MotoGP | Martin: "Long Lap Penalty giusto, ma va cambiata la regola"
Jorge Martin s'è detto d'accordo con la penalità ricevuta, ma anche che la regola debba essere riscritta. Nella Sprint di oggi ha chiuso secondo, agevolato dalla caduta di Marc Marquez: ora è in testa al Mondiale, ma affiancato a Bagnaia.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Per qualche minuto la Sprint di Jorge Martin al Red Bull Ring si era trasformata in una vera e propria beffa, causata - va detto - da un suo errore di valutazione.
Mentre il pilota del team Pramac era in lotta con Francesco Bagnaia per la leadership della gara corta in Austria, Martin ha provato un attacco profondo alla curva 4, arrivando però troppo lungo e finendo nella via di fuga che permette ai piloti di rientrare.
Martin ha correttamente lasciato passare Bagnaia, accodandosi a lui. Ciò che però non ha fatto, è perdere un secondo nel settore come previsto dal regolamento. A quel punto i commissari di gara non hanno potuto fare altro che comminare un Long Lap Penalty al vice campione del mondo della MotoGP.
Al termine della gara, Jorge ha affermato di essere d'accordo con la penalità ricevuta perché è stato interpretato correttamente il regolamento da parte dei commissari, ma che la regola in sé andrebbe cambiata avendo già perso una posizione dopo il tentativo di sorpasso ai danni di Bagnaia.
"Alla fine penso che il Long Lap Penalty che mi hanno comminato sia giusto, perché c'è scritto nel regolamento. Ma penso che il regolamento debba essere cambiato. Sono entrato per primo nel taglio della curva e sapevo che a quel punto non avrei dovuto guadagnare niente, infatti ho chiuso il gas per fare passare Pecco. E anche perdendo la posizione ho comunque dovuto fare il Long Lap Penalty. Ecco perché spero che in futuro questa regola sia cambiata".
"Io il regolamento lo conosco, riguardo l'uscita e il rientro in pista. Ma come si fa a calcolare di perdere 1 secondo in un settore. E' veramente difficile. Forse potrebbero dirti qualcosa sul cruscotto, non so... Appena sono rientrato ho finito il primo settore, poi avevo il secondo settore e di fatto era un rettilineo. Era molto complicato. Alla fine non sto dicendo che non me lo meritassi. Poi comunque sono riuscito comunque a chiudere al secondo posto".
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Martin, rientrato terzo dopo il Long Lap Penalty, non ha avuto troppe difficoltà nel tenersi dietro l'Aprilia di Aleix Espargaro, ma si è ritrovato al secondo posto pochi istanti più tardi, quando Marc Marquez - nel tentativo di recuperare decimi su Bagnaia e lottare per la vittoria - ha perso l'anteriore della sua Ducati Desmosedici GP23 ed è finito nella via di fuga.
Questo ha portato Bagnaia a tornare in testa alla classifica Mondiale dedicata ai piloti, ma in coabitazione proprio con Martin. La lotta, quindi, ripartirà da una sorta di zero a zero già nella gara di domani.
"Comunque ho dato il massimo. Il primo giro è stato bellissimo: ci siamo passati due o tre volte ed è stato proprio bello, ero carico. Penso che potesse essere una gara molto bella, perché io e Pecco siamo molto vicini a livello di passo. Quando ero dietro a Bagnaia mi sono accorto di poterlo seguire, ecco perché se fossi rimasto davanti sarebbe andata anche meglio".
"Ovviamente se avessi frenato un po' prima di sicuro non sarei uscito di pista, ma è anche vero che non avrei avuto l'opportunità di passare Bagnaia. Alla fine stiamo lottando per essere i migliori al mondo. Devi prendere i rischi. Ho preso il rischio e sono comunque arrivato secondo. Se anche fossi rimasto dietro a Pecco, avrei comunque potuto chiudere al secondo posto. Quindi alla fine diciamo che non è andata così male. Ora siamo praticamente zero a zero e siamo al tie break".
Al di là dell'episodio che lo ha portato a dover scontare il Long Lap Penalty, Martin ha anche detto di essere contento del passo avanti che ha compiuto oggi, soprattutto sul giro secco. Un aspetto che potrebbe aiutarlo da qui sino al termine della stagione.
"Sono comunque contento, perché siamo riusciti a fare un piccolo passo avanti per quanto riguarda il time attack. Essere lì con Pecco e i migliori non è mai male".
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