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Iannone: "Era molto importante conquistare il podio"

Andrea voleva ripagare gli sforzi delle ultime gare della Ducati e in Australia ha battagliato alla pari con i migliori

Marc Marquez, Repsol Honda Team, festeggia la sua vittoria numero 50 con il team

Marc Marquez, Repsol Honda Team, festeggia la sua vittoria numero 50 con il team

Andrea Iannone, Ducati Team, investe un gabbiano
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team e Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Marc Marquez, Repsol Honda Team, festeggia la sua vittoria numero 50 con il team
Il secondo in qualifica Andrea Iannone, Ducati Team con Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Podio: il secondo, Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing, il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Tea
Andrea Doviziozo, Ducati Team e Danilo Petrucci, Pramac Racing
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Andrea Iannone, Ducati Team
Qualifying top three: polesitter Marc Marquez, Repsol Honda Team, second place Andrea Iannone, Ducat
Andrea Iannone, Ducati Team

Il Gp d'Australia è stato probabilmente l'esame di maturità più importante per Andrea Iannone e bisogna dire che il pilota della Ducati lo ha passato a pieni voti. Durante il weekend di Phillip Island aveva dimostrato di essere competitivo, ma probabilmente nessuno si aspettava di vederlo battagliare per la vittoria fino alla fine, regalando anche manovre da antologia come il doppio sorpasso ai danni di Marc Marquez e Valentino Rossi sfoderato alla curva 10 a tre giri dal termine. O anche quello sul "Dottore" che all'ultima tornata gli è valso il gradino più basso del podio dietro allo spagnolo della Honda e a Jorge Lorenzo.

Il pilota di Vasto è molto contento di essere finalmente riuscito a concretizzare gli sforzi fatti dalla Ducati nelle ultime gare, ottenendo il suo terzo podio stagionale: "Sono due weekend che siamo molto veloci, sia in Giappone che qui, quindi per me era importante concretizzare un risultato anche in gara, perché negli ultimi Gp abbiamo avuto sempre un po' di sfortuna per le condizioni del meteo alla domenica, perché non eravamo tanto preparati in queste condizioni con la GP15. Qui siamo riusciti a migliorarci un poco alla volta di sessione in sessione, quindi siamo arrivati preparati alla gara ed oggi si è visto".

Riguardo alla sua aggressività nella battaglia con i piloti che si stanno giocando il Mondiale, Iannone ha spiegato che anche per lui era importante salire sul podio e che quindi ha pensato solo a se stesso: "In gara, se non te lo stai giocando tu il Mondiale, devi solo pensare a te stesso e a prendere più punti possibile. Per noi il podio non è scontato tutte le domenica, quindi quando c'è la possibilità è molto importante riuscire a conquistarlo, soprattutto quando lotti alla pari con i migliori. Inoltre c'è Pedrosa che mi ha recuperato molti punti in campionato nelle ultime gare e non è più scontato che io finisca quarto, quindi per me era importante prendere questi punti".

Non poteva mancare poi un accenno al doppio sorpasso che abbiamo citato in precedenza: "Sicuramente è stato un sorpasso incredibile, perché Marc e Vale si stavano superando ed io non volevo infilarmi nella battaglia con loro, stando pronto ad approfittare di un loro errore. In effetti loro sono arrivati un po' lunghi ed io mi sono fatto trovare pronto, fecendo questo sorpasso a due giri dalla fine che è stato importantissimo".

Nelle primissime fasi della corsa c'è stato il brivido dell'urto con un gabbiano (la sua GP15 ne portava i segni alla fine), ma Andrea non si è fatto destabilizzare neanche da quello ed ha proseguito la sua corsa a testa bassa: "Ho sentito solo il rumore dell'urto, non ho sentito dolore, ma è stato davvero tutto velocissimo. In quel momento mi ero anche innervosito perché per me era importante non farmi superare i primi giri e stare davanti il più possibile, perché ero convinto che Jorge e Marc ne avessero di più all'inizio. Però alla fine la mia strategia ha funzionato abbastanza bene e la moto mi ha aiutato tanto perché in rettilineo era nettamente più veloce rispetto alla Yamaha ed alla Honda e mi aiutava a recuperare quel piccolo gap che prendevo nell'ultimo curvone. Questo è stato importante, perché arrivare davanti a tutti al primo curvone è stato sicuramente un grande aiuto".

Quando poi gli è stato chiesto se ad un certo punto gli era passata per la testa la speranza di poter anche vincere, ha concluso: "Ci ho creduto, ci ho pensato, ma purtroppo è stato Marc a frenarmi. Jorge riuscivo a recuperarlo e ad avvicinarmi piano piano, solo che Marc in frenata era sempre più forte di me, lui è incredibile alle staccate della curva 4 e della curva 10, quindi alla fine non sono riuscito a guadagnare un gap che mi consentisse di non farmi superare. Poi lui è velocissimo e noi abbiamo ancora dei limiti importanti, però dobbiamo essere contenti della nostra gara e del grande lavoro che ha fatto la Ducati. Stiamo migliorando anche nelle curve, non solo sul rettilineo e questo è importante per il futuro".

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