MotoGP | Martin: “Gara difficile, a ogni giro pensavo alla caduta”
Jorge Martin si è riscattato la domenica vincendo il Gran Premio d’Indonesia e tornando a +21 su Bagnaia. Il pilota Pramac però ha corso avendo sempre nella testa la caduta della Sprint di ieri e dell’anno scorso.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Dopo l’incubo, Mandalika diventa la pista della rinascita per Jorge Martin: autore della pole position, il leader del campionato ha dominato dal semaforo alla bandiera a scacchi, tornando sul gradino più alto del podio dopo un lungo digiuno. L’ultima vittoria domenicale risaliva a Le Mans, a maggio, e oggi lascia l’Indonesia tirando un grande sospiro di sollievo.
Un anno fa, il pilota del team Pramac ha pagato il voler strafare con una caduta, ripetendo l’errore nella Sprint di ieri. L’eccesso di fiducia lo ha portato ad affrontare con maggiore cautela la gara odierna, che è stata perfetta dall’inizio alla fine. Martin non nasconde però di aver trascorso quasi tutti i giri di gara con l’ombra delle cadute passate.
“Sono felice, non tanto per il risultato che ovviamente mi fa essere contento, ma soprattutto per essermi rifatto di una situazione complicata. Al 13° giro ho iniziato a pensare all’anno scorso, ho avuto due momenti in cui sono andato lungo alla Curva 10. Allora ho affrontato la successiva con molta tranquillità, non volevo rischiare niente”, ha raccontato Martin al termine della gara.
Jorge Martin, Pramac Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
L’incubo della caduta si rinnovava a ogni giro, quando alla Curva 16 si conteneva per non strafare. Ma il pilota Pramac aveva dietro di sé Pedro Acosta: “A ogni giro, quando passavo alla 16 ci pensavo e mi dicevo ‘tranquillo, lento’. L’anno scorso avevo il potenziale per vincere con un bel distacco e quest’anno ho tenuto sei o sette decimi, che è complicato ugualmente, perché se fai un errore ti fregano!”.
“Sentivo la moto di Pedro, ma pensavo che se mi avesse preso in quel punto, avrei spinto altrove. Era una giornata difficile, c’era molto caldo, ma anche molto vento che mi spingeva. Ma sono riuscito a mantenere il distacco e un passo molto costante. Quando ho visto che Pedro era un subito dietro, ho spinto un po’ di più per riuscire ad aprire il gap. Ho avuto dei momenti difficili, ma sono felice perché mentalmente è stata dura”, ha spiegato il leader del Mondiale.
Ora Martin si presenta in Giappone con un vantaggio di 21 punti su Pecco Bagnaia, tanto ma non troppo: “Io provo sempre a vincere e a fare quel che si può. Un po’ più di testa la dobbiamo avere, ieri ero troppo fiducioso e ho commesso un errore. È importante imparare. Ieri volevo vincere a tutti i costi, ma così non vinci. A volte puoi farcela, ma altre volte sei troppo ottimista. Io provo a imparare tutti i giorni, l’obiettivo finale non è solo vincere, ma anche essere migliore ogni giorno professionalmente e umanamente. Vincere è una conseguenza e spero di continuare così”.
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