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Lorenzo: "Pericoloso correre con le slick sul bagnato"

Dopo la caduta Jorge critica il "flag to flag" e si sente ancora in grado di recuperare il gap su Valentino

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Fac

Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Scott Redding, Marc VDS Racing Honda
Partenza: JOrge Lorenzo, Yamaha Farctory Racing in testa
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team
Partenza: Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing in testa
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Fac
Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing and Marc Marquez, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing  Marc Marquez, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Fact
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing e Marc Marquez, Repsol Honda Team e Valentino Rossi, Yamaha Fac
Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
I tifosi di Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Il vincitore Marc Marquez, Repsol Honda Team
Open Class Winner Loris Baz, Forward Racing Yamaha

"Sono due gare che le cose vanno storte, sempre a causa di gare strane e con il bagnato. Purtroppo non avevo molto feeling in queste condizioni e quando sono tornato sulle slick non sono riuscito a portarle subito in temperatura, quindi ho perso il posteriore e sono caduto. Queste sono le gare, ma il campionato non è assolutamente finito qua".

A giudicare da queste parole, il primo zero in classifica stagionale, arrivato a Misano, non sembra aver scalfito la convinzione di Jorge Lorenzo di potersi laureare campione del mondo a fine stagione. Il maiorchino ha litigato con la strategia in una gara che ha imposto un doppio cambio di moto, badando più a marcare Valentino Rossi che a vincere la corsa, e quando è tornato sulle gomme slick ha peggiorato la situazione con una caduta che lo ha fatto precipitare a -23. Gap che poteva essere più ampio se pure il compagno non avesse sbagliato strategia, chiudendo solo quinto.

In un primo momento sembrava anche che si potesse essere infortunato alla mano destra, infatti è andato subito in Clinica Mobile per gli accertamenti del caso, che fortunatamente hanno escluso questa possibilità: "La caduta è stata molto dura, ma fortunatamente non mi sono fatto nulla di grave. All'inizio la mano destra si era gonfiata abbastanza e temevo che ci potesse essere una frattura, ma non è così. Ho avuto anche qualche giramento di testa e non vedevo benissimo, ma anche da questo punto di vista è tutto ok. Diciamo che questa, se non altro, è la nota positiva del weekend".

Il pilota della Yamaha ha spiegato che non era facile capire le condizioni della pista, ma che non sa se è passato sull'umido o meno prima di cadere: "Era la prima curva a sinistra dopo una sequenza di curve a destra, inoltre non era facile vedere se ci fossero ancora delle chiazze d'umido, perché non avevo la visiera completamente trasparente, inoltre qui il nuovo asfalto è molto scuro. Sarebbe bastato solo essere un pochino più paziente e non sarei caduto, ma purtroppo non è stato così".

Sulla scelta di ritardare il secondo cambio moto, ha spiegato che preferiva giocarsela ad armi pari con Valentino e non rischiare: "E' difficile giudicare la migliore strategia. Volevo rimanere vicino a Valentino ed evitare di giocare una carta che mi poteva favorire, ma anche ritorcersi contro di me. Credo che anche lui abbia fatto lo stesso ragionamento. Ero convinto che una volta tornati sulle slick potessi essere più veloce di lui e che quindi lo avrei potuto passare. Purtroppo non è stato così".

Come detto, nonostante la domenica storta, crede che il campionato sia ancora aperto ad ogni risultato: "La mia strategia ora può essere solo quella che diceva l'allenatore di calcio Luis Aragones: vincere, vincere e vincere. Quando non è possibile, allora dovrò cercare di chiudere secondo dietro a Marquez. Questo è il mio obiettivo. Credo che se riuscissi a vincere almeno quattro delle cinque gara che mancano, avrei ancora buonissime chance di vincere il titolo. Del resto, quest'anno ho già recuperato 29 punti in quattro gare, quindi non è impossibile riprenderne 23 in cinque. Poi anche Valentino potrebbe commettere un errore da qui alla fine".

Jorge poi ha colto anche l'occasione per ribadire ancora una volta di ritenere pericolosa la regola del "flag to flag": "E' l'unica cosa che cambierei in termini di sicurezza nel nostro sport, perché per me resta pericoloso guidare con le slick sul bagnato ed il mio incidente di oggi lo ha dimostrato. La scelta di non fermare le gara è stata fatta perché è migliore per le televisioni, ma io credo che quando comincia a piovere sarebbe sempre meglio dare bandiera rossa e fare un'altra partenza. Essendoci di mezzo i diritti televisivi, per noi non è facile convincere chi di dovere a ricambiare la norma".

E in questo senso ritiene che anche l'utilizzo delle radio non sia troppo utile, se non ad evitare di sbagliare strategia: "Avere le radio ci aiutrebbe a prendere le scelte giuste a livello strategico, ma non cambierebbe nulla per quanto riguarda la pericolosità del dover correre con le slick sul bagnato. Per evitare questo problema, come ho detto, bisognerebbe abolire il flag to flag".

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