MotoGP | Marquez: "Valvola rotta prima della gara. Da lì tutti i problemi"
Una valvola rotta prima della gara è la causa di tutti i problemi di Marc Marquez nella domenica del Red Bull Ring. Da quell'intoppo, a cascata ci sono state situazioni che hanno compromesso una gara che poteva essere buona e in cui ha limitato i danni con una rimonta dal 13° posto alla quarta posizione.
Marc Marquez, Gresini Racing Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La domenica austriaca si chiude con l’amaro in bocca per Marc Marquez, autore di una gara che ha dato prova di quanto solido fosse il passo per lottare almeno per il podio. Tuttavia, una partenza complicata da alcuni problemi prima del via lo ha costretto a una rimonta, messa a segno come lui sa fare, ma che ha fatto sì che un’occasione buona venisse sprecata. Così, l'otto volte campione del mondo non è riuscito ad andare oltre il quarto posto.
Il pilota del team Gresini non è riuscito a ingaggiare l’abbassatore quando era sulla sua casella della griglia e non è riuscito a sfruttare la terza posizione perché lo spunto è stato tutt’altro che buono. Finito nel traffico della partenza, è arrivato a un contatto con Franco Morbidelli che lo ha fatto finire 13°. Tutto da rifare per il catalano, che da lì ha dovuto ricostruire la sua gara per provare ad avvicinarci al gruppo dei primi.
Non solo l’abbassatore! I problemi per Marc sono stati diversi al Red Bull Ring, e ben prima che il dispositivo non si ingaggiasse, è sorto un altro problema: una valvola della gomma si è rotta e i meccanici sono stati costretti a cambiare il cerchio mezz’ora prima della gara. Questo ha portato al raffreddamento della gomma.
“Tutto ciò che poteva accadere a noi è accaduto”, ha spiegato Marquez nella domenica del Red Bull Ring. “A cominciare da un problema tecnico mezz'ora prima della gara. Quando i meccanici stavano per montare lo pneumatico, hanno controllato la pressione e una valvola si era rotta. Hanno dovuto rivolgersi rapidamente alla Michelin, spostando la gomma da un cerchio all'altro e perdendo temperatura nella gomma. L'opzione principale era quella di cambiare lo pneumatico se non avevano tempo, ma loro avevano tempo e noi abbiamo preferito uscire con la gomma anche se non era alla temperatura giusta”.
“Sulla griglia di partenza mi hanno detto di fare attenzione al giro di riscaldamento, per portare la gomma in temperatura. Ero più concentrato su questo che su quello che dovevamo fare ora e non ho agganciato bene il dispositivo di partenza. Colpa mia, ma tutto viene di conseguenza. È stato un caos: scaldare lo pneumatico anteriore, inserire il dispositivo anteriore... e non l'ho inserito correttamente. E non l'ho fatto bene”, ha ammesso, riconoscendo di aver commesso un errore, oltre al problema tecnico avuto prima del via.
Lo spegnersi del semaforo non ha fatto altro che aumentare i problemi, con l’abbassatore prima e il contatto con Morbidelli poi: “La fortuna non mi ha aiutato alla prima curva. Sono uscito e ho detto ‘vediamo quante posizioni perdiamo’ Morbidelli doveva essere molto veloce da dietro. È normale, tocca a qualcuno e questa volta è toccato a entrambi. Nel contatto, stavo andando molto dritto e ho frenato dove Miller, che era all'interno, ha frenato. All'improvviso ho sentito un forte colpo sul lato sinistro. Ma non è colpa sua né mia. Quante collisioni hai visto in quella prima curva? Per fortuna siamo usciti entrambi sani e salvi dalla curva. E io mi sono messo in quel pasticcio. Avrei dovuto evitarlo”.
Da lì, è arrivato il momento di ricostruire la gara per l’alfiere Gresini: “Quando ho visto che ero 13°, ho dovuto risalire con pazienza, senza commettere errori. Almeno mi sono divertito con qualche sorpasso. Forse uno dei momenti più difficili è stato quello con Bezzecchi, ero qualche giro dietro di lui. Con Jack Miller la gomma anteriore si è scaldata troppo e non sono riuscito a frenare dove volevo”.
Ma, vedendo come ha rimontato e considerando che nel finale aveva gli stessi tempi di Pecco Bagnaia e Jorge Martin, viene spontaneo pensare che senza quei problemi avrebbe potuto giocarsela. Oppure no? “Non oso dire se avrei potuto stare con Bagnaia e Martin. Alla fine della gara ero più veloce, sì, ma all'inizio ero più lento. Forse hanno usato più gomme all'inizio che alla fine. Sarei potuto salire sul podio, sì”.
“Oggi sarei potuto salire sul podio, ma non è stato possibile. Non sono soddisfatto del quarto posto, perché abbiamo fallito nei due punti più importanti del weekend. Ma, ad esempio, quello di Montmelò è stato un fine settimana strano, con brutte sensazioni, e sono arrivato secondo e secondo. E questo fine settimana è stato più importante per me, perché sono stato più competitivo in tutte le sessioni di prove e in tutte le gare”, ha ammesso Marquez.
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