MotoGP | Marquez: "Senza la caduta di ieri, forse il podio era possibile"
Marc Marquez ha ribaltato il suo fine settimana iniziato male conquistando il quarto posto nella domenica del Gran Premio di Gran Bretagna. Il pilota Gresini sostiene che senza la caduta della Sprint avrebbe potuto ambire al podio, ma non oltre: la GP23 è troppo indietro rispetto alla GP24.
Marc Marquez, Gresini Racing
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Una delle sorprese più grandi di questa prima metà di stagione MotoGP è il digiuno di vittorie di Marc Marquez. Dal suo arrivo in Ducati, tutti si aspettavano di vedere l’otto volte campione del mondo tornare sul gradino più alto del podio, eppure lascia Silverstone da quarto in campionato, staccato di 62 punti dal nuovo leader Jorge Martin.
Ancora senza successi, il pilota del team Gresini ha dato una svolta a uno dei suoi fine settimana più complicati della stagione conquistando un quarto posto in rimonta dalla settima casella della griglia. In un Gran Premio di Gran Bretagna insidioso per le temperature rigide che hanno messo alla prova la gestione delle gomme, Marquez è riuscito a ottenere quello che crede fosse il massimo.
La quinta posizione di domenica riscatta comunque lo zero di sabato, quando è scivolato nella Sprint che però ha inevitabilmente condizionato l’andamento del resto del weekend: “Senza la caduta di sabato forse sarebbe stato possibile un podio… O forse un'altra caduta. Quando ho superato Aleix, ho fatto due giri per avere un po' di margine, ma guardavo più i piloti dietro di me che Pecco. Ma per la mia mentalità, non volevo rischiare due errori nello stesso weekend. Ho preferito risparmiare e andare in Austria con fiducia, piuttosto che rischiare di cadere di nuovo. Oggi ho dovuto usare più la testa che il cuore”.
“Il weekend si è risolto con lavoro e insistenza”, ha spiegato l’otto volte iridato, che ha cambiato la faccia a un gran premio iniziato forse nel peggiore dei modi. “Quando inizi male il venerdì, sei già in ritardo. Anche nel warmup, in cui di solito non si prova niente, abbiamo provato delle cose grandi che ci hanno aiutato per la gara. Per me la cosa più importante è che sono riuscito a tenere il ritmo di quelli davanti, sono rimasto sorpreso anche io stesso. Per sei giri siamo stati lì, poi la gomma ha iniziato a calare. Ho la sensazione che potessi fare di più”.
Marc Marquez, Gresini Racing Team
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Il duro lavoro paga sempre, ne è convinto Marquez, che esprime gratitudine verso il team: “Questo weekend ho avuto il venerdì peggiore, ma ho salvato tutto a poco a poco, anche con il team che ha fatto un grandissimo lavoro. Oggi sono riuscito a essere vicino a Pecco, che ha sofferto. Ma Bastianini e Martin hanno comunque la GP24 che ci prende quei 3 o 4 secondi a fine gara. Questo fine settimana avevo un handicap, che era l’ingresso in curva. Sistemato quello, si è aggiustato tutto il fine settimana e ho potuto almeno guidare ed essere costante”.
Tuttavia, questo non basta perché la GP23 paga un gap tecnico troppo grande dalla versione aggiornata: “Guardare i piloti con la GP24 serve un po’ per vedere cosa fanno meglio o peggio. Ma a livello di messa a punto, devi guardare le GP23 perché le GP24 hanno un concetto un po’ diverso. Però proviamo a seguire il nostro cammino perché ho uno stile un po’ particolare e pian piano lo adatto alla Ducati”.
Uno dei piloti che dispone della GP24 è Enea Bastianini, vincitore ieri e anche oggi. Autore di una doppietta, il pilota Ducati ufficiale ha definitivamente scavalcato Marc nella classifica piloti, collocandosi in terza posizione: “Enea è un pilota con molto talento e si è visto. È talento puro. La sua capacità è che gira con molto poco angolo, inclina poco e questo è difficile da fare, perché di solito quando inclini poco hai meno velocità, invece lui riesce a fare questo mantenendo la stessa velocità. Se riesce a risolvere la qualifica, ricomincerà a vincere gare. È sempre il pilota più veloce negli ultimi giri. Lo metto assolutamente in lotta per il titolo, avete sempre messo a me in lotta, ora lui è terzo davanti a me, perciò assolutamente lui in lotta”.
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