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Phillip Island, Libere 1: Lorenzo prima della pioggia

Tempi alti e i piloti lamentano uno scarso grip. Valentino è terzo dietro a Marquez. Stupisce Miller quinto

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Andrea Dovizioso, Ducati Team

La MotoGp sembra ormai seguita da una vera e proprio nuvoletta "fantozziana" in questa fase conclusiva della stagione. Nelle ultime quattro gare c'è stata la pioggia per ben tre volte alla domenica e anche il weekend del Gp d'Australia si è aperto all'insegna del maltempo.

Prima c'è stata solo qualche goccia nei minuti iniziali, ma poi l'intensità è aumentata negli ultimi cinque minuti, obbligando tutti quanti a prendere la via dei box per stare lontani dai guai. Questa condizione quindi ha congelato la classifica con la Yamaha di Jorge Lorenzo davanti a tutti.

Il maiorchino ha girato in 1'30"047, un crono ancora lontano di circa un secondo e mezzo dalla pole position dello scorso anno, ma ci può stare se si considera che oltre alla pioggia c'è stato anche un fastidioso vento a condizionare questa FP1 di Phillip Island. Inoltre i piloti si sono lamentate di un grip inferiore offerto dall'asfalto rispetto allo scorso anno.

Alle spalle della M1 dello spagnolo, ma distanziata di ben 348 millesimi troviamo la Honda di Marc Marquez, ma anche Valentino Rossi sembra aver cominciato il fine settimana con il piede giusto, visto che occupa la terza posizione, anche se con un gap di 525 millesimi nei confronti del compagno di squadra.

In generale comunque sembrano essere abbastanza in palla le Honda, che occupano tutta la seconda fila virtuale. La cosa curiosa è che in mezzo alle due RC213V di Dani Pedrosa e Cal Crutchlow si è inserita la "Open" di Jack Miller, che sulla pista di casa è partito a razzo: sfruttando la gomma soft al posteriore, "Jackass" ha ridotto a soli sei decimi il ritardo dalla vetta.

Non è stata una gran sessione invece per le Ducati, che in questo turno ha provato una nuova configurazione aerodinamica, con le alette solo sul cupolino delle GP15. Andrea Iannone ha chiuso ottavo, in mezzo alle due Yamaha Tech 3 di Bradley Smith e Pol Espargaro, ritrovandosi però a quasi un secondo.

Andrea Dovizioso, che ha provato a girare anche senza alette, si ritrova invece addirittura 12esimo, alle spalle delle due Suzuki GSX-RR di Maverick Vinales ed Aleix Espargaro. Un risultato pericoloso se la pioggia dovesse continuare a colpire Phillip Island tra oggi e domani, perché al momento lo taglierebbe fuori dalla Q2.

Bisogna scorrere la classifica fino al 14esimo posto per trovare la Ducati Pramac di Danilo Petrucci, mentre la migliore delle Aprilia RS-GP è in 19esima piazza con lo spagnolo Alvaro Bautista. In coda al gruppo, infine, i due piloti locali Anthony West e Damian Cudlin, chiamati a sostituire rispettivamente gli infortunati Karel Abraham ed Alex De Angelis.

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