MotoGP: Oliveira re nella sua Portimao, Costruttori alla Ducati
Il portoghese centra la seconda vittoria in MotoGP dominando la gara di casa. Miller chiude secondo e regala il Costruttori alla Ducati. Morbidelli è terzo e vice-campione. Dovizioso saluta la Ducati con il sesto posto, Rossi la Yamaha Factory con il 12esimo.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Miguel Oliveira è profeta in patria. Il pilota della KTM Tech 3 si è regalato un weekend da sogno per il ritorno del Gran Premio del Portogallo, sull'inedito tracciato di Portimao. Ieri si è portato a casa la sua prima pole in MotoGP ed oggi ha dominato la gara, conquistando la sua seconda vittoria stagionale.
Il portoghese, che l'anno prossimo passerà nella squadra ufficiale della Casa di Mattighofen, ha preso il comando fin dalla prima curva e non lo ha mai mollato fino alla bandiera a scacchi, con il codone della sua RC16 che si faceva sempre più piccolo per gli inseguitori. E anche per la KTM è un successo prezioso, perché è addirittura il terzo di questo sorprendente 2020.
Alle spalle di Oliveira si sono riproposti i due grandi protagonisti della gara di Valencia. Pur non avendo il ritmo di Miguel, a loro volta hanno staccato il resto del gruppo e proprio come domenica scorsa si sono giocati la posizione proprio all'ultimo giro, con un verdetto invertito.
Con un grande sorpasso finalizzato tra la curva 13 e la curva 14, Jack Miller si è preso il secondo posto. Un risultato pesante, perché permette alla Ducati di portare il titolo Costruttori a Borgo Panigale, dopo l'unico centrato fino ad oggi nel 2007. Ma pesa anche il terzo posto di Franco Morbidelli, perché il pilota della Yamaha Petronas consolida il suo secondo posto nel Mondiale.
Ma soprattutto, ancora una volta, si è confermato nettamente il più in palla tra i piloti della Casa di Iwata, visto che le tre M1 Factory sono rimaste tutte fuori dalla top 10. Maverick Vinales ha chiuso 11esimo, davanti a Valentino Rossi, che quindi saluta il team ufficiale Yamaha con un 12esimo posto. Ancora più indietro Fabio Quartararo, 14esimo e precipitato dopo essere stato anche quarto all'inizio. Lui e Maverick quindi si ritrovano addirittura fuori dalla top 5 del campionato.
L'altro addio importante di giornata è stato quello di Andrea Dovizioso alla Ducati dopo otto anni e bisogna dire che il forlivese ci ha messo il cuore per provare a togliersi un'ultima soddisfazione. Dal 12esimo posto in griglia, il forlivese ha rimontato fino al sesto, facendo dei gran bei sorpassi alla prima staccata.
Un risultato che purtroppo non gli è bastato per centrare il podio iridato, che alla fine ha mancato per appena 4 punti a favore di Alex Rins, nonostante la Suzuki oggi abbia vissuto una giornata a dir poco deludente, con lo spagnolo 15esimo e Joan Mir costretto al ritiro. Il campione del mondo ha accusato un problema di elettronica dopo un contatto con Pecco Bagnaia, che purtroppo ha riportato la sublussazione della spalla destra.
Tornando a scorrere la classifica nelle posizioni di vertice, è stato positivo anche l'addio di Pol Espargaro alla KTM, quarto in solitaria dopo un paio di errori di troppo commessi nelle prime fasi Per lui comunque si può festeggiare la top 5 in campionato, risultato tutt'altro che scontato ad inizio anno. Ancora una volta invece la migliore delle Honda è stata quella di Takaaki Nakagami, quinto alla bandiera a scacchi. Per la prima volta dal 1981, però, la Casa giapponese non ha raccolto neanche una vittoria e l'assenza di Marc Marquez quindi è sicuramente pesata tanto.
Si chiude con un ottavo posto la stagione dell'Aprilia, con Aleix Espargaro che si è infilato tra le due Honda ufficiali di Stefan Bradl ed Alex Marquez. Al fratellino d'arte non è bastato il nono posto per portarsi a casa il titolo di Rookie of the Year, che è andato a Brad Binder nonostante la caduta di oggi.
Gli ultimi due a salutare oggi erano Cal Crutchlow e Danilo Petrucci. Il britannico della Honda LCR, futuro collaudatore Yamaha, è stato nelle posizioni di vertice per buona parte della corsa, ma poi ha accusato un crollo nel finale ed ha chiuso 13esimo. L'avventura in Ducati di "Petrux" invece si è conclusa fuori dai punti, solamente in 16esima posizione.
Cla | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Punti |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | Miguel Oliveira | KTM | 25 | 41'48.163 | 164.7 | 25 | ||
2 | Jack Miller | Ducati | 25 | 41'51.356 | 3.193 | 3.193 | 164.5 | 20 |
3 | Franco Morbidelli | Yamaha | 25 | 41'51.461 | 3.298 | 0.105 | 164.5 | 16 |
4 | Pol Espargaro | KTM | 25 | 42'00.789 | 12.626 | 9.328 | 163.9 | 13 |
5 | Takaaki Nakagami | Honda | 25 | 42'01.481 | 13.318 | 0.692 | 163.9 | 11 |
6 | Andrea Dovizioso | Ducati | 25 | 42'03.741 | 15.578 | 2.260 | 163.7 | 10 |
7 | Stefan Bradl | Honda | 25 | 42'03.901 | 15.738 | 0.160 | 163.7 | 9 |
8 | Aleix Espargaro | Aprilia | 25 | 42'04.197 | 16.034 | 0.296 | 163.7 | 8 |
9 | Alex Marquez | Honda | 25 | 42'06.488 | 18.325 | 2.291 | 163.5 | 7 |
10 | Johann Zarco | Ducati | 25 | 42'06.759 | 18.596 | 0.271 | 163.5 | 6 |
11 | Maverick Viñales | Yamaha | 25 | 42'06.848 | 18.685 | 0.089 | 163.5 | 5 |
12 | Valentino Rossi | Yamaha | 25 | 42'07.109 | 18.946 | 0.261 | 163.5 | 4 |
13 | Cal Crutchlow | Honda | 25 | 42'07.322 | 19.159 | 0.213 | 163.5 | 3 |
14 | Fabio Quartararo | Yamaha | 25 | 42'12.539 | 24.376 | 5.217 | 163.1 | 2 |
15 | Alex Rins | Suzuki | 25 | 42'15.939 | 27.776 | 3.400 | 162.9 | 1 |
16 | Danilo Petrucci | Ducati | 25 | 42'22.429 | 34.266 | 6.490 | 162.5 | |
17 | Mika Kallio | KTM | 25 | 42'36.573 | 48.410 | 14.144 | 161.6 | |
18 | Tito Rabat | Ducati | 25 | 42'36.574 | 48.411 | 0.001 | 161.6 | |
Lorenzo Savadori | Aprilia | 22 | 37'16.433 | 3 Laps | 3 Laps | 162.6 | ||
Joan Mir | Suzuki | 15 | 25'36.751 | 10 Laps | 7 Laps | 161.3 | ||
Brad Binder | KTM | 2 | 3'30.015 | 23 Laps | 13 Laps | 157.4 | ||
Francesco Bagnaia | Ducati | 0 | ||||||
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