MotoGP | Martin rivela: “Enea superbo, ma ero limitato dai consumi”
Seppur non sia arrivata la medaglia d'oro, il secondo posto nella sprint di Silverstone ha la stessa valenza per Jorge Martin, che ha accorciato il distacco da Bagnaia in classifica. Lo spagnolo ha spiegato che in gara ha dovuto usare mappature motore più conservative per gestire i consumi, dato che il team non si aspettava un ritmo così veloce.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
In certe giornate bisogna saper guardare il bicchiere mezzo pieno e guardare il maniera positiva a quanto si è raggiunto, anche se non è arrivata una vittoria. Il secondo posto di Jorge Martin nella gara sprint di Silverstone va letto proprio in questa prospettiva, perché lo spagnolo non solo ha trovato fiducia nella sua moto, ma anche perché ha accorciato il distacco in classifica da Francesco Bagnaia, caduto dopo pochi giri nel tentativo di avvicinarsi ai rivali di testa.
Martin è stato subito autore di un’ottima partenza partendo dalla seconda fila, non tanto nello scatto in sé, bensì nella linea seguita nella prima chicane veloce, dove è riuscito a trovare lo spazio per eseguire un bell’incrocio e portarsi dal terzo al primo posto, prendendo così il comando della gara.
Lo spagnolo ha subito cercato di dare uno strappo al gruppo, in quella che è la sua specialità, ovvero la prestazione sulla gara breve. Tuttavia, alle sue spalle Bastianini è sempre rimasto attaccato al pilota di testa, mostrandosi in più occasioni molto minaccioso, come se il sorpasso fosse alla portata. È proprio questo l’elemento che ha sorpreso maggiormente il portacolori del Prima Pramac Racing.
Jorge Martin, Pramac Racing, Enea Bastianini, Ducati Team, Aleix Espargaro, Aprilia Racing Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“Ho provato a dare il massimo, oggi era una giornata in cui ho provato a costruire un po’ di fiducia in più dopo la caduta del Sachsenring. Oggi è andata molto bene. La verità è che Enea ha fatto una gara incredibile, non tanto nel ritmo in sé, ma nei primi giri sono andati davvero forte e sono riusciti a seguirmi, quello mi ha impressionato”, ha raccontato Martin, il quale, al netto della caduta di Bagnaia che gli ha permesso di accorciare in classifica, ha comunque provato a vincere la corsa, per quanto in realtà abbia dovuto cedere il passo proprio a un Bastianini particolarmente in forma.
“Poi ho provato a concentrarmi un po’ solo su di me dato che avevo visto che Pecco era caduto, ma comunque ho provato a vincere, anche se alla fine non ce l’ho fatta. Sicuramente abbiamo commesso un piccolo errore in qualifica, per cui è difficile partire dalla seconda fila, ma già dopo la partenza ero in prima posizione. Ho spinto come se fosse una qualifica, ma Enea è stato superbo, era molto più forte di me”.
Uno dei tratti in cui Martin ha mostrato maggiormente il proprio potenziale e la propria costanza è stato quello della sequenza veloce, nella zona dopo la Copse, dove serve grande stabilità e una certa dose di coraggio nella gestione della moto. In quel tratto, in effetti, lo spagnolo riusciva a fare la differenza e lui stesso ne era consapevole, ma il duello con Bastianini è stato limitato anche da altri fattori, come delle mappature motore più conservative per gestire il carburante. A fine gara, infatti, si sono visti diversi piloti arrivare quasi senza benzina, dovendo chiedere un “passaggio” ai propri colleghi per rientrare ai box.
“La verità è che il serpentone lo facevo davvero forte, quando mi hanno sorpassato, in quel punto poi gli riprendevo tutto. Il problema più grande è stato che dal secondo giro ho dovuto guidare con una mappatura della benzina un po’ più conservativa e perdi potenza”, ha detto Martin, spiegando anche il motivo per cui facesse fatica a riavvicinarsi a Bastianini verso la staccata della Stowe nonostante una buona uscita dalla sequenza veloce.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
“A quel punto era difficile, sui rettilinei gli altri guadagnavano abbastanza su di me. Anche se è vero che Enea andava fortissimo, non riuscivo a riattaccare. Speriamo di fare meglio i conti per domani e soprattutto di migliorare la fiducia nelle staccate più importanti perché è lì dove Enea mi prende tutto”.
Quando gli è stato chiesto il perché fosse stato costretto a sfruttare mappature più conservative, Martin ha spiegato che il ritmo è stato più rapido delle previsioni: “Non pensavamo di girare con questo passo, allora abbiamo consumato un po’ di più”.
In ottica della gara lunga di domani, lo spagnolo si sente maggiormente a suo agio, soprattutto perché si tenderà ad usare la media, mescola su cui si trova maggiormente a suo agio: “Per me la media va meglio, per due motivi. Il davanti soffre meno perché credo che con la soft, anche se consumi molto, dopo sento che il davanti si chiude sempre. Inoltre, con la media il passo era migliore che di quello con la soft. Sono fiducioso per domani, sicuro tutti faranno uno step, ma sono contento”.
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