MotoGP | Pausa invernale: cosa dice il regolamento?
La MotoGP è attualmente nel bel mezzo della sua pausa invernale. Ma cosa significa esattamente questa pausa e quando finirà?
Il regolamento della MotoGP impone ai piloti una pausa invernale, i cui contorni sono ufficialmente definiti in modo che i concorrenti possano riposarsi e che lo sviluppo delle moto possa essere limitato alle officine dei costruttori.
Qual è il periodo in questione?
L'articolo 1.15.1.1 del regolamento, che riguarda i test nella categoria MotoGP, specifica la regola che si applica ai piloti con contratto. Ai piloti sotto contratto per la stagione successiva è quindi vietato effettuare test tra il 1° dicembre ed il 31 gennaio compresi.
Sono vietati tutti i test?
I test della MotoGP sono vietati, ma l'allenamento dei piloti sulle moto no. "Queste sessioni di allenamento dei piloti possono svolgersi su qualsiasi circuito, in qualsiasi momento, anche durante il periodo di divieto dei test. Sono allenamenti, possono fare quello che vogliono, ma non possono usare una moto della stessa categoria di quella in con cui corrono", ha spiegato il direttore di gara della MotoGP, Mike Webb, al sito ufficiale del Mondiale.
Questo non significa che i piloti non possano correre con moto di grossa cilindrata, ma la moto scelta deve essere sufficientemente diversa dalla MotoGP. "Se usano moto della stessa cilindrata, quindi una 1000cc o quasi, deve essere una moto stradale standard. Quindi usano una moto stradale omologata, con piccole modifiche consentite per motivi di sicurezza. Possono cambiare i freni, le sospensioni ed alcune parti degli scarichi, ma non il motore o il software. In pratica si tratta di una moto da strada standard, con miglioramenti a pneumatici, freni e sospensioni".
Quando termina la pausa invernale?
I piloti titolari possono riprendere i test a febbraio, dopo la pausa. Quest'anno, la ripresa avverrà in due fasi, a seconda del livello di concessioni disponibili per ciascun costruttore, in base alle nuove regole.
Lo shakedown a Sepang, dall'1 al 3 febbraio, è aperto ai collaudatori, ai debuttanti (in questo caso, Pedro Acosta in questa stagione) ed ai piloti ufficiali dei costruttori della categoria D della griglia delle concessioni, attualmente Yamaha e Honda. Gli altri piloti ufficiali dovranno attendere il test collettivo che si terrà dal 6 all'8 febbraio, sempre a Sepang. Successivamente, avranno un ultimo test pre-stagionale, a Lusail il 19 e 20 febbraio.
Questi test ufficiali, organizzati dalla Dorna e dall'IRTA, sono l'unica opportunità per i piloti legati ad uno dei costruttori delle categorie da A a C della griglia di partenza di guidare una MotoGP prima dell'inizio del campionato. Per Yamaha e Honda, i test sono liberi per tutta la stagione, con un limite di 260 pneumatici in totale.
C'è anche la pausa estiva?
Sì, anche la MotoGP ha una pausa estiva obbligatoria, le cui date esatte vengono riviste ogni anno in base al calendario. "Su richiesta delle squadre, c'è una pausa estiva a metà anno. Cerchiamo di avere una pausa dalle gare ed allo stesso tempo una pausa dai test, semplicemente per dare ai piloti ed alle squadre la possibilità di riposare dopo una stagione intensa", spiega Mike Webb.
Nel 2023, questa pausa estiva si è prolungata dal 10 luglio al 1° agosto. Nel 2024 sarà più o meno equivalente, con il calendario che prevede una pausa di tre settimane tra i Gran Premi di luglio.
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