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MotoGP GP d'Austria

MotoGP | Marquez: "Sentivo di poter stare con Pecco dopo tanto tempo"

Marc Marquez è scivolato durante la Sprint al Red Bull Ring quando era secondo e vedeva Pecco Bagnaia sempre più vicino. Occasione persa per il pilota Gresini, che però è contento nonostante la scivolata perché ha sentito di avere di nuovo la forza di poter stare con i piloti di testa.

L'incidente di Marc Marquez

L'incidente di Marc Marquez

Tre cadute in Quattro sprint: il bilancio del sabato di Marc Marquez non è entusiasmante se pensiamo a quante volte (non) ha visto la bandiera a scacchi. Eppure, a dispetto delle altre volte, nella Sprint del Red Bull Ring il pilota del team Gresini ci ha provato, è scivolato per provare ad andare a vincere.

Se si guarda l’altra faccia della medaglia, è un passo in avanti rispetto al solito: quando è caduto a poche tornate dal termine era all’inseguimento di Pecco Bagnaia, lanciato verso la vittoria. L’otto volte iridato, secondo, iniziava a vedere sempre più grande la sagoma del futuro compagno di squadra, ma proprio lì è incappato in un errore.

Una caduta dovuta da un eccesso di foga, ma che non toglie il sorriso al pilota di Cervera, che nella Sprint del Gran Premio d’Austria si è sentito per la prima volta dopo tanto tempo in grado di giocarsela davvero: “La causa della caduta è stata il rischio che ho preso. Dopo la qualifica ho detto che gli altri erano solo mezzo passo in avanti, così nella Sprint ho rischiato”.

“Mi sono visto con le forze per arrivare a Pecco ed era da tempo che non succedeva”, spiega il pilota Gresini dopo la Sprint. “Ho rischiato ed è andata male? Sì. Oggi mi sono fatto prendere dalla voglia di essere davanti, ma sono contento. Queste cadute non mi stancano tanto perché vado davanti. Se fossi arrivato su Pecco, l’obiettivo di domani sarebbe stato un altro. Ma ora devo assicurarmi il podio, che penso sia fattibile”.

 

Pensando al potenziale e al fatto che avrebbe potuto combattere per la vittoria, verrebbe quasi da mangiarsi le mani. Però Marquez non si abbatte, anzi: “Sono stato troppo ottimista, era come fosse un podio facile, stavo andando molto bene. Nella prima parte della gara, mi sono detto ‘Ok, starò tranquillo’. I piloti davanti erano mezzo passo avanti rispetto a me. Ieri era uno, oggi mezzo”.

“Negli ultimi giri ho sentito che era ora di attaccare, ho recuperato qualcosa perché stavo guidando in modo super scorrevole e poi ho provato ad attaccare un po' di più, ma sono stato troppo ottimista alla curva 3. In quel giro avevo già fatto il T1 più veloce della gara e sì, ho spinto troppo”, spiega Marc, che descrive la caduta quando era poco dietro Bagnaia.

Il Red Bull Ring però ha tradito diversi piloti, che in questi due giorni hanno assaggiato l’asfalto nelle diverse sessioni. Non ne è passato indenne nemmeno Marc, che riconosce anche le difficoltà di trovare il limite su una pista complicata: “È piuttosto difficile capire il limite della pista, soprattutto quando si gira dietro agli altri, perché al mattino con le temperature più fresche, solo 15 gradi in meno sulla pista, lo stile di guida è completamente diverso. Oggi, in gara, ho bloccato molto l'anteriore ed è stato molto più difficile. È normale”.

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