MotoGP | Martin: "Bilancio positivo: volovo la top 5 in estare e son 2°"
Jorge Martin va in vacanza "con un bilancio positivo" e convinto di avere consistenza e velocità, e indica le qualifiche come la chiave della seconda metà della stagione.
Il pilota della Prima Pramac Racing è stato penalizzato sia nella Sprint di sabato (6°) che in quella di domenica (5°) da una cattiva posizione in griglia nel Gran Premio d'Olanda della MotoGP. Sabato, Jorge Martin è stato vittima di una caduta evitabile nel suo primo run in Q2, che gli ha impedito di disputare una buona sessione e lo ha condannato a partire 10°, dalla quarta fila.
Se sabato è stato in grado di aggirare gli avversari e di risalire rapidamente le posizioni, domenica ha avuto più lavoro da fare ed è riuscito a raggiungere il gruppo di testa solo a tre giri dalla fine. Martin ha tagliato il traguardo a soli nove millesimi di secondo dal quarto classificato, Aleix Espargaro, ma il pilota dell'Aprilia ha ottenuto il podio grazie a Brad Binder, penalizzato di una posizione per aver superato la pista, un terzo gradino del podio che Martin avrebbe ottenuto se avesse superato l'amico Aleix al traguardo.
"Non ho fatto una buona partenza, ero più rilassato, abbiamo avuto molti problemi con le gomme e ho dovuto fare attenzione nei primi tre o quattro giri, perché quel momento è cruciale per il resto della gara. Dovevo recuperare, ma non potevo impazzire, quindi sono andato poco alla volta, recuperando una o due posizioni al giro, ma in soli tre giri ero già quinto, quindi non sono andato troppo male. Soprattutto, sono stato molto condizionato da sabato, dalla caduta in Q2, questi errori non possono ripetersi, ma sono contento della mia prestazione di oggi nella gara lunga, molto meglio di ieri", ha spiegato Martín, che il giorno precedente era arrivato sesto nella Sprint.
Jorge Martin, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Una volta arrivato al quinto posto e con tutta la corsa davanti a sé, Martín ha dovuto recuperare molto terreno per raggiungere i quattro piloti che lo precedevano, a volte progredendo ed altre meno. Alla fine, però, è riuscito ad entrare in contatto con il gruppo, ma non è riuscito a completare la rimonta.
"Non saprei dire perché non sono riuscito a portare a termine la rimonta, soprattutto perché perdevo molto alla curva 11, quella che porta al rettilineo posteriore, ed ero un po' lontano per la curva 15 ed alla frenata della 16, che è quella in cui ero più forte".
"Non ne ho avuto la possibilità, sono entrato nel gruppo a tre giri dalla fine e non ho avuto molto tempo per studiare Aleix Espargaró, che stava anche cercando di passare Brad Binder. E' stata una combinazione di cose, anche se mi sentivo più forte di loro in quel momento della gara. È stato un peccato", si è rammaricato.
Per tre giri, Martin è rimasto incollato ad Aleix, alla ricerca di un varco in cui infilare la sua Ducati.
"Ho visto la possibilità di passare alle curve 1 e 16, ma sono punti difficili. Aleix è forte in staccata e stava fermando la moto con forza in quei punti. Con altri piloti è stato più facile, ma in questo caso è stato più difficile. Ho cercato di uscire bene dall'ultima curva per passarlo, forse avrei dovuto passare all'interno, ma eravamo molto vicini e c'era il rischio di toccarsi. Ma credo che se fossi passato all'interno l'avrei superato al traguardo", ha immaginato.
Un quinto posto che, lottando per il Campionato del Mondo, sono punti importanti.
"Ero arrabbiato perché era molto vicino (9 millesimi di secondo), se avessi finito due secondi dietro non mi sarebbe importato, ma così vicini sono punti importanti. Alla fine sono contento, perché sabato il massimo a cui puntavo nella Sprint era il sesto posto, non avevo più velocità, ed oggi partendo davanti avrei potuto lottare per la gara. Abbiamo fatto un grande passo avanti, il ritmo era buono, ho recuperato 2"5 su Pecco durante la gara e questo dimostra che abbiamo la velocità. Ora ci aspettano piste molto belle: Silverstone, Austria, Barcellona, molte gare in cui sono veloce e posso attaccare per recuperare punti".
Anche Martin ha toccato il verde all'ultimo giro nello stesso punto di Binder, ma lui non è stato penalizzato. Il motivo è semplice e lo ha spiegato il madrileno.
"Penso che se ti tocchi il verde all'ultimo giro perdi la posizione se hai qualcuno dietro di te, se invece hai qualcuno con più di 10 secondi di distacco (come è successo) non possono dirti nulla. Per questo non sono andato alla morte all'ultima curva con Aleix, perché sapevo che se lo avessi superato mi avrebbero tolto la posizione. Inoltre, se avessi preso il podio ad Aleix avremmo avuto dei problemi (ride) e mia madre avrebbe avuto un infarto (altre risate)".
Jorge Martín, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
Con il secondo posto di ieri e la vittoria di oggi, Pecco Bagnaia si è portato a 35 davanti a Martin, che ora ha Marco Bezzecchi ad uno solo da lui. È quindi molto importante prepararsi per la seconda parte del campionato e capire se la chiave sarà la velocità o la costanza.
"È tutto, il problema è che i primi tre sono gli unici costanti, che è la chiave, ma per battere gli altri due bisogna avere la velocità. Di sicuro, per me, la chiave è sabato, per fare una buona qualifica ed arrivare il più avanti possibile sulla griglia di partenza".
Nonostante questo leggero calo nella classifica generale, Martin lascia la "Cattedrale" felice.
"Questa pista era una delle più difficili per me, ho sempre sofferto qui, ma se mi fossi qualificato bene credo che sarei stato in lotta per la vittoria. Quindi la chiave è la qualifica di sabato", ha insistito.
Infine, lo spagnolo vuole godersi un meritato riposo ora, ma è concentrato sul tornare più forte a Silverstone, un circuito che gli piace, il primo fine settimana di agosto.
"Nel pre-campionato il mio obiettivo era di essere tra i primi cinque nel Mondiale a metà anno. Pensavo che sarebbe stato più stretto di quanto non sia ora, ma con le Sprint ci sono più punti e il divario è aumentato. Ma sono secondo, quindi devo fare un bilancio positivo in generale. Ci siamo lasciati alle spalle piste molto difficili, quindi vado in vacanza felice e con un ottimo sapore in bocca".
Jorge Martin, Pramac Racing
Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images
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