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Redding: "Non avevo niente da perdere e ho spinto"

Nonostante una caduta nei primi giri, anticipando il ritorno sulle slick il britannico ha centrato il suo primo podio

Terzo Scott Redding, Marc VDS Racing Honda

Foto di: Marc VDS

Podio: il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team, il terzo Scott Redding, Marc VDS Racing Honda e il secondo Bradley Smith, Tech 3 Yamaha
Podio: secondo Bradley Smith, Tech 3 Yamaha, il vinciotre Marc Marquez, Repsol Honda Team e il terzo
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda e Aleix Espargaro, Team Suzuki MotoGP
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda e Yonny Hernandez, Pramac Racing Ducati e Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Terzo Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Terzo Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Terzo Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Scott Redding, Marc VDS Racing Honda

Gli inglesi hanno sempre avuto un feeling speciale con la pioggia e Bradley Smith e Scott Redding lo hanno dimostrato ieri a Misano, conquistando un doppio piazzamento a podio inatteso. In particolare ha praticamente del miracoloso il terzo posto del pilota della Marc VDS, perché dopo pochi giri era addirittura caduto. Il futuro pilota della Ducati Pramac però non si è arreso ed ha sfoderato una grande rimonta, risalendo fino ad un'insperata terza posizione.

"E' stata una gara interessante. Quando all'inizio della gara ho visto che pioveva mi sono detto che non avevo niente da perdere e quindi ho deciso di spingere più che potevo anche con le slick. Forse però ho spinto un po' troppo, perché ho perso l'anteriore e sono entrato ad alta velocità nella sabbia, quindi ho provato ad usare il gas per farla girare come aveva fatto anche Marquez a Barcellona, ma è entrato il traction control e sono caduto" ha detto l'ex vice-campione della Moto2.

Dopo un momento di sconforto, Scott ha capito subito che si poteva ancora mettere una pezza: "A quel punto pensavo che la gara fosse andata, ma ho cercato comunque di rialzare la moto il prima possibile e tornare ai box. Quando sono ripartito ho visto che avevo ancora qualche moto dietro, quindi ho capito che non era tutto perduto perché sul bagnato potevo rimontare".

Bisogna dire poi che è stato anche un pizzico fortunato, perché le difficoltà incontrate con le rain lo hanno indotto a tornare abbastanza presto sulle slick: "Il problema è che quando sono passato sulle rain ho avuto delle sensazioni di guida davvero terribili e non riuscivo a mandarle in temperatura. Per questo mi sono ritrovato in coda al gruppo e mi sono detto che era il momento di rischiare e rimettere le slick. Dopo il secondo cambio ho solo pensato a spingere e a fare dei giri veloci".

Quando si è reso conto di essere quarto era quasi incredulo, ma a quel punto l'occasione era troppo ghiotta per essere buttata via: "Ho visto che nella tabella la posizione migliorava in continuazione, fino a quando mi hanno segnalato P4 e pensavo che si fossero sbagliati visto che ero caduto ed avevo cambiato moto due volte. Quando ho capito che effettivamente ero solo a pochi secondi da Baz ho cercato di fare il possibile per andare a prenderlo. Sicuramente quando mi sono svegliato questa mattina, non avrei mai pensato che sarei salito sul podio".

Se non altro, gli va il merito di aver sfruttato entrambe le gare particolari della stagione, perché anche a Silverstone era arrivato sesto: "Si, devo dire che sono riuscito a trarre il massimo dalle situazioni difficili in questa stagione. Io provo a dare il massimo in ogni weekend, solo che in condizioni normali è più difficile fare un risultato importante. Per questo sono molto contento di essere riuscito a regalare questo podio alla squadra, perché ha lavorato molto duramente per tutta la stagione".

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