MotoGP | Martin non spingerà per avere il posto di Bastianini nel 2024
Nonostante il duello ravvicinato con Pecco Bagnaia per il titolo della MotoGP, Jorge Martin non ha intenzione di fare pressioni sulla Ducati affinché lo promuova nel team ufficiale nella prossima stagione.
Il trasferimento vedrebbe la partenza di Enea Bastianini, attuale vicino di box di Bagnaia e che, almeno finora, non è stato in grado di soddisfare le aspettative generate dal suo inserimento nella struttura ufficiale della casa di Borgo Panigale. Ciò è stato dovuto, in gran parte, a diversi infortuni che lo hanno condizionato durante la prima metà del calendario.
Dopo aver ottenuto il terzo posto nell'ultimo campionato in sella ad una Desmosedici GP dell'anno precedente, "Bestia" è caduto nella Sprint del round di apertura a Portimao, dove si è fratturato la scapola, circostanza che lo ha messo a riposo per le prime cinque gare.
Il numero 23 è tornato in Italia, ma è caduto di nuovo al Montmeló, in un incidente alla prima curva della gara, che lo ha nuovamente eliminato per Misano, l'India ed il Giappone, a causa delle fratture alla caviglia sinistra ed al polso sinistro. Con il terzultimo round della stagione in programma a Sepang il prossimo fine settimana, Bastianini è 19° nel Mondiale ed è l'ultimo degli otto piloti in gara con la Ducati.
I dirigenti dell'azienda bolognese ripetono da mesi che il pilota riminese sarà sicuramente nel suo posto attuale nel 2024, perché merita un'altra occasione per dimostrare il suo talento. Talento che nella scorsa stagione lo ha portato a prevalere su Martin nella lotta tra i due per la sostituzione di Jack Miller nel box del team ufficiale.
Qualche giorno fa, il quotidiano As aveva già ipotizzato che la Ducati avrebbe potuto riconsiderare la possibilità di intervenire affinché Martin potesse indossare la tuta rossa già nel 2024. Soprattutto se venisse incoronato campione difendendo i colori del Prima Pramac Racing, un team satellite.
"Fino ad oggi, noi della Ducati non abbiamo parlato di questa ipotesi", ha dichiarato a Motorsport.com un boss della Ducati, che domina il Campionato del Mondo con il pugno di ferro, con tre dei suoi piloti in testa alle statistiche.
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Enea Bastianini, Ducati Team
Questa risposta, tuttavia, non sembra essere così incisiva come quelle che sono state date finora, il che ci porta a credere che, effettivamente, la manovra che porterebbe lo spagnolo al fianco del campione in carica, un anno prima di quanto inizialmente previsto, sia effettivamente fattibile.
A questo proposito è bene ricordare che i contratti di Bagnaia, Martin e Bastianini, così come quello di Franco Morbidelli, li legano direttamente alla Ducati. L'accordo del pilota madrileno scade alla fine del 2024 e, ad oggi, gli lascia totale libertà di movimento in vista del 2025 e del 2026, il prossimo ciclo di movimenti di mercato che si preannuncia molto intenso.
In contatto con l'immediato entourage del pilota #89, Motorsport.com ha appreso che in nessun caso eserciterà pressioni sulla Ducati per ottenere la moto di Bastianini. In primo luogo, perché si trova molto bene in Pramac, dove non gli manca nulla per aspirare a tutto; e anche perché sta guardando un po' più in là.
"L'intenzione di Jorge è quella di assicurarsi la moto rossa nel 2025 e nel 2026. Entrare nella squadra ufficiale nel 2024 sarebbe la conseguenza di un anno fantastico. Ma questo è nelle mani della Ducati, sono loro i responsabili e, finora, non ci hanno detto nulla", ha detto Albert Valera, agente di Martin, a Motorsport.com.
È logico pensare che l'esito di questo campionato avrà un'influenza su ciò che accadrà. Se sarà Martin a vincere, sarà difficile per la Ducati resistere all'idea di ingaggiare il nuovo campione e di lasciarlo in Pramac, dove la sua minaccia si unirebbe a quella di Marc Marquez, passato al Gresini Racing.
Allo stesso tempo, non sarebbe facile spiegare a Bastianini la decisione di abbandonarlo quando gli era già stata assicurata la continuità nel suo posto. A meno che lui stesso non ritenga opportuno fare un passo indietro, e passare ad un ecosistema senza tante pressioni, che potrebbe essere un sollievo.
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