MotoGP | Meregalli: "Dovremo convincere Fabio con le prestazioni, non con i soldi"
In una lunga intervista concessa a GPOne.com, il team manager della Yamaha ha spiegato quale sarà la chiave per convincere il campione del mondo 2021 a rinnovare il contratto in scadenza alla fine del 2024: serve una M1 più prestazionale e non un ingaggio da faraone.
La rottura anticipata del contratto tra Marc Marquez e la Honda sta tenendo banco nel paddock della MotoGP ormai da un paio di mesi e, ora che si è concretizzata per favorire il suo passaggio sulla Ducati del Gresini Racing, ci si domanda se qualche altro big deluso dalle prestazioni della propria moto possa provare a seguire le orme del campione di Cervera.
Il primo che viene in mente in questo senso è ovviamente Fabio Quartararo, che quest'anno non ha mai nascosto la sua frustrazione per una Yamaha che ha raramente offerto delle prestazioni all'altezza delle aspettative.
Nel box della Casa di Iwata, tuttavia, non sembrano preoccupati di poter perdere il campione del mondo 2021 nell'immediato, anche se sanno che servirà un passo avanti importante dal punto di vista tecnico se si vuole evitare che "El Diablo" possa decidere di emigrare alla fine del 2024, quando andrà in scadenza il suo contratto.
Questo è ciò che ha detto sull'argomento il team manager Massimo Meregalli, in una lunga ed interessante intervista che ha rilasciato ai colleghi di GPOne.com.
Photo by: Dorna
Fabio Quartararo, Yamaha Factory Racing
"Sono più preoccupato per quello che sarà il 2025. In quel caso dovremo essere noi a convincerlo con le prestazioni della moto e non con l'aspetto monetario. Al momento non vedo Fabio nella situazione di rompere un contratto. Poi tutto può succedere, ma questo non l'abbiamo percepito", ha detto Meregalli riguardo al futuro di Fabio.
Un altro tema importante per la Yamaha in ottica 2025 è la ricerca di una squadra satellite, perché al momento avere in pista solamente due M1 è un handicap davvero pesante. Soprattutto se si considera che la Ducati, che è il punto di riferimento, ne ha addirittura otto.
"Per Yamaha è importantissimo averlo e faremo di tutto per il 2025. Il fatto di essere con soli due piloti diventa complicato, perché ti ritrovi con pochi dati a disposizione. Fortunatamente il format del weekend è cambiato, perché prima era un problema, visto che non avevamo modo di lavorare sulla moto ed ogni turno era una qualifica".
In questa lunga chiacchierata, il manager italiano ha toccato tanti aspetti tecnici e non solo legati al futuro della Casa di Iwata in MotoGP. Se volete leggere la versione integrale, non dovete fare altro che cliccare QUI.
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