MotoGP | Martin: "Pensare di essere leader o dietro non serve a niente"
Il leader del Mondiale ha vissuto una giornata a due facce oggi a Misano: in mattinata ha trovato subito un grande feeling con la sua Ducati, chiudendo al comando. Nel pomeriggio però ha un po' perso il filo quando è stato il momento di montare la soft per il time attack. Ma ha assicurato di non sentire la pressione di essere un leader.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Jorge Martin sorride solo a metà alla fine della prima giornata di prove del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini. Il pilota del Prima Pramac Racing, arrivato a Misano da leader iridato con ben 23 punti di vantaggio nei confronti di Pecco Bagnaia, ha iniziato il fine settimana con il piede giusto, risultando il più veloce nella prima sessione di prove libere, nella quale aveva subito trovato un grande feeling con la sua Desmosedici GP.
Questa, dunque, è un'ottima indicazione in ottica gara, ma le cose poi sono peggiorate quando è stato il momento di montare le gomme per il time attack del pomeriggio. Il madrileno, infatti, ha perso il filo con le belle sensazioni della mattinata e in questo modo è arretrato in terza posizione, staccato di 281 millesimi dal campione del mondo in carica, che a sorpresa si è issato davanti a tutti nonostante non sia ancora al 100% dopo l'incidente di Aragon. Tra i due contendenti al titolo poi si è infilato anche Marc Marquez, ancora in grande spolvero dopo il ritorno alla vittoria di domenica scorsa.
"Stamattina mi sentivo davvero bene, non potevo credere di essere così veloce, ma nel pomeriggio abbiamo montato la gomma morbida e sono iniziati i problemi. Poi siamo migliorati un po' alla volta, ma dobbiamo ancora trovare delle soluzioni. Stiamo cambiando le cose, ma non mi sento ancora a mio agio. Ma al mattino era tutto troppo perfetto per essere vero", ha detto Martin quando ha incontrato i giornalisti a fine giornata.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Lo scorso anno la sua rimonta su Bagnaia era cominciata proprio qui a Misano, con una bellissima doppietta. Questa volta è lui a dover vestire i panni della lepre, ma la cosa non sembra preoccuparlo particolarmente: "Sono più rilassato rispetto all'anno scorso, pensare di essere leader o dietro non serve a niente. Mi concentro sul migliorarmi ogni volta che scendo in pista. Quella è la cosa più importante".
Dopo un weekend come quello di Aragon, nel quale è stato molto complicato trovare la chiave giusta per far funzionare la moto, vista l'assenza quasi totale di grip, arrivare su una pista come Misano è sicuramente un bell'aiuto: "Abbiamo girato molto qui, abbiamo dati molto precisi. Poi c'è anche molto grip".
Dopo il trionfo di Aragon, Marquez sembra in palla anche qui con la sua GP23 del Gresini Racing, ma la cosa non sembra stupire "Martinator", che forse se lo aspetta un po' quasi come un arbitro nella lotta tra lui e Pecco: "Marc è sempre veloce già da parecchio tempo. Penso che ora lo sarà ogni venerdì".
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