MotoGP | Morbidelli: “È triste che il futuro sia più importante della pista”
Franco Morbidelli sfiora la top 10 nel Gran Premio d'Austria e chiude il weekend al Red Bull Ring con soddisfazione. Sottolinea però il dispiacere nel constatare che, in un fine settimana con tanta azione in pista, sia stata data importanza solamente ai piani futuri.
Una top 10 sfiorata e la soddisfazione di aver portato a casa un weekend con un bilancio positivo: questo è stato il Gran Premio d’Austria di Franco Morbidelli, che fatica ancora con la sua Yamaha ma prova a trovare il buono in un fine settimana che sulla carta era complicato per la M1, più di altre piste.
Tuttavia, il pilota romano è stato grande protagonista del fine settimana non tanto per le azioni in pista quanto per il proprio futuro. Ormai ufficiale l’addio a Yamaha alla fine della stagione, è accostato al team Pramac per il 2024, ora che ha reso nota la partenza di Johann Zarco. L’italo-brasiliano però non è particolarmente contento delle speculazioni sul 2024, che mettono in secondo piano quanto accade nello sport.
“Mi viene da pensare che delle volte quello che succede fuori dalla pista è più allettante di quello che succede in pista”, esordisce Morbidelli. “È triste che così tanta gente mi chieda del mio futuro perché è più importante di quello che succede in pista. Vuol dire che quello che succede in pista non è valorizzato, non gli si mette il giusto occhio. Perché nel mio weekend sono successe tante cose, ma tra tutte queste la cosa più importante è quale moto avrò il prossimo anno”.
Le sue parole sono molto dure, ma espresse con la solita tranquillità e calma che contraddistinguono Morbidelli. Il pilota Yamaha poi paragona la MotoGP alla Formula 1, dove secondo lui viene dato il giusto peso a tutti i piloti della griglia: “La MotoGP deve crescere sotto tanti punti di vista e uno è questo. La cosa bella della Formula 1 è che riesce a esaltare le battaglie dei top, ma anche quelle di centro gruppo”. In gara da noi domenica ce ne sono state diverse”.
Morbido entra poi nel dettaglio e racconta il suo Gran Premio d’Austria, che lo lascia soddisfatto nonostante si debbano compiere ancora tanti passi in avanti: “La mia è stata una bella gara, ho fatto dei bei sorpassi, ma bisogna migliorare. Io devo migliorare come pilota, i giapponesi possono migliorare. Sembra che le Ducati abbiano meno margine di miglioramento”.
Franco Morbidelli, Yamaha Factory Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Tante sono state le azioni per il portacolori Yamaha, tra tutte però ne sceglie una in particolare: “Ho tanta adrenalina dalla gara, perché è stata bella, ho recuperato tanto. Volevo arrivare al gruppo che andava da Espargaro a Miller. Sono praticamente arrivato, ma troppo tardi e le gomme erano già finite. Ho fatto un bel sorpasso su Espargaro, disperato, alla Curva 7. Poi ci sono stati dei bei momenti con Miller e con Zarco. Però il più bello è il sorpasso su Espargaro”.
“Mi dispiace per il venerdì, siamo un po’ lenti, parto sempre un po’ troppo indietro”, spiega facendo poi il confronto con il suo compagno di squadra. “Quartararo riesce a partire sempre un po’ più avanti e questo gli crea meno problemi durante la gara. Spesso riesce ad avere meno problemi in gara con la gomma davanti, a sorpassare piloti. Le gare in cui mi è arrivato davanti, spesso è perché era partito davanti”.
Chi invece non ha problemi di questo tipo è Pecco Bagnaia, autore di un weekend magistrale in cui ha dato prova di trovarsi in uno stato di forma incredibile. Il vincitore di entrambe le gare vola in campionato e Morbidelli spiega quale crede che sia il segreto del suo dominio: “Tutti quelli che dominano nella MotoGP hanno qualcosa di particolare. C’è chi ha una velocità incredibile come Quartararo, chi ha una potenza come Marquez”.
“Poi c’è chi riesce a fare sempre la mossa giusta nel momento giusto, riesce a lavorare in modo perfetto per quella pista e per quel weekend. Riesce a creare l’alchimia giusta con il team, l’intorno perfetto e l’energia giusta all’interno della squadra per fare sempre la cosa giusta e vincere sempre. Questo è ciò che ci sta dimostrando Pecco. Secondo me la chiave del suo dominio è questa, se lo merita tutto ed è molto affascinante. Cosa ho io? Se non lo sappiamo, si vede che non ho dominato abbastanza per saperlo”, conclude.
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