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MotoGP | Marquez: "Spero sia il ritorno definitivo, è l'ultima chance"

Marc Marquez ha ribadito che il ritorno di questo fine settimana ad Aragon è la sua "ultima possibilità" dopo oltre due anni di infortuni al braccio destro.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Foto di: Repsol Media

Marc Marquez si è sottoposto il 2 giugno alla quarta operazione al braccio destro, infortunatosi nel luglio 2020. Appena tre mesi più tardi era in sella ad una moto stradale, prima di tornare in sella ad una MotoGP nei test di Misano della scorsa settimana.

Dieci giorni dopo, senza perdere neanche un attimo, il pilota della Honda tornerà in azione questo venerdì nel Gran Premio di Aragon, in quello che sarà il suo quarto ritorno dopo l'incidente di Jerez. "Spero che sia l'ultimo, è la mia ultima occasione", ha detto il pilota della Honda, dipingendola come una situazione che potremmo definire ora o mai più.

"Speriamo, l'ultimo ritorno per me doveva essere anche quello definitivo, ma poi le cose si sono complicate. Sembra che, fin dall'inizio dell'operazione, tutto sia andato bene con un'evoluzione favorevole. Ma ora potrebbero esserci complicazioni sulla moto, non a livello osseo, ma forse a livello muscolare, qualcosa che ci costringe a fermarci. Voglio guidare la moto per recuperare, ma anche per preparare il progetto Honda 2023".

Marc ha voluto chiarire, in ogni caso, che ogni passo è stato fatto in accordo con i medici che lo hanno in cura.

"La raccomandazione dei medici è stata: 'vai, ma con calma', ma ovviamente questo è un weekend di gara. Per loro è una buona opzione per me stare in moto, ma combinata con la palestra per lavorare su tutti i muscoli, per attivarli un poco alla volta".

Le aspettative e l'eccitazione che il ritorno di Marc genera tra la gente sono colossali.

"Capisco che la gente sia entusiasta del mio ritorno, ma quello più entusiasta sono io, e spero che sia quello definitivo perché alla fine è quasi l'ultima cartuccia per questo braccio. Non vedo l'ora, come quando ho deciso di operarmi (alla fine di maggio)".

"Ho già vinto, perché mi sono trovato bene nella vita normale, su base giornaliera, ora devo vedere se riesco a vincere anche nella mia vita professionale, sulla moto, è lì che dobbiamo continuare a lavorare. Ma c'è ancora molta strada da fare per ottenere risultati importanti, perché per me e per la Honda è un momento difficile. Dobbiamo lavorare insieme per uscirne, entrambi", ha spiegato Marquez giovedì a MotorLand.

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Marc Marquez, Repsol Honda Team

Photo by: MotoGP

Le aspettative per il ritorno di Marquez sono così alte che, conoscendo il personaggio, nessuno esclude la possibilità di vederlo sul podio.

"No, no, no! Le aspettative che ho già sentito sono troppo alte, non sono mie e non sono reali. La mia condizione fisica non è ideale, sono qui, ma per continuare a recuperare: questo è quello che credono i medici e la Honda. Abbiamo analizzato tutto e abbiamo pensato che questo fosse un circuito ideale per continuare il processo di recupero. Sono qui per competere, ma non in modalità di attacco", ha detto.

"L'intenzione se torno a correre, è per farlo per il resto dell'anno. Se sono qui, è per fare tutte le gare che rimangono. Mi era chiaro che se non fossi riuscito ad essere ad Aragón, la prossima opzione era la Thailandia o la Malesia".

"Motegi è molto impegnativa per il braccio e a Phillip Island non me la sentivo di andarci dopo un'assenza così lunga, bisogna arrivare lì con un buon piano di gara. Ora abbiamo un triplo appuntamento (Aragon, Giappone e Thailandia) e vedremo come me la caverò. Sono qui con l'intenzione di portare a termine il weekend e l'intera gara, il più avanti possibile ovviamente, ma senza impazzire".

Un'altra ipotesi circolata in questi giorni è che Marquez possa diventare il "giudice" della lotta per il titolo in queste ultime gare.

"Sono molto lontano da loro, penso che siano al massimo. Quando lotti per il campionato ottieni di più da quello che hai, guidi molto bene. Io non sono a quel livello ora, vedremo se nelle ultime due o tre gare potremo essere più vicini, ma al momento sono molto lontano", ha detto.

Il catalano, prima delle ultime sei gare della stagione, non si pone obiettivi sportivi.

"Non pretendo nulla da me stesso e soprattutto voglio ringraziare Honda che non pretende e non si aspetta nulla da me. Quello che spero è di avere una buona evoluzione del braccio, che ogni volta mi faccia pensare sempre meno al braccio e di più alla guida. Continueremo a lavorare con Honda, dobbiamo avere, insieme, un'evoluzione costante, perché l'obiettivo principale è prepararci per il 2023".

Uno degli sviluppi della Honda consiste nell'essersi aperta alle novità, come il nuovo forcellone commissionato a un'azienda esterna, la Kalex, che Marc ha testato a Misano e utilizzerà questo fine settimana per confermarne il funzionamento su un circuito diverso. "È pronto e disponibile. Venerdì non credo che lo useremo, perché è troppo presto per me, vedremo nel resto del weekend", ha detto il pilota di Cervera.

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