Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia
Intervista
MotoGP GP d'Austria

MotoGP | Martin: "Alla fine ero sotto shock, ma sono incolpevole"

Jorge Martin è stato protagonista di due manovre che hanno innescato diverse cadute nella Sprint del GP d'Austria, ma non ha ricevuto alcuna penalità. A fine gara si è detto sotto shock, ma incolpevole per l'accaduto.

Jorge Martin, Pramac Racing

Se Francesco Bagnaia s'è preso tutti i riflettori per aver vinto la Gara Sprint del Gran Premio d'Austria di MotoGP, Jorge Martin ha attirato l'attenzione su di sé risultando l'altro grande protagonista di giornata, ma per una serie di manovre che hanno fatto e che faranno discutere almeno sino alla gara di domani.

Il pilota del team Pramac ha subito indossato i panni del protagonista alla Curva 1, innescando una caduta che ha coinvolto, tra gli altri, Marco Bezzecchi, Fabio Quartararo, Enea Bastianini, Maverick Vinales, Miguel Oliveira e Johann Zarco.

Uno strike che ha fatto molto male soprattutto a Bezzecchi, il quale ha perso contatto con Bagnaia nel Mondiale Piloti e la seconda posizione nella stessa classifica proprio a beneficio di Martin, terzo sotto la bandiera scacchi della Sprint al Red Bull Ring.

"E' stata una gara complicata mentalmente, dal punto di vista della concentrazione", ha ammesso Martin ai microfoni di Sky Sport al termine della gara. "Sono partito bene, ho provato a passare Quartararo ma poi ha rilasciato i freni. Io a quel punto ho provato a mantenere la frenata costante, perché non potevo frenare più forte a quel punto, e mantenere la linea interna della curva. Poi ho sentito un colpo e ho visto tutte le cadute. Dopo pensavo che arrivasse qualche penalizzazione, o per me o per Quartararo. Ho visto sul rettilineo che lo hanno dato a lui [Ma per un contatto che ha portato a cadere Lorenzo Savadori, ndr] e ho pensato di essere incolpevole".

La caduta innescata dal contatto tra Martin e Quartararo non ha indotto i commissari a comminare penalità. Così Martin ha potuto proseguire la sua gara, andando alla caccia di Luca Marini e del terzo gradino del podio.

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing, Jorge Martin, Pramac Racing

Francesco Bagnaia, Ducati Team, Brad Binder, Red Bull KTM Factory Racing, Jorge Martin, Pramac Racing

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Martin, in possesso di un passo competitivo, ha superato Marini alla Curva 1, ma la sua manovra non è stata sufficiente a evitare il contatto con il pilota del team Mooney VR46 Ducati. Marini è stato toccato dalla Ducati dello spagnolo ed è volato a terra, lasciando le porte spalancate al rivale verso il terzo posto.

"Ho provato a spingere un po' di più per arrivare al podio. Ho superato Luca e quando stavo già rilasciando i freni per entrare ho sentito un colpo. Mi spiace molto per questo. Non volevo affatto spingerlo fuori", ha commentato Martin riguardo l'incidente con Marini. "Ho provato a stare più all'interno possibile della curva, più pulito possibile. Però forse lui voleva incrociare le traiettorie, non lo so".

"Una caduta senza senso. Poi a quel punto dopo la sua caduta pensavo che mi dessero una Long Lap Penalty e ho spinto fino alla fine per cercare di avere più di 3 secondi di margine con il primo dei rivali alle mie spalle e ci sono riuscito. Se arriva la penalità ho margine. Però non l'ho fatto per far cadere Luca. Ho provato a superarlo nell'unico punto in cui potevo ed è andata così. Mi dispiace".

Martin, conscio di aver fatto due manovre quanto meno al limite, ha provato a creare un buon gap con Alex Marquez, primo degli inseguitori, così da non perdere il podio in caso di eventuale penalità a fine gara. Una volta passato sotto la bandiera a scacchi, Jorge ha ammesso di aver pianto per lo shock riguardo l'accaduto, ma anche di sentirsi incolpevole dopo aver rivisto le immagini dell'accaduto.

"Se guardate gli ultimi 5 giri ho dato quasi 2 secondi ad Alex Marquez e al posteriore avevo comunque una gomma Soft. E' stato difficile. Alla fine della gara ho iniziato a piangere per tutte le cose accadute. Ero come sotto shock. Alla fine mi hanno detto che non è stata colpa mia, ho visto le immagini dell'accaduto ed ero davanti. Mi dispiace molto per il suo team, per Ducati e per lui, ma è andata così".

Oggi Martin ha puntato sulla gomma morbida per sfruttare il grip maggiore rispetto alla media, mescola preferita da altri concorrenti. Questa ha funzionato, perché il grip è rimasto per quasi tutta la gara. Inoltre, in vista della gara di domani, lui e il suo team avevano già provato la mescola media nelle prove libere, dunque potranno contare sui dati raccolti ieri e anche su quelli degli altri piloti.

"Quando ho visto che tutti avevano la media davanti pensavo di poter avere più grip nei primi giri e così è stato. Poi il grip è rimasto, ma negli ultimi giri era un disastro. Comunque sono tranquillo, abbiamo fatto un bel lavoro provando la media venerdì e poi abbiamo i dati di tutti gli altri piloti. Per cui possiamo stare tranquilli in vista della gara di domani", ha concluso Martin.

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente MotoGP | Bagnaia: "Decisiva una modifica tra qualifiche e Sprint"
Prossimo Articolo MotoGP | Binder: “Pecco irreale, ma proverò a metterlo in difficoltà”

Top Comments

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Edizione

Italia Italia