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MotoGP GP d'Indonesia

MotoGP | Marquez: "Sarà strano entrare al box e non vedere Santi Hernandez"

Il Gresini Racing ha confermato oggi che Frankie Carchedi sarà l'ingegnere di pista di Marc Marquez nella prossima stagione, una novità assoluta per l'otto volte campione del mondo.

Marc Marquez, Squadra Repsol Honda

Marc Marquez ha avuto Santi Hernandez come responsabile tecnico fin dai tempi della Moto2 e, dopo più di dodici anni insieme, la prossima stagione dovranno separarsi: il pilota della Honda ha infatti scelto di rompere il suo contratto con il marchio giapponese per passare su una Ducati del Gresini Racing, che ha confermato venerdì che Frankie Carchedi sarà il suo ingegnere di pista.

"Sarà strano per me stare nel box e vedere il volto di qualcuno che non sia Santi Hernandez. Sarà molto strano, ma nella vita ci sono cambiamenti e bisogna adattarsi. Frankie Carchedi è un grande tecnico, con molta esperienza, campione del mondo con Joan Mir, e l'impegno sarà massimo. Dobbiamo adattarci rapidamente per capirci ed ottenere i migliori risultati possibili", è stata la valutazione di Marc venerdì, al termine della prima giornata di prove del Gran Premio d'Indonesia, nella quale è riuscito ad entrare direttamente in Q2.

Dopo aver svelato il suo futuro per la prossima stagione con l'annuncio di giovedì del suo passaggio nella squadra di Faenza, Marquez è potuto scendere in pista pensando solo a guidare.

"Ci si toglie un peso dalle spalle avendo le idee chiare sul proprio futuro, ma il livello e l'impegno in pista non cambiano affatto, come abbiamo visto nelle ultime due gare, che sono state molto impegnative in questo senso e sono state le migliori dell'anno. Per esperienza so come evitare i problemi, come l'anno scorso, quando ce n'erano molti, e concentrarmi sulla pista e sul modo di guidare, che non cambia", ha spiegato.

Abituato all'eroismo per guidare una moto critica come la Honda, Marquez ha sottolineato l'impresa di Marco Bezzecchi, operato domenica scorsa per la rottura della clavicola ed autore del terzo tempo del venerdì.

"Se va bene è eroico, se va male è una pazzia. È così che va, ma è sempre al limite, e buon per lui. Alla fine si tratta di avere la volontà di farlo e di saper rischiare. Ha avuto una brutta caduta al mattino e lì la vite può rompersi, lo so per esperienza, ed è un casino perché devono operarti di nuovo. È stato molto coraggioso, senza dubbio", ha spiegato.

Marc Marquez, Squadra Repsol Honda

Marc Marquez, Squadra Repsol Honda

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

Per Marc le gare del tour asiatico sono molto particolari in termini di grip della pista. Cosa che sembra aiutare lui e la Honda.

"Le condizioni di oggi erano simili a quelle dell'India, con poco grip e la pista che era molto scivolosa, il che significa che il limite è più sull'asfalto e le moto non riescono a sfruttare al meglio la pista. Nel pomeriggio l'aderenza è migliorata e abbiamo visto più piloti 'normali' in testa, ma fuori dall'Europa è vero che le piste hanno meno grip e questo ci fa sentire più a nostro agio, soprattutto il venerdì".

Con un posto in Q2, l'obiettivo di Marc è ora quello di ottenere una buona posizione in griglia, fondamentale su una pista così sporca.

"Avere una buona posizione in griglia è sempre importante, soprattutto per le condizioni sporche della pista, ma non punterò alla prima fila, né alla seconda, è molto complicato. Se potrò essere in terza fila, ci metterò la firma. L'obiettivo era qualificarsi direttamente per la Q2 e l'abbiamo raggiunto, domani vedremo se riusciremo a fare lo stesso", ha proseguito, in riferimento alla terza fila.

In vista della gara, è troppo presto per fare calcoli, ma il pilota della Honda è soddisfatto dei suoi tempi sul giro.

"Il ritmo è abbastanza buono, già al mattino ero sorpreso della posizione, perché l'anno scorso perdevo molto nel T2. Nel pomeriggio ho alzato il rischio in quel punto e sono migliorato, domani lo alzeremo ancora un po'. Il ritmo era buono, accettabile per essere tra il 7° e il 10° posto, che è la nostra posizione. Per ora, poi vedremo".

Infine, a Marc è stato chiesto se poteva spiegare meglio la telefonata che ha confessato di aver fatto a Dani Pedrosa prima di prendere la decisione di lasciare la Honda.

"Non l'ho detto nell'intervista e non lo dirò ora, visto che ho fatto molto già rivelando la telefonata. Dani è una grande persona e non so se potrei dirlo. Se vuole, che lo dica lui", ha detto.

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Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

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