MotoGP | Pedrosa: “In Yamaha qualcosa è andato storto o non è stato ben diretto”
Vincitore di 13 gare in MotoGP con Honda e attuale tester di KTM, Dani Pedrosa considera che qualcosa sia andato storto in Yamaha per il fatto che solo un pilota riesca a guidare la M1.
Yamaha è stata grande dominatrice del Mondiale MotoGP dal 2004 al 2015, un periodo di dodici anni in cui ha vinto ben sette titoli: quattro con Valentino Rossi (2004, 2005, 2008, 2009) e tre con Jorge Lorenzo (2010, 2012, 2015). Con l’addio del maiorchino nel 2017 per andare in Ducati, Yamaha è entrata in un periodo di digiuno assoluto, fino a quando Fabio Quartararo ha riportato Iwata sul tetto del mondo nel 2021.
Nonostante il titolo conquistato dal francese, la M1 ha dato prova di aver smesso di essere una moto con cui qualsiasi pilota potesse ottenere un buon risultato. È infatti diventata una moto efficace solo nelle mani del nizzardo, una situazione che si è accentuata ancora di più nel 2022, in cui nella seconda metà di stagione Quartararo è arrivato a perdere più di 100 punti da Pecco Bagnaia, poi diventato campione del mondo.
Una delle incognite in vista del 2023 è se Yamaha sarà in grado di riportare la M1 al suo livello di competitività, ma soprattutto se anche Franco Morbidelli riuscirà a essere veloce con questa moto. Non sarà facile, anche perché le sensazioni nei test di Valencia non sono state buone. Inoltre la Casa di Iwata ha perso il suo team satellite per il 2023, rimanendo solo con le due Yamaha ufficiali. Queste due situazioni non portano di certo ottimismo.
Dani Pedrosa, Red Bull KTM Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Dani Pedrosa, “MotoGP Legend”, vincitore di 31 gare nella classe regina e tredici stagioni sempre ad altissimi livelli in sella alla Honda, non è uno che parla tanto per parlare. Anche se a metà del 2016 è stato molto vicino a diventare pilota Yamaha per sostituire Jorge Lorenzo nel 2017 (posto che alla fine ha preso Maverick Vinales), preferisce non sbilanciarsi troppo parlando di un team in cui non ha mai lavorato.
L’attuale tester e pilota di sviluppo KTM tuttavia considera che qualcosa sia andato storto perché la M1 si sia persa in questa stagione nel modo che abbiamo visto, senza che ci sia un segnale di miglioramento in vista al 2023.
“Non conosco il mondo di Yamaha e non posso commentare. Non so perché siano passati da avere una moto così competitiva, con un equilibrio buono durante tutto l’anno, a una moto che riesce ad essere efficace nelle mani di un pilota solo. E non arriva nemmeno al livello che questo pilota chiede”, ha considerato Pedrosa nell’ultimo episodio della serie “Cuatro tiempos”, su DAZN. “È successo qualcosa, qualcosa è andato storto o non è stato ben diretto in questo processo”.
Nonostante questa prima diagnosi, Pedrosa non scarta assolutamente Yamaha per la battaglia per il titolo in MotoGP nel 2023: “Le cose nel mondiale cambiano molto velocemente, è provato. Magari vedremo un inizio di stagione con Ducati ancora forte perché ultimamente stanno facendo le cose davvero bene. Ma durante l’inverno possono succedere tante cose e restano molti giorni. A me piace sempre aspettare per vedere, ci sono sempre sorprese”, ha avvertito il tre volte campione del mondo.
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