MotoGP | Martin: “Contento di essere tornato a…liderare”
Jorge Martin sfiora il successo a Portimao, ma si piega a Pecco Bagnaia nella prima Sprint Race della storia della MotoGP. Il pilota Pramac è secondo, ma è contento di essere tornato a comandare una gara e di aver iniziato la stagione con il piede giusto.
In qualifica è un pilota che non solo non va mai sottovalutato, ma va temuto: anche nel 2023 Jorge Martin si conferma uno dei più efficaci sul giro secco e a Portimao ha conquistato una terza posizione che gli ha consentito di scattare dalla prima fila nella prima Sprint Race della storia della MotoGP. In sella alla Ducati del team Pramac, lo spagnolo ha provato a entrare nella storia come primo vincitore, ma si è piegato a Pecco Bagnaia, chiudendo in seconda posizione.
Nella combattutissima gara veloce, Martin non si è risparmiato, andando all’attacco di Jack Miller, sorprendente nelle primissime fasi, e del compagno di marca Pecco Bagnaia. Il portacolori Pramac ha sfoderato sorpassi senza remore, mettendosi al sicuro con oltre cinque decimi di vantaggio a poche tornate dal termine. Tuttavia, il recupero del campione del mondo e un piccolo errore proprio all’ultimo giro hanno privato Martin della prima vittoria stagionale.
Jorge Martin, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
“Sono contento!”, esordisce Martin, ritenendo poi di aver commesso un errore nella scelta della gomma: “Sicuramente oggi non abbiamo scelto le gomme giuste, soprattutto per quanto riguarda l’anteriore. Con la dura avevo fatto solo 4/5 giri e avevamo optato per quella, ma non mi fermavo. Ho provato a stare davanti e sono contento di essere tornato a “liderare”, perché mi dà tanta fiducia. L’anno scorso mi è mancata questa sensazione, un po’ l’ho avuta in Argentina, ma mi mancava un po’ essere davanti. Poi ho fatto dei sorpassi, che l’anno scorso non facevo tanto. Sono pronto per domani”.
È un Martin fiducioso e di nuovo sorridente quello che arriva ai microfoni della stampa dopo la prima breve gara della stagione. Qui, sulla stessa pista dove due anni fa ha quasi accarezzato l’idea di smettere a causa di un pauroso incidente che lo ha tenuto fuori gioco per molto tempo, ha sfiorato la vittoria, andata però al campione del mondo in carica. Con Pecco alle spalle, Jorge sapeva di non essere al sicuro e, al netto dell’errore, aveva già chiaro di non voler cedere: “C’era ancora la curva 12 dove poteva passarmi. Lì avrei chiuso tutto, però era quasi fatta. Peccato, perché più dei punti era bello ritrovare il feeling della vittoria dopo un anno e mezzo. Però dai, il nostro momento arriverà”.
Al termine della Sprint Race, è importante analizzare i dati per capire come comportarsi nella gara lunga. Martin ritiene che si tratti di una raccolta di informazioni preziose in vista della domenica, in cui sa già dove migliorare per poter essere più efficace: “Penso che sarà importante, perché ti porta delle informazioni che nei turni classici è difficile avere. In prova non spingi mai per così tanti giri di fila. Avevo già i dubbi per la soft dietro, ma li ho confermati perché con la media con 30 giri ho girato come oggi. Domani sicuramente saremo più forti”.
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