

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Repsol Media

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Maverick Viñales, Team Suzuki MotoGP
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team
Jack Miller, LCR Honda
Pol Espargaro, Monster Yamaha Tech 3

La pioggia ha dato tregua ai protagonisti della MotoGp nella seconda sessione di prove libere del Gp d'Australia. Anzi, su Phillip Island è apparso il sole ed ha permesso ai piloti di valutare la nuova gomma asimmetrica anteriore portata dalla Bridgestone (modificata rispetto a quella usata qui nel 2014), che sembra aver dato riscontri positivi, visto che tutti quanti ci hanno insistito abbastanza.

Il miglioramento si è visto anche dal punto di vista cronometrico, con Marc Marquez che è sceso fino a 1'29"383, abbassando di circa sette decimi i riferimenti della FP1. Sulla Honda dello spagnolo c'è stato anche un piccolo "giallo", perché ad un certo punto calzava una gomma anteriore senza banda: in realtà si trattava di una normale asimmettrica, che però erroneamente non era stata marchiata dalla Bridgestone.

Alle spalle del campione del mondo uscente c'è la Yamaha di Jorge Lorenzo, distanziata di 50 millesimi. Ancora una volta il maiorchino ha dato la sensazione di essere messo piuttosto bene a livello di passo, ma soprattutto ha un buon margine su un Valentino Rossi solamente nono e lontano circa sei decimi. Il "Dottore" è addirittura più veloce della M1 gemella nella prima parte della pista, ma poi paga abbastanza nell'ultimo settore.

Tornando a scorrere la classifica nelle prime posizioni, stupisce l'ottimo terzo tempo di Maverick Vinales, bravissimo a spingere la sua Suzuki GSX-RR a soli 135 millesimi dalla vetta con la gomma soft, inserendosi di un soffio davanti alla Ducati di Andrea Iannone, che in questa FP2 è tornato ad utilizzare addirittura quattro alette sulle carene della sua GP15.

Seguono poi le altre due Honda di Cal Crutchlow e Dani Pedrosa. Buona soprattutto la prova del britannico del Team LCR, che conferma un gran feeling con una pista che lo scorso anno lo aveva visto sfiorare il podio anche con la Ducati pagando meno di due decimi. E' a quasi mezzo secondo invece il vincitore del Gp del Giappone, ma ha avuto qualche problema di troppo a livello di traffico.

Si merita un bravo anche Danilo Petrucci: con la gomma soft il ternano ha portato la sua Ducati Pramac in settima posizione, davanti alle due Yamaha di Bradley Smith e del già citato Valentino Rossi. Il quadro delle prime dieci posizioni si completa poi con l'altra Suzuki di Aleix Espargaro e questo è un risultato importante in ottica Q2 perché per domani c'è una possibilità di pioggia.

Peccato invece per Jack Miller, che si è confermato velocissimo con la sua Honda "Open", ma si ritrova 11esimo per appena 14 millesimi. Molto deludente il 14esimo posto della Ducati di Andrea Dovizioso, che si ritrova alle spalle delle altre due "Open" di Nicky Hayden ed Hector Barbera.

Tra i Factory però sono attardati anche Pol Espargaro, Yonny Hernandez e Scott Redding, che seguono il ducatista in quest'ordine. Si conferma 19esima invece la migliore delle Aprilia RS-GP, che ancora una volta è quella di Alvaro Bautista.

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