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MotoGP | Miller: "Tanti dubitano di me, è bello smentirli"

Jack Miller ritiene di essere stato messo in dubbio più chiunque altro sulla griglia di partenza della MotoGP, ma ha spiegato che il poter dimostrare che chi lo critica sbaglia è un'ulteriore forza per lui.

Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing

Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

L'australiano ha iniziato bene la sua avventura con KTM lo scorso fine settimana in Portogallo, con un quarto posto nella Sprint ed un settimo posto nel Gran Premio, mettendo da parte quello che sembrava un inverno difficile per la Casa austriaca.

Miller sta cercando di diventare il primo pilota dopo Loris Capirossi ad aver vinto gare per tre costruttori diversi, avendolo già fatto con Honda nel 2016 e con Ducati nel 2021 e 2022.

L'australiano diventerebbe solo il quinto pilota nella storia a raggiungere questa impresa, ma parlando in vista del Gran Premio d'Argentina di questo fine settimana, ritiene che la sorpresa generale per il suo ottimo debutto con la KTM in Portogallo dimostri che la gente mette ancora in dubbio il suo talento, anche dopo tanti anni in MotoGP.

"Non so cosa sia, credo che la gente pensi ancora che io abbia avuto fortuna in questo lavoro in qualche modo, perché vengo messo in dubbio più di chiunque altro su questa griglia", ha detto Miller, che è stato oggetto di molte critiche nel corso degli anni, da quando è salito in MotoGP direttamente dalla Moto3 nel 2015.

"Dimostrare ancora una volta che tantissime persone si sbagliano è stato fantastico. Mi dà un po' di forza in più e credo che i piloti di testa, così come tutti gli altri, siano rimasti sorpresi di vedermi lì".

"Mi dà un senso di realizzazione impressionante essere già lì con la KTM e sfidare questi ragazzi, dimostrando che così tante persone si sbagliano, è semplicemente fantastico".

Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing

Jack Miller, Red Bull KTM Factory Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Quando gli è stato domandato perché crede che il suo talento venga messo in dubbio più di quello di chiunque altro, Miller ha aggiunto: "Se sapessi qual è il problema, lo risolverei".

"Non credo che sia l'essere australiano, perché anche Stoner viene dall'Australia, e ci sono stati una lunga serie di campioni australiani".

"Ma in un modo o nell'altro vengo costantemente messo in dubbio, e nel corso della mia carriera siamo sempre stati in grado di dimostrare che la gente si sbagliava, sia che si trattasse di passare direttamente dalla Moto3, sia che la gente dicesse che sarei sparito nel giro di un anno: ed eccomi qui, otto o nove anni dopo, ancora in corsa".

"Ero un pilota ufficiale Ducati, mi dicevano che non avrei mai vinto con quei colori e sono riuscito a farlo. E ho vinto con una Honda poco potente, la prima volta che mi è capitato".

"Ma i dubbi mi assalgono lo stesso. È sempre bello e solo questo, la sensazione di poter dimostrare che la gente si sbaglia e di poterlo fare per se stessi è fantastica".

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