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MotoGP | Passaggio di consegne: Bagnaia vince nell'addio di Rossi

Quarta vittoria stagionale per Pecco, che apre una clamorosa tripletta Ducati, precedendo Martin e Miller, con lo spagnolo che diventa Rookie of the Year. Ma oggi è stata soprattutto la giornata di Rossi, che ha salutato con un decimo posto, regalando grandi emozioni dopo la conclusione della corsa.

Francesco Bagnaia, Ducati Team

Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images

Il passaggio di consegne era già cominciato, ma ora è definitivo. Ed è davvero bello che a vincere nel giorno dell'addio di Valentino Rossi sia stato proprio uno dei ragazzi della sua Academy, probabilmente il suo talento più brillante in questo momento, ovvero Pecco Bagnaia.

A rendere ancora tutto più magico è che, proprio come omaggio al "Dottore", il ducatista oggi indossava la replica di uno dei caschi storici del pesarese, quello bianco con la scritta "che spettacolo", che non avrebbe potuto descrivere meglio quello che è successo oggi a Valencia.

La quarta vittoria stagionale del piemontese è stata la ciliegina sulla torta di una clamorosa tripletta Ducati, che ha permesso alla Casa di Borgo Panigale di festeggiare anche il titolo Team. Ma la scena oggi inevitabilmente era per Rossi, con il Circuito Ricardo Tormo tutto vestito a festa, quindi rigorosamente giallo.

E bisogna dire che Valentino ha regalato un gran bel saluto a tutti i suoi tifosi, perché è riuscito a confermare il decimo posto che aveva ottenuto nelle qualifiche di ieri. Tutto quello che è successo dopo la corsa poi è stato un momento unico e storico: il #46 si è fermato alla curva 2, sotto al suo Fan Club, ma insieme a lui si sono fermati anche tutti gli altri piloti della griglia, che lo hanno voluto salutare uno alla volta. E il campione del mondo Fabio Quartararo, per esempio, ha fatto tutto il giro d'onore portando una bandiera gialla con il numero 46.

 

Inevitabilmente, è stata tanta anche la commozione all'interno del box della Petronas SRT, ma certamente anche sugli spalti, soprattutto quando il pesarese è salito in piedi sul muretto ed ha rivolto un saluto con tanto di inchino al suo popolo, quasi a voler far durare il più possibile questo momento che sicuramente rimarrà indelebile nella memoria sua e dei tifosi. E il ritorno al box, quando è salito in piedi sulla sua M1 tra gli applausi è stato davvero commovente, ma sempre con il sorriso sulle labbra per Valentino, che si è goduto ogni istante dei cori che gli sono stati dedicati.

Ma torniamo a parlare della gara, perché non si può non sottolineare la grande impresa ducatista, che dice tanto di quanto la Desmosedici GP sia arrivata ad un livello di competitività davvero mostruoso, piazzando un 1-2-3 su una pista che fino a qualche anno fa era a dir poco una bestia nera.

Per buona parte della gara è stato il poleman Jorge Martin a dettare il ritmo, tallonato però sempre da vicino da Bagnaia, che nell'ultimo terzo di gara si è preso la leadership e poi se l'è tenuta fino alla bandiera a scacchi. Anche Martin comunque ha potuto fare festa, perché il secondo posto oltre che il podio gli è valso la corona di Rookie of the Year, visto che il rivale Enea Bastianini ha sfoderato un grande rimonta dal 18° posto in griglia, ma si è dovuto accontentare dell'8° posto finale.

Il podio Rosso è stato completato da Jack Miller, che ha consolidato il suo quarto posto nel Mondiale con una gara un po' strana, nella quale ha perso posizioni nelle prime fasi, ritrovandosi poi ad essere il più veloce in pista nel finale, quando ormai era troppo tardi però per cullare l'ambizione di andare a vincere.

Ai piedi del podio c'è Joan Mir, che nelle prime fasi ha provato a reggere il ritmo delle Ducati, calando poi alla distanza. Se non altro, il pilota della Suzuki è riuscito ad evitare di imitare il compagno di squadra Alex Rins, incappato nell'ennesima caduta stagionale proprio quando sembrava essere l'unico in grado di dare fastidio alle Rosse.

E' stata un po' anonima l'ultima gara stagionale di Quartararo, quinto al traguardo ma senza aver mai dato la sensazione di poter stare davvero con i migliori. Dietro di lui c'è Johann Zarco, che aumenta a quattro nelle prime sei posizioni il conteggio delle Ducati, che diventano addirittura cinque nelle prime otto con Bastianini.

Tra le due Desmosedici GP c'è anche la KTM di Brad Binder, unico portacolori della Casa austriaca capace di inserirsi nella top 10. Nono posto poi per l'Aprilia di Aleix Espargaro, oggi in livrea (RED), che all'inizio era riuscito anche a portarsi in sesta posizione, salvo accusare un calo nella seconda parte di gara.

Detto del decimo posto di Rossi, alle sue spalle ci sono le altre due Yamaha di Franco Morbidelli ed Andrea Dovizioso, che hanno preceduto l'unica Honda superstite in questa domenica, quella di Alex Marquez. Fuori dai punti invece Luca Marini e Danilo Petrucci, che purtroppo ha chiuso la sua avventura in MotoGP con una gara non troppo esaltante, in 18° ed ultima posizione. Ad attenderlo ora c'è la Dakar, che scatterà il 2 gennaio.

Cla Pilota Moto Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Italy Francesco Bagnaia Ducati 27 -       25
2 Spain Jorge Martin Ducati 27 0.489 0.489 0.489   20
3 Australia Jack Miller Ducati 27 0.823 0.823 0.334   16
4 Spain Joan Mir Suzuki 27 5.214 5.214 4.391   13
5 France Fabio Quartararo Yamaha 27 5.439 5.439 0.225   11
6 France Johann Zarco Ducati 27 6.993 6.993 1.554   10
7 South Africa Brad Binder KTM 27 8.437 8.437 1.444   9
8 Italy Enea Bastianini Ducati 27 10.933 10.933 2.496   8
9 Spain Aleix Espargaro Aprilia 27 12.651 12.651 1.718   7
10 Italy Valentino Rossi Yamaha 27 13.468 13.468 0.817   6
11 Italy Franco Morbidelli Yamaha 27 14.085 14.085 0.617   5
12 Italy Andrea Dovizioso Yamaha 27 16.534 16.534 2.449   4
13 Spain Alex Marquez Honda 27 17.059 17.059 0.525   3
14 Portugal Miguel Oliveira KTM 27 18.221 18.221 1.162   2
15 Spain Iker Lecuona KTM 27 19.233 19.233 1.012   1
16 Spain Maverick Viñales Aprilia 27 19.815 19.815 0.582    
17 Italy Luca Marini Ducati 27 28.860 28.860 9.045    
18 Italy Danilo Petrucci KTM 27 32.169 32.169 3.309    
  Spain Alex Rins Suzuki 10          
  Japan Takaaki Nakagami Honda 4          

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