MotoGP | Miller: "Cambiare il format per la pioggia è una barzelletta"
Jack Miller ha definito "uno scherzo" la decisione di modificare il format del weekend del Gran Premio del Qatar in seguito alla pioggia caduta su Lusail nella giornata di venerdì.
La seconda sessione di prove è stata ridotta da un'ora a 45 minuti ed è stato deciso che non avrebbe avuto valore per l'accesso diretto alla Q2, a seguito di una votazione tra i piloti indotta quando la pioggia ha iniziato a cadere copiosa sul circuito qatariota.
Sebbene alcuni fossero inizialmente preoccupati che si potesse correre, dato che il circuito era bagnato durante la sessione della classe Moto2, ma le condizioni sono migliorate abbastanza da permettere ai piloti della MotoGP di completare la sessione senza grossi problemi.
A causa di questa modifica al programma, sarà l'ultimo turno di prove libere di questa mattina a designare i dieci piloti che avranno accesso alla Q2 prima dell'inizio delle qualifiche.
Miller è stato tra i piloti che hanno risentito della scarsa visibilità mentre giravano in gruppo durante la FP2, dato che le moto sollevavano acqua molto sporca dall'asfalto ancora bagnato.
Tuttavia, ritiene che le condizioni fossero ancora abbastanza adatte per un time attack, cosa che lo ha spinto a mettere in discussione la decisione di modificare il programma del fine settimana.
"Era bagnato", ha detto. "Le condizioni erano quelle. Avremmo dovuto fare una P2. Continuare a cambiare le regole, cambiare la strategia e cambiare l'intero weekend è una barzelletta".
"Non era necessario. Alla fine siamo piloti. Siamo pagati per correre in base alle condizioni, non per lamentarci ogni volta che piove o che c'è vento. Capisco le cose che possono rovinare la corsa. Ma quando si tratta di guidare in base alle condizioni è diverso".
"Andiamo tutti in giro con le visiere oscurate. Una visiera completamente oscurata nella notte. La pioggia è pioggia, era bagnato ovunque. Si poteva vedere dove si era formata la linea, non è stato un problema".
Marc Marquez, Gresini Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
L'otto volte campione del mondo Marc Marquez ha comandato nel secondo turno, in una giornata positiva per lo spagnolo in sella alla Ducati del Gresini Racing, che ha preceduto di poco meno di tre decimi Augusto Fernandez.
Marquez ha rivelato di aver voluto che il secondo turno del venerdì decidesse chi accede automaticamente alla Q2, sottolineando come le lunghe vie di fuga di Lusail forniscano un ulteriore grado di sicurezza per i piloti.
"Abbiamo fatto una riunione e abbiamo votato", ha detto Marquez. "Ho votato per mantenere il programma perché secondo me, se ci viene permesso di uscire in pista, è perché è sicuro. Se è sicuro possiamo fare un time attack. Quindi, se domani facciamo le prove, poi le qualifiche e poi la Sprint, è ancora peggio".
"Su questa pista le vie di fuga sono molto ampie. Se è più o meno scivoloso basta adattarsi con la velocità. Alla fine hanno votato e rispetto la loro decisione, ma non ero d'accordo".
Tuttavia, non tutti i piloti della griglia ritenevano che ci fossero delle condizioni abbastanza sicure da tentare un time attack. Per esempio, il campione in carica Pecco Bagnaia, ha spiegato che la visibilità era molto ridotta quando si stava dietro ad un'altra moto.
Francesco Bagnaia, Ducati Team
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
"Il fatto è che se sei dietro a qualcuno, e io ci sono stato per tre giri, non vedi pià niente", ha spiegato Bagnaia. "Quindi, se sei dietro a 10 moto, penso che sarà un grosso problema".
"O mettiamo 15 tear-off sulla visiera, come nel motocross, o può diventare un problema. Quindi è un qualcosa di cui dovremo parlare nella Safety Commission", ha detto riguardo alla possibilità di dover girare ancora in queste condizioni.
Aleix Espargaro, che è sempre stato un sostenitore della sicurezza in MotoGP, ha ritenuto che le condizioni di venerdì sera fossero migliori di quanto avesse previsto, affermando che si sarebbe sentito sicuro a correre su una pista bagnata.
"Mi aspettavo di peggio, ma non è poi così male", ha detto il pilota dell'Aprilia. "In alcuni punti è difficile capire se c'è molta acqua in pista o meno. Ma ci sono altri tracciati in cui l'asfalto è anche molto scuro, dove è difficile capire. Quindi, nessun problema. Speriamo che non piova più nel deserto, ma se piove di nuovo possiamo correre qui".
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